Nell’associare Sicilia e Francia qualcuno potrebbe pensare agli Angioini e ai Vespri siciliani, la rivolta che mise fine alla dominazione francese nell’isola nella seconda metà del Trecento.
Il francese cui fare riferimento non è però un d’Angiò, bensì Oscar Despagne, liquorista, non “invasore” ma invitato nel 1895 a Marsala da Paolo Pellegrino, fondatore delle Cantine Pellegrino. Despagne s’imbarca con tutta la sua famiglia da un piccolo porto francese, in prossimità di Bordeaux, per trasferirsi in Sicilia. In poco tempo diventa l’uomo di fiducia della famiglia e grazie al suo contributo la Pellegrino diventa una delle aziende siciliane vitivinicole più all’avanguardia dell’epoca. Su richiesta di Paolo Pellegrino,
Despagne crea un amaro ispirato alla grande tradizione liquorista francese, caratterizzato però dalle note calde e avvolgenti tipiche del Mediterraneo.
L’amaro oggi si chiama Batò, italianizzazione di bateau, “battello” in francese, per ricordare la nave con cui arrivò Despagne.
La ricetta di Batò è ancora la stessa, quella creata da Oscar Despagne. L’amaro è ottenuto dalla lenta e lunga macerazione in alcool di una selezione di erbe officinali ed essenze. Al naso sono evidenti le note di arance amare, menta, cacao, liquirizia e caffè tostato ed è dolce senza essere stucchevole.
La casa suggerisce di gustarlo: “freddo, con ghiaccio o a temperatura ambiente ed eccelle in abbinamento ai dolci di ricotta, al gelato alla vaniglia o fior di latte. Perfetto come dopo pasto o digestivo, accompagna i momenti di relax della giornata. Ideale per la preparazione di un cocktail piacevole e fresco: basta aggiungere 1/3 di Batò, 2/3 di acqua tonica, cubetti di ghiaccio e servire freddo in un bicchiere da amaro largo.”