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il I settembre 2017 ha preso il via il Festival del Prosciutto di Parma, quest’anno alla 20esima edizione, che celebra uno dei prodotti DOP che meglio rappresenta il vanto della gastronomia italiana.

Questo re della norcineria – l’anno scorso ben 8.700.000 prodotti e marchiati con la corona ducale a cinque punte – che deve tutto ai maiali, (rigorosamente italiani), al sale e al vento che da sud – ovest soffia sugli Appennini e sulla Bassa Pianura Padana, ha dimostrato di non teme nessun confronto. Anzi. La prova ? Sabato 2 settembre a Langhirano, dove il Prosciutto di Parma è stato protagonista di una degustazione insolita a base di ottimi sake giapponesi e una selezione di birre artigianali di qualità. Abbinamenti guidati davvero innovativi che ne hanno esaltato il sapore inconfondibile per dolcezza e gusto, frutto di pochi e semplici ingredienti e di una sapiente lavorazione.

Un’occasione per gustare il prodotto, e per conoscere meglio il “pianeta”, o la filiera composta da allevamenti, macelli, produttori e consorzio di tutela, in tutto oltre 50.000 addetti. 

L’evento continua a Parma sino al 10 settembre, dove oltre a innumerevoli appuntamenti per assaggiare questo principe della salumeria, sono previsti itinerari per scoprire anche le bellezze culturali e naturalistiche dei suoi luoghi d’ origine, (per consultare il programma cliccare qui),  Il Festival termina il 16 e 17 settembre, con Finestre Aperte, una due giorni nei quali sarà possibile assistere al ciclo di lavorazione e partecipare a degustazioni gratuite direttamente all’interno dei prosciuttifici del territorio.

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