Da oltre un anno a Roma, Hiromi Cake, la pasticceria giapponese approda anche a Milano, i poliedrici palati milanesi saranno pronti a scoprire le delicate sfumature delle prelibatezze nipponiche ? Noi crediamo di si.
I presupposti ricordano la storica madeleine di Proust, Hiromi Cake infatti nasce da un ricordo d’infanzia della pastry chef Michiko Okazaki che insieme a Mitsuko Takei e ad altre pasticciere giapponesi è l’ideatrice del progetto. Cresciuta a Osaka, tradizionalmente considerata la “cucina del Giappone”, Michiko, da piccola viveva in un quartiere che ospitava una minuscola pasticceria davanti alla quale si fermava ogni giorno, lì l’anziana proprietaria di nome Hiromi con un gran sorriso le regalava un dolcetto ogni volta che la vedeva arrivare. Il ricordo d’infanzia di quel gesto dolce e gentile ha fatto nascere l’idea di Hiromi Cake.
La pasticceria tradizionale giapponese fa dell’armonia il suo leitmotiv sia dal punto di vista estetico sia nei sapori, le forme sono semplici, i colori delicati e in abbinamento tra loro (foto 1), il sapore deve essere coerente con la vista ed è sempre molto equilibrato, le consistenze morbide e leggere grazie all’utilizzo di pochi grassi e zuccheri. Come da tradizione anche da Hiromi Cake le giovani pasticciere elaborano a mano gli ingredienti caratteristici come la farina di riso, i dolci fagioli Azuki, le patate dolci, il sesamo e la soia, limitando al minimo l’intervento delle macchine.
Le proposte golose di Hiromi Cake di Milano sono numerose: innanzitutto i dolci tradizionali chiamati Wagashi, che comprendono i Mochi ( foto 2 ), delle piccole sfere dolci a base di riso con cinque diverse farciture ( da non perdere quelli allo yuzu e alla fragola ), alcuni anche ripieni di Anko: una delicata confettura di fagioli rossi Azuki ( si tratta fagioli dolci e dal sapore che ricorda la castagna e la nocciola, utilizzati nella pasticceria tradizionale giapponese per creme, confetture e gelati), seguono i Dorayaki, specie di pancake proposti in nove versioni farciti con golose creme ( ottimi quelli al mascarpone ) ( foto 3 ). Non potevano mancare i dolci innovativi, gli Yougashi: dessert occidentali rivisitati in chiave giapponese che variano a seconda della stagionalità e comprendono il Tiramisù al Matcha, la torta allo Yuzu , la Millecrepe con tè Matcha, panna montata e confettura di Azuki ( foto 4 ), il Roll Cake Momo ( foto 5 ) a base di pan di Spagna, bagna al kirsch, chantilly e pesche fresche o il golosissimo Shizuku, ( foto 6 ) una mousse al cioccolato del Madagascar al 64%, cremoso alla nocciola e zenzero candito. Da segnalare per Natale i panettoni: al thé Matcha, albicocca e yuzu, al cioccolato, zenzero candito e gianduja oppure all’arancia, uvette e castagna.
Hiromi Cake, che con le sue pareti turchesi è uno scrigno di energia zen nel grigiore milanese, si trova in viale Coni Zugna, zona Solari, piccolo ma molto ben organizzato, ha numerosi tavolini e divanetti che offrono una zona confortevole per golose colazioni con numerosi lievitati tra cui spiccano i famosi croissant al Matcha, i caffè dalle miscele pregiate; attenta anche la scelta degli obento per le pause pranzo e la selezione di té da abbinare ai dolci. ( Foto 7 e 8 )