Skip to main content

Potrebbe non essere facile – dato la particolare situazione che stiamo vivendo – approvvigionarsi di alcuni vini che riteniamo particolarmente indicati per festeggiare il papà. La proposta, comunque, è abbastanza vasta per poter avere la “fortuna” che qualche bottiglia possa trovarsi, come dire, a portata di mano. E, quindi, auguri per la caccia, che in città come Milano potrebbe essere più facile, visto che alcune enoteche si sono organizzate per la consegna a domicilio.
Siccome siamo tutti in attesa del giorno della nuova Liberazione dell’Italia – in questo caso di tutto il mondo -, qualche bottiglia recuperato anche dopo il 19 marzo, potrebbe tornare utile per il giorno della Liberazione che, speriamo, arrivi il più presto possibile.

Alto Adige bianco doc Appius 2015
Cantina San Michele Appiano – Via Circonvallazione, 17/19 – t. 0471.664466 – Appiano (Bz)
Appius 2015 colpisce per la sua armonia tra profumi intensi, mineralità, vivace freschezza e persistenza aromatica. Cominciando dal luminoso colore giallo paglierino con riflessi verdognoli; seguito dall’intensa ricchezza di profumi, in primis i frutti tropicali, come ananas, mango, kiwi e banana, e in seconda fascia frutti a polpa bianca e gialla (mela, pera, melone, albicocca e pesca), lievi toni agrumati e discrete fragranze tostate e di tabacco. Il gusto è compatto, con una beva fresca, vivace che anticipa al palato una straordinaria rotondità sostenuta da note balsamiche di menta e resine alpine, nonché un finale lungo ed intenso.

Amarone della Valpolicella classico Il Bosco docg 2013
Cesari – Località Sorsei, 3 – Cavaion Veronese (Vr)

Gerardo Cesari è stato a Milano, presso l’Accademia di Brera, qualche settimana fa per presentare il Progetto di ricerca “Brera-Cesari” che coinvolgerà allievi e docenti della prestigiosa istituzione. E’ stata anche l’occasione per conoscere questo elegante rosso – ottenuto da uve Corvina e Rondinella raccolte nel vigneto di Castelrotto con vite allevate con il sistema a pergola – dal bouquet deciso di confettura di frutta, erbe aromatiche e spezie tendenzialmente dolci. Al primo sorso evidenzia una bella struttura con tannini morbidi perfettamente equilibrati con acidità e note di piccoli frutti rossi sostenuta da delicati sentori speziati. E’ un vino che sosta in botti grandi di Slavonia e in barrique per due anni.

Amarone della Valpolicella classico Teste Dure riserva docg 2010 (foto 2)
Buglioni – Via Campagnole, 55 – t. 045.6760676 – San Pietro in Cariano (Vr)

60% di Corvina e, poi, Corvinone, Oseleta, Rondinella e Croatina per questo elegante vino che viene prodotto in poche migliaia di bottiglie unicamente in annate eccellenti e, ovviamente, con una rigida selezione delle uve sottoposte anche ad un appassimento prolungato. Matura per più di due anni in tonneau e botti grandi botti e affinato 18 mesi in bottiglia. Il colore rosso rubino intenso; il profumo prevalentemente di frutti rossi e spezie; gusto pieno, avvolgente e vellutato. Insomma, vino da meditazione perfetto da sperimentare in abbinamento al cioccolato.

Barolo del Comune di Serralunga docg 2015 (foto 3)
Enrico Serafino – Corso Asti, 5 – t. 0173.970474 – Canale (Cn)

L’annata 2015 è stata un’ottima vendemmia per le terre del Barolo e questo vino prodotto da un’azienda storica delle Langhe, con vigneti di Nebbiolo nel Comune che è noto per la longevità dei vini che produce, ne è un esempio. Con il suo bouquet ampio, intenso di sentori di mora, liquirizia, spezie e caffè tostato. Un vino elegante che al palato è caldo, corposo, asciutto, con bei tannini fini e piacevole e lungo finale. Il vino è affinato in botti di rovere di medie dimensioni per 28 mesi e una parte, per 18 mesi in tonneau.

Brunello di Montalcino docg Vigna Fontelontano riserva 2013
 

Collemattoni – Località Collemattoni, 100 – t. 0577.844127 – Montalcino (Si)

Elegante vino rosso che per la sua pregiatezza, andrebbe quasi centellinato per avere la sensazione che non finisca mai. Infatti, viene prodotto solo in annate straordinarie, come la 2015, che sarà in commercio l’anno prossimo. Di colore rosso rubino dai riflessi granata, alla degustazione si presenta con un abbastanza complesso tra sentori di frutti neri di bosco, qualche tono floreale e note speziate. Sentori che si avvertono in bocca, con il primo sorso, caldo, avvolgente e vellutato, che oltre a fare emergere tannini setosi, offre belle note fruttate, con un epilogo sapido e molto prolungato.
Molto interessante sono, poi, sia il Brunello di Montalcino docg 2015 – una sorta di aperitivo della riserva non ancora pronta – dal tannino ancora scalpitante, sia il Rosso di Montalcino doc 2017

Calinverno igt rosso Veronese
Monte Zovo – Località Zovo, 23 – t. 045.7281301 – Caprino Veronese (Vr)

Rosso ottenuto da blend di uve Corvina e Corvinone per il 70%, 20% di Rondinella e 5% ciascuno per Croatina e Cabernet Sauvignon, vendemmiate con ritardo rispetto alla raccolta tradizionale e poi sottoposte ad un ulteriore appassimento in fruttaio per circa un mese. Fermentazione a temperatura controllata per circa un mese e affinamento per 24 mesi in barrique e tonneau a cui seguono 12 mesi in bottiglia. Vino di colore rosso rubino intenso con profumi di ciliegia e richiami speziati. In bocca l’equilibrio tra acidità e trama tannica è ottima e, ovviamente, con ottime prospettive di tenuta nel tempo.

Cannonau di Sardegna doc 2017
Antonella Corda – SS 466, km 6,800 – t. 328.5911430 – Serdiana (Su)

Antonella dice di aver creato un vino che non temesse il tempo da un vitigno senza tempo. E, infatti, questo Cannonau presenta tutte le caratteristiche di un rosso di spessore, con il suo bel colore rubino luminoso, bouquet fresco sostenuto da fragranze floreali, fruttate e dolce speziatura di vaniglia. In bocca è un vino deciso ma fresco e con un tannino morbido e una bella complessità di note di frutta matura rossa e delicata nota di pepe bianco. Matura 9 mesi in acciaio e un po’ anche in barrique di rovere.

Carmignano docg Trefiano riserva 2015
Capezzana – Via Capezzana 100 – t. 055.8706005 – Carmignano (Po)

Beatrice, Benedetta e Filippo Contini Bonacossi hanno appena festeggiato i 40 della prima vendemmia di questa riserva – voluta dal padre Vittorio – prodotta in piccole quantità dai due vigneti che circondano la villa di Trefiano. Le uve sono prevalentemente di Sangiovese con un 20% tra Cabernet e Canaiolo, vendemmiate con una decina di giorni di differenza e vinificate in vasche di acciaio, 7 giorni di fermentazione alcolica seguiti da altri 13 di macerazione con le bucce prima della svinatura in tonneaux di rovere francese. In questi contenitori segue la maturazione per 24 mesi, più un anno di affinamento in bottiglia. E’ un vino dal profumo ampio, elegante, persistente, fruttato e leggermente speziato. Sapore morbido, strutturato, grasso quasi opulento, con tannino a trama densa e acidità in equilibrio alla struttura ed al volume del vino. Retrogusto lungo e persistente con note di piccoli frutti rossi, con sensazioni aromatiche finali e un ricco retrogusto speziato e fruttato.

Chianti classico Castello di Radda docg 2017 (foto 4)

Castello di Radda – Località Il Becco, 101/A – t. 0577.738992 – Radda in Chianti (Si)

Sono ormai vent’anni che la famiglia Beretta ha acquistato questa azienda toscana, conquistando un posto importante fra i produttori di vini eleganti, prevalentemente di Chianti classico, come questo, della vendemmia 2017, utilizzando quasi solo uva Sangiovese (90%), vinificata in tini inox termo condizionati e successiva macerazione sulle bucce per due-tre settimane. Invecchiamento parte in tonneaux e parte in botti di rovere di Slavonia da 20 hl e, infine, affinamento in bottiglia per sei mesi prima della commercializzazione. Il colore del vino è rubino intenso, tendente al granato; profumi fruttati sostenuti da toni balsamici. Al gusto è armonico, tannino in sinergia con l’acidità, e con retrogusto di frutto e prugna matura.

Chianti classico Vallenuova docg 2017
Tolaini – SP 9 di Pievasciata, 28 – t. 0577.356972 – Castelnuovo Berardenga (Si)

Pierluigi Tolaini ricorre ad un selezionatore ottico per scegliere acino per acino le uve Sangiovese da utilizzare per la produzione dei suoi vini. Così, dopo le tradizionali operazioni di vinificazione, di fermentazione e di affinamento del vino per 10 mesi in legno di cui 4 sulle proprie fecce fini e ulteriori 4 mesi in bottiglia, può offrire un vino che definisce sensuale per il suo cocktail di note di ciliegia rossa, amarena, liquirizia e spezie; nonché tannini eleganti e ben bilanciati con il frutto grazie al buon grado di maturazione delle uve. Il finale è lungo, succoso, fresco e piacevole, con la croccantezza e la struttura di un autentico Sangiovese di Castelnuovo Berardenga, tiene a sottolineare Tolaini.

Dolcetto di Diano d’Alba superiore “Garabei” docg 2017
Azienda Agricola Abrigo Giovanni – Via Santa Croce, 9 – t. 0173.69345 – Diano d’Alba (Cn)

Complesso, elegante, sapido, è, insomma, la massima espressione del Dolcetto tra quelli prodotti dalla
famiglia Abrigo. Le uve provengono dalla vigna più vecchia dell’azienda, la Garabei, con impianti risalenti al 1968 che, poi, è ritenuto il vigneto aziendale più prezioso, un ettaro sui 13 ettari che cura Giorgio Abrigo. Il colore del vino è rosso rubino intenso con riflessi violacei; al naso prevalgono i profumi di ciliegie sotto spirito e piccoli frutti selvatici nonché una deliziosa nota di mandorla. Elegante, caldo, il Garabei ha tannini avvolgenti e una buona acidità che preserva il gusto e sostiene un finale morbido e persistente. Nelle annate migliori si presenta in forma smagliante anche dopo 10 anni di affinamento.

Five Roses 75° Anniversario igt 2018
Leone de Castris – Via Senatore de Castris, 26 – t. 0832.731112 – Salice Salentino (Le)

Già la ricorrenza riportata in etichetta potrebbe essere qualcosa di emozionante. Intanto per i ricordi storici, la Liberazione dell’Italia, perché questo straordinario rosato è nato in “combutta” tra il mitico inventore del Salice, Piero Leone e il generale italo-americano Charles Poletti, per approvvigionare le truppe che stavano cacciando i nazifascisti. Da 75 anni è stato sempre stato uno dei grandi rosati italiani e la conferma arriva da questa vendemmia, frutto dell’uvaggio classico di Negroamaro e Malvasia nera di Lecce, che assicura un bel colore ramato, elegia olfattiva di rosa e sorso di suprema eleganza.

Franciacorta brut “Cuvée 22” docg (foto 5)
Castello Bonomi – Via San Pietro, 46 – t. 030.77221015 – Coccaglio (Bs)

Nasce da una speciale selezione di uve proveniente da porzioni di 22 cru aziendali di Chardonnay selezionate per altitudine, morfologia del terreno, età del vigneto, esposizione al sole, epoca di maturazione delle uve ottimale per ottenere un Franciacorta che esprime piacevolezza, spiccata bevibilità e racchiude tutta la tipicità del terreno. La vinificazione dei 22 cru avviene singolarmente al fine di creare le condizioni ottimali di ogni singola partita. Il blend avviene dallo scrupoloso lavoro dello Chef de Cave comprendendo tutti i cru. E, così, si ottiene un Franciacorta che esprime le note tipiche dello Chardonnay: ananas, pesca e albicocca alle quali si uniscono profumi di mela, fiori d’acacia e frutta secca. Un vino fresco, morbido e setoso, pronto al consumo e, conservato,
migliora nel tempo le proprie caratteristiche qualitative.

Franciacorta brut rosè docg (foto 6)
Mirabella – Via Cantarane, 2 – t. 030.611197 – Rodengo Saiano (Bs)

Questo brut rosé ottenuto da un uvaggio di Chardonnay e Pinot nero per il 90% e Pinot bianco per il 10%, è il primo Franciacorta ad entrare nella Top 100 di Wine Spectator, dove, con 92 punti, è posizionato al 68simo posto. E’ la prima volta che un metodo classico lombardo raggiunge questo traguardo. Le tre varietà di uva sono raccolte a mano in epoche differenti a seconda della maturazione, per ultimo il Pinot Nero al fine di conferire profumi più complessi ed eleganza nel colore, e lavorate separatamente. Il vino premiato da Wine Spectator è affinato 48 mesi in bottiglia. Il colore è un rosa cipria, che con l’invecchiamento assume riflessi ramati. Il profumo è ricco e ampio con sensazioni tipiche di lievito a cui si sommano frutti di bosco e sfumature vanigliate. Il sapore è armonico e di grande morbidezza.

Franciacorta dosaggio zero Bagnadore riserva docg 2011 (foto 7)
Barone Pizzini – Via San Carlo, 14 – t. 030.9848311 – Provaglio d’Iseo (Bs)

Elegante, avvolgente, praticamente completo questo straordinario vino che la prima azienda di Franciacorta a produrre in biologico, e ottenuto da uve Chardonnay (60%) e Pinot Nero (40%) che sosta sui lieviti 70 mesi. Il colore è giallo paglierino, che anticipa un bouquet davvero intrigante tra fiori di campo, erbe officinali, note agrumate e sentori di spezie dolci. Un complesso di sentori che si ritrovano al gusto con in più un’avvolgenza che riempie la bocca e un eccellente equilibrio tra sapidità e freschezza che accompagna un finale lungo sostenuto da note agrumate e di pepe rosa.
Il nome è quello del torrente che costeggia l’antica dimora della famiglia che creò l’azienda, i Ghitti, anche loro successivamente conosciuti come i Bagnadore.

Franciacorta nature blanc de blancs ’61 docg 2012
Guido Berlucchi – Località Borgonato, Piazza Duranti, 4 – Corte Franca (Bs)

La cantina dove è nato il Franciacorta non si smentisce mai. Prova ne è questa bollicina ottenuta da Chardonnay che offre un perlage incessante e un bouquet che è un concentrato di sentori tra frutta matura, fiori, erbe aromatiche e spezie dolci. All’assaggio è un vino aristocratico, di vibrante freschezza e cremosa effervescenza. Affascina, poi, per i continui ritorni olfattivi che lentamente conducono ad un finale veramente maestoso. Matura per 60 mesi sui lieviti.

Gioia del Colle Primitivo Marpione riserva dop 2016
Tenuta Viglione – SP 140 km. 4,500 – t. 080.2123661 – Santeramo in Colle (Ba)

Questa è praticamente la terra dove, due secoli fa, è nato il Primitivo. In più, Giovanni Zullo, è stato capace di mettere insieme un’azienda che spazia sui tutti i microclima che caratterizzano l’area dop e, quindi, può proporre dei vini di terroir veramente unici, come questo Marpione, che parta dal colore rubino, passa ad un bouquet complesso tra sentori di frutti rossi maturi, liquirizia e note agrumati per arrivare ad un sorso caldo, levigato dalla trama tannica, arricchita dalle note di frutta matura con un bel sostegno balsamico. Matura 24 mesi in botti di rovere francese da 30 ettolitri.

Hide Syrah igt Costa Toscana 2016
Bulichella – Località Bulichella, 131 – t. 0565.829892 – Suvereto (Li)

Hide è il diminutivo di Hideyuki Miyakawa che nel 1960, insieme ad un amico, dal Giappone raggiunge l’Italia in moto; qui diventa prima giornalista e poi imprenditore prima di approdare in Toscana, nel 1983, rivelando questo podere a Suvereto, del quale diventerà unico proprietario, contribuendo a fare crescere la viticoltura della zona. E, le 2.000 bottiglie di questo Syrah rappresentano la conferma della vocazione viticola del territorio. Vino dal bouquet complesso tra fiori e frutta rossa. In bocca è corposo, con una fitta trama tannica sostenuta da una bella freschezza. In chiusura si sente la speziatura, visto che il vino matura per 20 mesi in barrique francesi e riposa un anno in bottiglia. Alla degustazione tenuta al ristorante Pont de Fer, a Milano, è stato servito con il tortino caldo di cioccolato fondente con sorbetto di cioccolato e cialda di cioccolato.

Il Pigro brut 2016 (foto 8)
Cantine Romagnoli – Località Villò Via Genova, 20 – t. 0523.870904 – Vigolzone (Pc)

Spumante metodo classico che la famiglia Perini ottiene da uve Pinot Nero (70%) e Chardonnay (30%), con vinificazione in bianco, rifermentazione in bottiglia, sosta sui lieviti per 36 mesi e senza utilizzare alcuna liquer al momento della sboccatura. Il colore è giallo paglierino scarico, bouquet ampio e prevalentemente agrumato e sensazioni di erbe aromatiche. In bocca è deciso, sapido, fresco e piacevolmente acidulo. Insomma, un sorso pieno.

Lison Pramaggiore Refosco Roggio dei Roveri doc 2016 (foto 9)
Bosco del Merlo – Via Postumia, 14 – t. 0422.768167 – Annone Veneto (Ve)
Uve Refosco dal peduncolo rosso in purezza, selezionate nei vigneti più vecchi dell’azienda, dove la produzione è molto limitata. Le uve, vendemmiate a mano e selezionate, sono vinificate con una macerazione sulle bucce che dura quasi un mese per consentire la miglior estrazione di colore e tannini. Il vino matura poi in carati di rovere per 12 mesi e successivamente in botti più grandi per 6 mesi. Così, si ottiene un vino dal colore rosso deciso con sfumature viola; il profumo è avvolgente per le eleganti fragranze muschiate e le note di frutti di bosco. Di solida struttura, austero, avvolgente e armonico, al gusto ha un sapore caldo ed elegante e di lunga persistenza. Roggio dei Roveri è il nome dell’antico bosco planiziale che ricopriva le terre dove adesso ci sono le vigne.

Lorlando doc Sicilia  (foto 10)
Assuli – Via Archi, 9 – t. 0923.547267 – Trapani

Nero d’Avola proveniente dai vigneti di Mazara del Vallo di proprietà della stessa famiglia Caruso che alla produzione di marmo ha affiancato l’azienda vinicola. Le vigne sono impiantate su terreni quasi ciottolosi e dalla buona dotazione minerale che godono della mitezza del clima invernale e della freschezza delle estati ventilate. Lorlando è un vino affinato in acciaio per un periodo di 3/4 mesi e, poi, per lo stesso periodo, in bottiglia. E’ un vino beverino, fresco, di colore rosso rubino compatto con riflessi porpora; profumo di frutta rossa matura; di buon equilibrio in bocca dove alle note fruttate si aggiungono tannini morbidi e una persistente sapidità.

Merla della Miniera rosso igt 2016
Terenzuola – Via Vercalda, 14 – t. 0187.670387 – Fosdinovo (Ms)

Uva Merla è uno dei biotipi del Canaiolo toscano mentre il Tintoretto (pari al 5% dell’uvagio) lo è del Colorino. Sono queste le uve, provenienti da una vigna impiantata su terreno minerale ricco di scorie di ferro e lignite, utilizzate per produrre questo vino dal colore rosso granato, dal gusto elegante di frutti rossi come prugna e marasca, sentori speziati e un tannino di una morbidezza ben calibrata e in perfetto equilibrio con freschezza e sapidità che accompagna fini alla fine. La maturazione avviene tra cemento e botti grandi di rovere, per 24 mesi.

Monferrato doc Superlodo 2014 (foto 11)
Isolabella della Croce – Regione Caffi, 3 – t. 0144.87166 – Loazzolo (At)

Un blend di uve Barbera, Cabernet Sauvignon, Pinot nero e Merlot per questo rosso espressione di un territorio che probabilmente non ha ancora completamente espresso le sue potenzialità. L’uva, raccolta a mano a completa maturazione, è vinificata in tempi diversi in considerazione delle epoche di maturazione, con fermentazione del mosto con le bucce e poi i vini vengono uniti in un’unica vasca dove avviene la fermentazione malolattica. Segue un affinamento di 12 mesi in piccole botti di legno che prosegue in bottiglia per alcuni mesi. Il vino si presenta di colore rosso rubino carico con riflessi viola; profumo complesso, fine, elegante, con note di vaniglia e sentori di confettura. In bocca è caldo, pieno, di buona struttura e lunga persistenza.

Montepulciano d’Abruzzo Mo riserva dop 2015
Cantina Tollo – Viale Giuseppe Garibaldi, 68 – t. 0871.96251 – Tollo (Ch)

Sintesi perfetta del Montepulciano coltivato nelle provincie di Chieti, Pescara e Teramo. Dal colore rosso rubino intenso. Bouquet prevalentemente di confettura di frutta rossa e frutta matura che si intersecano con sentori speziati. Di struttura consistente, al palato evidenzia tannini di buona trama, una bella freschezza e un’ottima bevibilità tutto in perfetto equilibrio con alcol e morbidezza; e, infine, una lunga persistenza fruttata finale. Matura per due anni in botti di rovere e 6 mesi in bottiglia.

Passatempo rosso igt 2015
Conti degli Azzoni – via Don Minzoni, 26 – t. 0733.850219 – Montefano (Mc)

Montepulciano coltivato sulle colline maceratesi che si esprime in tutta la sua capacità di soddisfare anche palati molto difficili. Questo Passatempo (non quanto mai appropriato in questo particolare momento) è un rosso di grande consistenza, dal bouquet ricco di componenti tra fiori, frutta, erbe e spezie all’esplosione che avvolge la bocca con il suo calore, i tannini morbidi, la struttura evolutiva e la piacevolezza dei sentori fruttati. Sosta in barrique di Allier per 14 mesi.

Per Papa Rosso igt 2014
Castello di Cigognola – Piazza Castello, 1 – t. 0385.284828 – Cigognola (Pv)

Papà è il mitico Angelo Moratti che il figlio Gian Marco volle omaggiare con questo rosso ottenuto da uve Nebbiolo di una vigna di tre ettari, con lunga macerazione in botti piccole per 12 mesi e affinamento in bottiglia per altri 24 mesi. Di colore rosso luminoso, profumi tra floreale e frutti rossi e sentori balsamici, offre un’ottima corrispondenza gusto-olfattiva con una trama tannica ben equilibrata e un finale balsamico con ricordi di caffè e cioccolato. Riposa per due anni in botti grandi di rovere. Un vino che conferma la presenza nel pavese di habitat adatti per la coltivazione del Nebbiolo.

Piave Malanotte Notti di Luna piena docg 2013
Ca’ di Rajo – Via del Carmine, 2 – t. 0422.855885 – San Polo di Piave (Tv)

Uno dei vitigni più antichi del Veneto, il Raboso, quando le uve vengono fatte appassire per almeno 90 giorni in precise condizioni di temperatura, umidità e ventilazione, assicurano sempre degli ottimi vini. Se poi sono allevati con l’antico metodo a Bellussera – vigne che meritano una visita per la loro bellezza -, allora si arriva a questo Raboso Malanotte che dopo un affinamento in barrique per 36 mesi prima di andare in bottiglia, dove resta altri 12 mesi, si presenta con profumi di marasca e di frutti di bosco e una delicata nota speziata. Al palato è austero, con tannino deciso, molto persistente ma levigato. Un rosso di grande personalità, straordinaria eleganza e indiscussa longevità.

Romagna Sangiovese superiore doc I Quattro Bastioni 2018 (foto 12)
Poggio della Dogna – Via G. Mengozzi, 18 – t. 0544.36209 – Terra del Sole (Fc)

Vino fresco ottenuto da uve Sangiovese di diversi cloni presenti in vigneti dell’agro di Castrocaro Terme che producono poco più di un chilo di uva per pianta, e vinificate in purezza. La fermentazione e la successiva macerazione sulle bucce avvengono in tini di acciaio a temperatura controllata, con contatto del vino con le bucce di una ventina di giorni. L’affinamento è di 6 mesi in acciaio e 3 mesi in bottiglia. Il colore rosso rubino luminoso di buona intensità, al naso si colgono sentori di ciliegia e note floreali. Fresco, con spiccata vena acida, ha una bella trama tannica e una buona persistenza, oltre ad piacevolissimi bevibilità. Ne sono state prodotto 7.000 bottiglie.
La curiosità. I Quattro Bastioni sono gli imponenti blocchi di difesa (Sant’Andrea, S. Martino, Santa Reparata, Santa Maria) voluti da Cosimo I e posti ai quattro angoli della cinta muraria alta circa 13 metri, che racchiude Castrocaro Terme.

Terre Lontane igt 2018
Librandi – SS 106, Contrada San Gennaro – t. 0962.31518 – Cirò Marina (Kr)

Effettivamente le terre calabresi sono un po’ lontane ma questo splendido rosato – matrimonio calabro-francese: Gaglioppo e Cabernet franc – ne accorcia un po’ le distanze. Dal colore rosato alla grande e complessa personalità che esprime già al naso, anticipando un sorso vellutato e suadente, fresco e citrino in perfetto equilibrio, e un lungo finale sostenuta da intense sensazioni floreali.

Valdobbiadene Prosecco Superiore Rive diCampea docg dry millesimato 2018 (foto 13)
Bisol 1542 – Via Follo, 33 – t. 0423.900138 – Valdobbiadene (Tv)

Ecco come le uve Glera coltivate in una delle “rive” più pregiate della docg Valdobbiadene – quella di Campea – possono dare un vino straordinariamente raffinato. In più c’è da aggiungere che la Glera Tonda di Riva di Campea, nelle vigne della famiglia Bisol, era già presente nel 1500. E, così con questo Prosecco dry è come fare un salto nella storia, ma con un prodotto contaminato di modernità. Rive di Campea Dry Millesimato è la versione più profumata della linea dei Prosecco Superiore Bisol1542 – che ha parte del Gruppo Lunelli di Trento -. Ha un perlage stuzzicante e cremoso al gusto, è armonico nel mix di freschezza e morbidezza e colpisce per la sua ricchezza olfattiva e stilistica: è territoriale, autentico, irresistibile.

Valdobbiadene Prosecco superiore cuvée del Fondatore Graziano Merotto brut docg 2018
Merotto – Frazione Col San Martino, Via Scandolera 21 – t. 0438.989000 – Farra di Soligo (Tv)

Aveva iniziato, quarant’anni fa, lo stesso Graziano Merotto la sperimentazione per arrivare a questo spumeggiante vino che è diventata la punta di diamante di questa azienda che guarda solo alla qualità. E, per questo vino, l’uva Glera utilizzata è quella racconta nelle vigne delle Rive di Col San Martino, mappali 86 e 826. Di colore giallo paglierino, spuma cremosa e brillante, perlage setoso e di trama minuta, il vino è caratterizzato da un bel profumo fruttato e agrumato con piacevoli sensazioni floreali. Al gusto è fresco, sapido e di grande piacevolezza, sostenute dalle belle note fruttate floreali del bouquet.

Vanedda Terre Siciliane igp 2017 (foto 14)
Azienda Agricola Cortese – C.da Sabuci, Sp 3 km 11 – t. 0932.1846555 – Vittoria (Rg)

In siciliano Vanedda è il nome delle stradine di campagna, che i fratelli Stefano e Marina Girelli, trentini innamorati della Sicilia, che hanno scelto per il loro vino di punta, mettendo insieme la corposità del Grillo, la mineralità del Catarratto e l’ampiezza del Fiano, coltivati con i metodo dell’agricoltura biologica. Risultato? Un bianco ricco, pieno di sfumature, con un’acidità ben integrata, che continua a chiamare il sorso. Per arrivare a questo risultato impiegano più di un anno dopo la vendemmia perché dopo la fermentazione sulle bucce, la sosta di 7 mesi sui lieviti, ci sono ulteriori 6 mesi di riposo in bottiglia. fini di fermentazione per almeno 7 mesi, a cui seguono 6 mesi di riposo in bottiglia. Vanedda presenta un bouquet ampio e suadente con note di cocco e frutta tropicale, accompagnate da sentori di spezie dolci. L’eleganza al naso si conferma in bocca: ricco, persistente e con un’acidità presente e ben integrata.

Vernaccia di San Gimignano Selvabianca docg 2018
Il Colombaio di Santa Chiara – Loc. San Donato, 1 – t. 0577.942004 – San Gimignano (Si)

Bella espressione di questo ottimo bianco toscano che la famiglia Logi ha prodotto dopo aver iniziato la fase di rinnovamento dell’azienda. Alla degustazione il vino si presenta con un accattivante colore giallo paglierino; profumi di frutta a polpa bianca, mela, lime e limoncino. Al palato è teso, vibrante e fresco, caratterizzato da una sapidità incisiva già al primo impatto, seguita da buona freschezza e sentori di erbe aromatiche e note agrumate. L’affinamento del vino avviene parte in cemento e parte in acciaio, preservando tutte le caratteristiche della Vernaccia.

Favole Mia  (foto 15)
Distillerie Berta – Via Guasti, 34 – t. 0141.739528 – Monbaruzzo (At)

Se è vero che da oggi comincerà a fase discendente del brutto vermiciattolo che ha fatto provare a tutti gli arresti domiciliari e, quindi, diventa l’occasione per dare inizio ai festeggiamenti di una nuova liberazione, un sorso del liquore che alla fine del XVIII secolo ammaliò poeti come Baudelaire, Verlaine e Rimbaud nello scorso millennio ci sta veramente bene. Allora la Fée Verte, la Fata Verde – cioè, il liquore di assenzio – stravolse l’arte, la poesia e i costumi di un’intera epoca -, l’assenzio creato dalle Distillerie Berta – si chiama Favola Mia -, adesso può diventare il simbolo di una nuova vita, visto che con il suo utilizzo nella mixology, si veste di modernità, in particolare con un drink ricco di personalità con il suo gusto complesso e avvolgente, fatto con Favola Mia, l’amaro d’erbe Il 28 di via San Nicolao, vodka, angostura bitter, una scorza di zenzero e una spruzzata di limone.

Di questo Autore