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Accade a Natale. 3° RACCONTO

La storia di La Pasticceria da Comi comincia dalla gestione di un’osteria sotto casa nel 1922. Nel 1958 Giancarlo Comi, uomo visionario e ambizioso, si recava a Milano presso le famiglie dell’epoca per le quali aveva preparato impasti dolci. Consegne a domicilio, attualissimo! Nel 1961 viene assunto il primo dipendente della pasticceria (negli anni ’80 arriveranno ad essere fino a 20).

Oggi “La Pasticceria da Comi” continua la attività iniziata agli albori della storia degli Offellé, (Offelleria: che parola tanto desueta quanto affascinante) con 7 dipendenti, 2 pasticcerie, 1 laboratorio condotto da un pasticcere creativo (dolci al cioccolato foto 1 e video 2).

Emanuele, figlio d’arte di Giancarlo, a Golosaria, tenutasi a Milano, appuntamento importantissimo per la cultura del cibo in Italia, dei brillanti Massobrio e Gatti, è stato invitato a firmare il Manifesto della Bottega italiana (foto 3). In Italia sono circa 400 esercizi selezionati.

Chiediamo a Emanuele Comi:

“Cosa racconta il Panettone di Comi?” Parla di un lievito di 80 anni e nessun aroma aggiunto. Emanuele ha investito nel talento e la sua pasticceria può sfornare dolci d’avanguardia. Fra 10 anni si vede ancora in pasticceria a creare in una visione Zen della vita i suoi lievitati che gli han riservato tanto lavoro (si alza presto e va a letto “presto”) e a ricercare dolci dimenticati della Brianza District come l’”Amor Polenta” (che noi affettuosamente ricordiamo come Pan Polenta). “A Natale 60 quintali forse saran pochi” continua, del suo Panettone che va degustato, ci suggerisce, a una temperatura intorno ai 25°C. “Il prossimo obiettivo?” gli chiediamo. “Il prossimo obiettivo è raggiungere me stesso dal momento che vado sempre velocissimo”.

Riportiamo le definizioni e variazioni di Nadalin e Panettone.

NADALIN

Tipico dolce natalizio di Verona, inventato nel ‘200 per festeggiare il Natale sotto la famiglia Scala. Era un impasto di un pane, dolce e arricchito. E’ l’Antenato del Pandoro. Un pane dolce semplice e cordiale dal nome consolante di Nadalin a forma di stella a cinque punte o otto punte, per impreziosirlo e rigonfio al centro che vuol ricordare la stella della natività. Lo compongono la farina, il burro, lo zucchero, ed è ricoperto da una semplice glassa per rinnovare la sensazione ovattata della neve, con pinoli che evocano boschi e abeti o mandorle. Nel 2012 il Nadalin ha ottenuto la certificazione De.Co. (Denominazione Comunale)

PANETTONE

Tipico dolce milanese, dalla forma a cupola la cui ricetta si attribuisce alla Corte Viscontea di fine ‘300 dalla lavorazione di: Farina, Lievito, Burro, Zucchero, Uova, Cedro, Pinoli, Uvetta.

Abbiamo cercato di rinnovare la piacevolezza abbinando con Panettone o col Nadalin i seguenti vini:

Bonarda passita Ottavo GiornoTorre Fornello da uve botritizzate, affinato in barrique per 12 mesi  (foto 4).

Muscat, birra al mosto di Moscato di Scanzo Pagnoncelli Folcieri nasce dalla creatività di Francesca Pagnoncelli Folcieri nasce questa birra a tiratura limitatissima, sperimentata e soddisfacentissima.

Moscato d’Asti Moscato d’Autunno Saracco

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