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Il nome richiama subito il colore più caldo e passionale dello spettro, declinato in lingua inglese e in effetti il “tocco di rosso” negli ambienti di questo curatissimo quattro stelle c’è. Ricorre negli arredi, scalda qua e là le pareti, occhieggia da lampade e complementi, smorzato e armonizzato da colori più cool che rendono tutto il complesso di una moderna, personale ed elegante accoglienza. Mi strapperà un sorriso invece, scoprire che in realtà il Red’s Hotel si chiama così per identificare la proprietà della famiglia Redaelli, dedita all’accoglienza da ben cinque generazioni, fino agli attuali proprietari Teo e Gianluca insieme alle cugine Francesca, Valeria e Giulia, una bella squadra unita di giovani abbondantemente sotto gli anta che hanno ereditato dal papà, dal nonno e dal bisnonno la passione e la capacità di accogliere gli ospiti con professionalità e calore.

La storia imprenditoriale di famiglia racconta un percorso che è iniziato alla fine dell’800 con una locanda con stallo, passata ad albergo-ristorante ad una stella, divenuta poi struttura tre stelle ancora di gestione e proprietà familiare, fino all’apertura dieci anni fa del bellissimo hotel con 34 camere che domina il paese in posizione leggermente decentrata in cima alla collina.

Dopo un primo periodo dove l’accoglienza è stata concentrata sulla clientela business, vista la presenza capillare in tutto il territorio brianzolo di piccole e grandi imprese, il Red’s è diventato negli ultimi anni anche l’albergo dei vacanzieri e degli abitanti della zona, grazie all’inaugurazione della piscina all’aperto, frequentabile da un numero limitato di “esterni”, all’ampliamento del giardino a alla partenza del ristorante Zafferano Bistrot, affidato ad Alain Corbetta (foto 3 a destra).

La “squadra Redaelli” è composta interamente da “attaccanti”, sempre presenti e ognuno con le proprie competenze specifiche, dall’accoglienza, al servizio, alla sommellerie, all’organizzazione di convegni ed eventi, con spazi meeting modulabili capaci di accogliere alcune centinaia di persone.

Cosa fare a Barzanò e dintorni? Intanto scoprire l’Alta Brianza, un territorio collinare e verde, con prati, boschi, torrenti e piccoli laghi dove si possono praticare diversi sport, dal nordic-walking alle passeggiate rilassanti, al parapendio, all’equitazione e al canottaggio, si possono visitare ville e luoghi storici oppure rilassarsi alla vicina Monticello Spa con la quale è attiva una convenzione. Poi, per chi arrivasse dalla Svizzera, dall’estero o da altre regioni d’Italia, l’Alta Brianza è una tranquilla e comoda base per visitare Milano, che dista poco più di mezz’ora, Monza e la Villa Reale, Lecco e il Lago di Como.

Degna di nota è poi la cucina di Alain Corbetta, cuoco brianzolo che ha arricchito il suo curriculum con importanti esperienze all’estero e che è un vero fan della cucina stagionale. Allo Zafferano Bistrot prepara piatti leggeri, colorati e dal tocco molto personale, curando in prima persona la scelta delle migliori materie prime.

Zafferano Bistrot (il ristorante dell’hotel)

 

Articolo di: Clara Mennella

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