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CVA Canicattì  è una realtà cooperativa fondata nel 1969. Trecento piccoli produttori conferiscono le loro uve al progetto comune di dar vita a grandi vini con attenzione ai vitigni autoctoni. Le uve hanno il sapore di questa terra torrida, posta tra le province di Palermo e Caltanissetta per arrivare sino alla costa agrigentina. Qui il lavoro dei contadini è stato segnatamente duro per trasformare questo suolo severo in terra coltivabile e i vini generati dalle uve locali hanno la solarità che solo le produzioni siciliane sanno esprimere. Sono vini molto caratterizzati che, se affinati in legno, assumono rotondità e pienezza. I produttori della Cooperativa hanno sostenuto un progetto che si fonda sulla viticoltura della tradizione, senza chiudere le porte alle innovazioni tecnologiche e organizzative; hanno così raggiunto livelli qualitativi d’eccellenza con prodotti apprezzati anche dal mercato internazionale.

 

Nascono così vini quali Scialo, medaglia d’oro al Concours Mondial de Bruxelles 2017  con l’annata 2014, un esempio calzante di tale politica produttiva. Qui all’autoctono nero d’Avola, è associato il syrah, vitigno che conferisce al vino una nota internazionale, ma che al tempo stesso nulla toglie all’evidente carattere siciliano. I due vitigni sono utilizzati in pari quantità ed entrambi esprimono note fruttate, oltre a fornire struttura così da fare di Scialo un rosso con un carattere molto determinato. Lo Syrah siciliano assomiglia per certi versi maggiorente alle produzioni americane definite da note di piccoli frutti, piuttosto che allo stile transalpino che lo vede maggiorente speziato ed erbaceo.

 

Scialo affina 12 mesi in barrique e altrettanto tempo in bottiglia. Il colore molto scuro delle bucce di entrambi i vitigni utilizzati, comunica al vino tonalità rosso rubino pieno, intenso con sfumature porpora. Al naso si liberano intensità fruttate molto marcate e si evidenziano ricordi di ciliegia, di ribes nero, di prugna, di ciliegia sotto spirito, di confettura di frutti rossi,buccia di agrumi candita. Si colgono ancora, in questa carica olfattiva di grande spessore, sentori di nocciolo di ciliegia, di tabacco, balsamici, di sottobosco, di china, di tabacco, di cioccolato, di vaniglia, di legno tostato. In bocca rivela tutta la propria potenza sostenuta da 14,5 gradi alcolici: frutto pieno, impatto elegante, rotondo, caldo, vellutato, avvolgente, suadente con tannini fitti e soffici e lunga persistenza.

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