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Le cene a più mani, se sono magiche, creano eventi speciali, talvolta irripetibili. Quando poi l’intrecciarsi di talenti avviene al Ristorante Trussardi alla Scala e il resident chef Roberto Conti invita Chicco e Bobo Cerea del tristellato ristorante Da Vittorio di Brusaporto, a cucinare con lui, allora partecipare diventa un privilegio raro. L’incontro aveva per titolo ContivsCerea (di cui abbiamo scritto qui) ma si è capito subito che non si sarebbe trattato di contrapposizioni, quanto di un susseguirsi di portate che si sono allternate armonicamente. Il tema era la cucina mediterranea e le interpretazioni degli chef sono risultate tutte magistrali. Del resto che senso ha paragonare l’Insalata di coniglio alla pantesca di Conti, che riproduce sapori della macchia mediterranea con il Risotto con crema di cipolle, tartare di gambero rosso e aria di crostacei dei Cerea, in cui la dolcezza dei crostacei si intesse con quella della cipolla? Più che confronti possiamo fare considerazioni. La cucina di Conti è di cuore, ma anche ragionata; i suoi piatti sono il risultato di progetti ed è interessante ascoltare le  descrizioni dello chef: la sua Triglia di scoglio con salsa livornese, lattuga di mare e pane nero, con il pesce diliscato ricomposto farcito con alghe e avvolto in alga con il pane nero che riproduce gli scogli, non nasce, a nostro avviso, solo dall’intuizione di un momento, quanto da un ragionamento articolato in cui ogni componente, come tessera di mosaico, si ricompone nel piatto formando un insieme di grande equilibrio. Lo shabu shabu di scampi e granita al lime dei Cerea, ci sembra invece un’intuizione che lo chef ha saputo tradurre in un piatto, così come il pittore riproduce un pensiero, una sensazione, in un quadro. Due approcci diversi, altrettanto validi che qui abbiamo schematizzato, ma che in realtà sono più sfumati e complessi. La portata iniziale, la Pizza liquida, è una riuscitissima preparazione, un’eccellenza di mediterraneità; Conti è stato coraggioso a pensarla, come dire, un’essenza di pizza senza carboidrati (briciole a parte)… e che dire della Kermesse di dolci alla Vittorio, dei Cerea? 

 Ma non è tutto. Merita un cenno il menu dei vini che ha visto sfilare, nell’ordine: Franciacorta Cuvée Trussardi Ca’ del Bosco; Fuorre Bianco Fiorduva 2014 Marisa Cuomo; Jardinu 2013 Coste Ghirlanda; Renosu Bianco s.a. Tenute Dettori e Contadino 2014 Frank Cornellissen,  una deliziosa espressione di nerello mascalese con altre uve. Per finire il cocktail Piazza della Scala (aperitivo Trussardi, Franciacorta Trussardi, fragole e zenzero.), preparato da Tommaso Cecca – bartender del Café Trussardi alla Scala – in abbinamento al dessert. Cena inarrivabile. 

Tutte le foto dei piattti in ordine di servizio.

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