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Aggiornamento

gennaio 2018 La Cave ha chiuso i battenti. Chi vuole avere notizia di Misha Sukyas dovrà dirigersi al Ristorante Bullona (non l’omonima osteria) che si trova nell’edificio dell’ex stazione. Cucina di pesce.

 

 

Misha Sukyas ha aperto un nuovo ristorante, La Cave. Lo chef, molto amato dai suoi clienti-fan, ha molto da raccontare e lo fa utilizzando l’esperanto della gastronomia. Italiano di origine armene, figlio d’arte, si è formato nelle cucine londinesi, poi in Olanda a più riprese, in Australia, in seguito in India, in Indonesia, infine conosce Moshik Roth, chef israeliano sostenitore della cucina tecno-emozionale ed è l’illuminazione. Potrebbe sembrare la biografia di un marinaio, di un avventuriero alla Corto Maltese… a volerli cogliere, dai suoi piatti si liberano aromi e sapori di alisei, di monsoni, di maestrale, di legni profumati, di incensi, di spezie, di risse liberatorie, di metropoli, di infinite pianure disabitate, di mari infuriati… dai suoi piatti, ma anche semplicemente da un infuso. Viaggiare è cultura, vivere in paesi diversi è cosmopolitismo e Misha, ricco di vissuto, povero di provincialismo, può fondere elementi di conoscenze gastronomiche di origini diverse per preparare ciò che poi sa offrire ai propri ospiti. E come un alchimista… L’Alchimista è il nome del ristorante milanese che l’ha fatto conoscere e dove preparava piatti che sapevano stupire, come adesso, quando vuole. La Cave è un ristorante molto ben caratterizzato che dimora in un cortile di via Giovenale 7. Conta 26 posti interni e una quindicina esterni. Qui imperano i crudi, ossia cocquillage, crostacei e anche pesci. Ma la cucina c’è: i pesci si ordinano a peso, quindi finiscono in pentola; sono inoltre disponibili una quindicina di piatti. Il plateau dei frutti di mare è ricco di varietà e comprende, mercato e stagione permettendo, anche lumache di mare oltre a canestrelli, cozze pelose, gamberi rossi, scampi e più varietà di ostriche mediamente di calibro 3-4, compresa l’irlandese, e via elencando. Cozze, non pelose, in ‘mpepata con pomodorini sono un’altra preparazione da provare. Memorabile il tonno tagliato a dadi, insaporito in una marinatura a base di salsa di soia e poi servito con una salsa al mango e una all’avocado acidulato. L’equilibrio della preparazione è sorprendente e coinvolge, eccetto l’amaro, tutti gli altri quattro gusti: acidità data dall’avocado, dolcezza del mango, salato e umami del pesce marinato. E’ un piatto sicuramente evocativo che ricorda preparazioni di più parti del mondo come ceviche in stile nikkei, guacamole, marinatura in stile giapponese, salse indiane e sudamericane, chutney… una vera alchimia.

La Cave – Ristorante 

via Giovenale, 7 – Milano 

Aperto solo alla sera 

Giorno di chiusura Lunedì 

Tel: 02.36528713 

Email: ciao@officineriunitemilanesi.it

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