Mauro Benincasa (a destra nella foto 1), Ceo del Gruppo HQ Food & Beverage, ha presentato alla stampa BioQitchen “Fair Food Innovation Lab” brand che affianca le altre tre anime del gruppo operative in diversi settori del lusso, tutte accumunate da un servizio accurato, flessibile e rapido dell’offerta.
Hi Fly Catering è il primo marchio, nato nel 1999, specializzato in ristorazione per jet privati, che con oltre 4000 voli e 20mila passeggeri l’anno, vanta una clientela d’élite. Da quest’esperienza ai più alti livelli del comparto lusso sono gli altri marchi:
Dream-Eat, catering che si rivolge prevalentemente all’alta moda, alle produzioni cinematografiche e pubblicitarie;
HangarQ, dove organizzare eventi privati ed aziendali in vero stile flight-experience. Questa location intreccia la passione per il cibo e per gli aeroplani così che è arredata con pezzi di aeroplano riciclati, vecchi motori, vecchie turbine, pezzi di fusoliera;
BioQitchen l’anima green, specializzato in preparazioni biologiche, dal 2023 laboratorio integrato di co-ricerca e realizzazione del Food Design Sostenibile. Si tratta di una sostenibilità evoluta in quanto, spiega Benincasa “pensiamo che la sostenibilità sia realizzabile attraverso varie formule e per essere a 360 gradi non debba limitarsi alla green economy o alla sostenibilità ambientale, ma essere generazionale per dare un futuro ai nostri discendenti, sostenibilità di genere, sostenibilità economica per tutta la filiera”.
Stefano Pratesi (a sinistra nella foto 1)docente di Design dei Processi Innovativi e Sostenibili presso l’Università ISIA di Roma è esperto di innovazione e sostenibilità ed è pertanto la figura più autorevole per spiegare la visione di BioQitchen dei processi produttivi alimentari.
“Questo progetto parte da una domanda: possiamo parlare di sostenibilità senza cadere in discorsi già sentiti? E la risposta è stata l’apertura di Fair Food Innovation Lab, che non vuole essere un ennesimo marchio. È invece uno spazio di condivisione dove noi e i nostri partner mettiamo i nostri valori e ci incontriamo su un piano che permetta di parlare di cibo equo, bello, gustoso, sano e quindi sostenibile. Questo progetto nasce dal dialogo con alcune ziende in particolare con il Pastificio Felicetti, Alce Nero, Agricooltur®, Agricologica. Si tratta pertanto di realtà di tutto rispetto con le quali ci confrontiamo giornalmente per capire cosa e come condividere in un percorso dalla terra al piatto”. E questo percorso è evidenziato nel manifesto di BioQitchen articolato in cinque punti chiave, ossia in cinque ingredienti (foto 2).
I 5 ingredienti del Manifesto
Gustoso: che significa dialogo con il produttore per capire come il prodotto finirà nel piatto, dialogo che crea una linea di sostenibilità soprattutto emozionale e una filiera giusta ed equa.
Sostenibile: è un termine ampio, che parte dal biologico come prerequisito, passa attraverso la lotta agli sprechi (scarti, rifiuti, imballi e trasporti), all’utilizzo circoscritto di terra e acqua, ma che va oltre per diventare una sostenibilità economica e sociale, nel rispetto delle persone che lavorano tutti i giorni nella filiera, oltre che della natura.
Bello: Pratesi spiega che “il progetto nasce da vent’anni di bellezza nel cibo, bello platonicamente significa giusto. Per noi la bellezza è parlare di cibo giusto: è bello nel piatto se è stato prodotto in una maniera bella.”
Sano: l’alimentazione è vita, come tale mangiare bene significa stare bene mangiando. Questo concetto ancora una volta olistico si integra con la salute pubblica, ma anche con quella degli ecosistemi, la cui fragilità è oggi ragione di enormi disequilibri ambientali e sociali.
Accessibile: è tra i punti più sfidanti, perché rendere democratico del cibo buono e rispettoso degli equilibri naturali, valorizzato con il giusto prezzo per retribuire tutti i livelli del comparto, è un duello che vale la pena combattere.
Riferendosi al manifesto, Benincasa sottolinea che L’insieme di questi 5 ingredienti permette di capire il futuro di una sperimentazione continua. “Presentiamo questo manifesto che si evolve. Chiediamo ai nostri produttori di collaborare per fare evolvere questo manifesto“.
Come spiega Benincasa BioQitchen si articola in due grandi linee produttive:
la parte economica che riguarda la creazione di progetti, di piatti pronti da servire o da riscaldare al momento. Sono progetti dedicati al BTB, al mondo dell’hospitallity horeca, per cui alberghi, catene di ristoranti fornendo un prodotto gourmet utilizzando ingredienti naturali, allungando la vita di questi prodotti soprattutto con ricette per creare piatti pronti rivolgendoci anche a operatori che attualmente si trovano in difficoltà perché non trovano personale in cucina. Forniamo un prodotto semplice da gestire tenendo sempre conto dei 5 ingredienti del manifesto;
la parte più creativa e innovativa; facciamo supporto di banqueting e di catering alle aziende fornendo nuovi format in base alle esigenze del cliente per nuovi eventi con percorsi di degustazione, di racconto del prodotto, spiegando da dove arriva, la filiera controllata, perché quel prodotto o quella ricetta rientra nel nostro manifesto. Accompagniamo gli eventi dei nostri clienti con un ulteriore evento interno, l’evento del catering, il racconto del prodotto e della ricetta. Queste due linee di produzione cercano di andare sempre più incontro alle aspettative e alle esigenze dei nostri clienti. La sostenibilità passa attraverso l’innovazione, la creatività su vari fronti e anche utilizzando una tecnologia capace di allungare la scadenza dei prodotti, di utilizzare gli scarti.
La conferenza stampa si è conclusa con un aperitivo accompagnato da alcune creazioni BioQuitchen.