Skip to main content

Da ieri sabato 24 giugno a sabato 8 luglio in 19 locali selezionati si può assaggiare in anteprima la nuova linea di vino Bakari. Anche a Milano.
Tre vini pensati per chi beve per puro piacere, nello spirito dei bacari veneziani

Sono diciannove i locali che i fondatori della nuova linea di vini di Bakari hanno scelto per presentarsi ai bevitori socialmente spensierati. Il bacaro a Venezia è la tipica osteria veneziana dove scegliere vini in calice (ómbre) e piccoli spuntini (cichéti), ma è soprattutto sinonimo di fare festa. Da ieri sabato 24 giugno a sabato 8 luglio 2017 il pubblico può quindi conoscere e assaggiare in anteprima i vini nei locali selezionati al costo consigliato di 3 €. I locali coinvolti sono: Bacaro Risorto di Venezia; Estro – Vino e Cucina di Venezia; Osteria Plip di Mestre (Ve); DiningRoom di Mestre (Ve); Ristorante Local di Venezia; Hotel Pensione Wildner di Venezia; Misticanza 54 di Monselice (PD); Abituè di Treviso; Assaggi&Beccofino di Mogliano Veneto (TV); Il Punto della bice di Rovigo; Ca’ Bottona di Costermano (VR); Ai Troeggi di Genova; Banco vini e alimenti di Torino; Ristorante Consorzio di Torino; XI Comandamento di Ferrara; Enoteca Pisacane di Cervia (RA); Viva di Trieste; Vinello di Milano; Pura Vida di Mantova.
Bakari nasce dal desiderio di cinque professionisti del mondo del vino di creare un’offerta che non c’era. “Volevamo una linea di vini – spiega Raffaele Bonivento, leader del progetto – naturali, fatti bene, a un costo accessibile che rispondessero a dei requisiti specifici: di facile beva, democratici ma non concettuali, laici e frivoli, privi di sovrastrutture etiche e culturali. In poche parole vini buoni e naturali alla portata di tutti”. L’esperienza che ha fatto nascere questo progetto è quella di: Raffaele Bonivento, un passato in Vinnatur e Porthos, oggi è selezionatore di vini e presidente di Meteri, giovane realtà affermata nel mondo del vino naturale; Damiano Peroni, enologo che da oltre dieci anni lavora come consulente per aziende agricole; Stefano Menti, vignaiolo dell’azienda di famiglia a Gambellara che lavora in regime biodinamico ed è interprete della Garganega vinificata spontaneamente; il ristoratore Luca Fullin, fondatore di Meteri, oggi ideatore e proprietario del Local, realtà emergente della ristorazione veneziana; Emanuela Tortora, sommelier e illustratrice che si è occupata delle etichette. Il nuovo marchio si presenta sul mercato con tre vini: Bianco (foto 3), Rosso (foto 2), Confondo (foto 1). Sono stati selezionati produttori che aderissero a criteri precisi e condivisi. In particolare i vini sono tutti non filtrati, prodotti in quantità limitate, con l’indicazione di anidride solforosa in retroetichetta. Le uve vengono acquistate da produttori in regime biologico, biodinamico o in conversione verso questi regimi. 
Info: http://bit.ly/Bakariontour

Di questo Autore