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I ristoranti generalmente vanno a due velocità: a pranzo propongono business lunch e in ogni caso una cucina veloce non molto pretenziosa, mentre la sera la carta è più articolata, i prezzi levitano a compensare una qualità della cucina superiore. Ca’ Turati dei Recchia, famiglia molto attenta alla selezione delle materie prime, è un punto di ristorazione che dalla mattina al tardo pomeriggio (6:30 -18:00, apertura serale per eventi) soddisfa diversi tipi di esigenze: dalla prima colazione alla merenda passando per il pranzo. Come altri ristoranti nella pausa di mezzogiorno (dalle 12 alle 16) garantisce un servizio veloce, ma ciò che colpisce, oltre alla gentilezza dei camerieri e al più che buono rapporto qualità-prezzo, è l’elevato livello qualitativo delle preparazioni. E ciò grazie innanzitutto, come detto, alla selezione delle materie prime utilizzate, ma anche alla cucina collaudata diretta dallo chef Marco Valneri che sa impiegare al meglio la tecnologia come il CB Cooking Innovation, forno polivalente a infrarossi che garantisce  cotture perfette senza utilizzare grassi. Per esempio, per antipasto la Sottofesa di manzo rosa con verdurine: si tratta di carne provenente da una rinomata macelleria che tratta solo capi pregiati,  cotta nel CB Cooking Innovation. L’arrosto si presenta con la parte interna rosa in stile roast-beef inglese, è tenerissimo e al tempo stesso saporito, di grande soddisfazione; ad accompagnarlo verdure di stagione presenti, diversamente preparate, in molti piatti. La ricerca del prodotto di qualità di Cà Turati diventa evidente leggendo la carta. Soffermiamoci sui primi: riso Carnaroli Gran Riserva della Agricola Riso Buono che è ai vertici qualitativi della risicoltura nazionale; della stessa casa il riso Artemide ossia incrocio di riso a grana lunga con riso nero venere; capunti alla canapa da pastificio artigianale; gigli di farina integrale di grano Saragolla ossia il kamut italiano. Ciascuno di questi piatti è condito a sua volta con ingredienti quali olio extra vergine d’oliva dell’Azienda Agricola Moccari, mozzarelle e cacioricotte di masseria, cotto di Sauris e via elencando. I buongustai provino i gigli con Buzzonaglia di tonno Colimena, una vera prelibatezza sott’olio, costituita dalle carni del tonno attaccate alla lisca (molto apprezzata nella cucina giapponese), capperi del Salento al sale marino e carciofi freschi affettati spadellati, piatto introvabile altrove… Secondi di terra e di mare, anche vegetariani e vegani. Chi ama il pesce non esiti a ordinare il Cartoccio di orata con cozze, gamberetti, pomodorini, asparagi di mare, lime servito con verdure miste di stagione: il filetto di orata è tenerissimo, i gamberetti sono privati del filo intestinale (abitudine poco diffusa a Milano in più in generale in Italia), le cozze appena scottate così da mantenersi morbide e non gommose, sono nostrane ossia con il guscio nero e non marrone come quelle estere dilaganti di qualità decisamente inferiore. Piatto di ineccepibile bontà che ricorda più le preparazioni serali che quelle della pausa lavorativa. Si aggiunga che le porzioni sono generose (le foto corrispondono ai piatti descritti; la foto della pasta  si riferisce a un assaggio, non a una porzione)

Ca’ Turati

via Turati 40

Milano

02.6597520

Di questo Autore