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Quella di Babbo Natale è una favola alla quale credono o sono affezionate oramai decine di generazioni di grandi e di bambini, ma nessuno probabilmente ci ha mai creduto così tanto come Pier Paolo Guelfo, imprenditore di Govone, delizioso Borgo Storico in provincia di Cuneo da 2.200 abitanti, al punto da costruire un’impresa dal nulla e portarla in dodici anni a essere fiorente e a creare un indotto importante nel suo territorio e oltre… tutto in nome di Babbo Natale.

Ma andiamo per gradi, Pier Paolo Guelfo lavora fin da giovanissimo nel settore turistico che è un mestiere sicuramente nelle sue corde. Infatti, Guelfo è comunicativo, entusiasta e decisamente preda di quel campanilismo sano che muove l’orgoglio per il proprio paese, per le sue potenzialità e spinge la voglia di valorizzarle al massimo.

Presidente dell’Associazione Culturale Generazione, Pier Paolo Guelfo voleva un’idea per incrementare e destagionalizzare i flussi dei visitatori che affollavano queste zone in occasione del periodo autunnale dei tartufi, ma che nei mesi successivi non frequentavano il territorio. Da grande appassionato del Natale e di tutti i suoi aspetti; da quello gastronomico a quello familiare, da quello festaiolo a quello religioso, ha voluto puntare su questa ricorrenza che è nelle corde di tutti e creare un grande contenitore di eventi capace di attrarre i turisti e far loro vivere un momento indimenticabile, insomma un’esperienza che valesse il viaggio.

La location giusta era lì, al centro del paese, Il Castello di Govone, un’ex Villa Sabauda che fa parte del Patrimonio Unesco e del circuito delle residenze reali, perfetta come palcoscenico del Magico Paese con le sue sale affrescate che ospitano la splendida mostra dei presepi, la parte dedicata alla sacralità del Natale e con il grande piazzale antistante che ad ogni edizione si anima con i laboratori dei dolci natalizi e del cioccolato in partnership con Baratti&Milano.

Nel parco circostante trovano spazio le casette in legno con gli artigiani provenienti da tutta Italia che a Govone vengono sottoposti a delle selezioni rigidissime, al punto che quello del Magico Paese di Natale è iscritto fra i primi mercatini per qualità di tutta Italia. E ancora; la giostra del carosello torinese, lo street food, l’enoteca, la bottega dei giocattoli di legno e un calendario di eventi culturali ed enogastronomici che legano il Magico Paese di Natale ad alcune realtà importanti come Mondo del Vino con il quale quest’anno è stata avviata una collaborazione che, oltre all’enoteca, sosterrà un Road show con alcune tappe internazionali per raccontare il Magico Paese, Mondo del Vino e tutte le risorse del Roero.

Ma tutto questo è solo una parte del sogno di Guelfo, ormai consolidata realtà. Il fulcro vero della manifestazione è la Casa di Babbo Natale, una dimora visitabile di circa 600 mq curata nei minimi dettagli che racconta le origini del personaggio universalmente più famoso e dove ogni giorno va in scena uno spettacolo musicale cantato e ballato da professionisti e ragazzi delle scuole di formazione del Piemonte, un’esperienza che lascia adulti e bambini senza fiato e che viene replicata 32 volte al giorno, ogni quarto d’ora.

Pier Paolo Guelfo e i suoi collaboratori lavorano ormai per l’intero arco dell’anno per far crescere questa manifestazione e i risultati numerici sono impressionanti; partito un po’ in sordina, i primi risultati importanti sono arrivati nel 2009, quando il progetto è stato proposto ai tour operator, creando un sistema di pacchetti personalizzati opzionabili sul sito che possono essere pagati con carta di credito comodamente da casa e quindi partire, magari con il suggestivo treno a vapore dedicato che percorre la tratta Torino-Alba, con in tasca tutto il programma del viaggio, voucher per dormire, mangiare e assistere agli spettacoli.

Così nel 2013 le presenze sono arrivate a 50.000, poi di anno in anno sono raddoppiate fino alle 200.000 del 2017! C’è qualcuno che ancora non crede a Babbo Natale?

 

Articolo di: Clara Mennella

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