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Da qualche mese mi sono messa in testa di approfondire l’argomento caffè, per alcuni motivi. Uno è personale, e cioè non riuscivo più a godere di un caffè soddisfacente, al punto che la maggior parte delle volte che mi reco in un ristorante rinuncio a berlo a fine pasto, rare volte lo consumo al banco per evitare che mi arrivi al tavolo freddo, altre invece lo prendo per necessità (magari devo restare sveglia ancora un po’) ma cerco di ripulire la bocca subito dopo averlo bevuto, con un bicchierino d’acqua, una caramellina o (orrore) lavandomi i denti. Altro motivo è quello professionale, da anni cerco di capire i gusti delle persone, le cure dei ristoratori e le loro scelte, ad esempio riguardo l’olio, il vino, il pane, le acque minerali o la selezione di distillati da degustare a fine pasto. Ultimo motivo è stato il venire a contatto con un’azienda della bergamasca, la Tenacta e del suo progetto “Caffè del Caravaggio” che avevo conosciuto qualche anno fa, e che ricordavo per il lavoro capillare e lo studio meticoloso (quasi folle) che avevano intrapreso per costruire una macchina per il caffè che potesse offrire la soluzione a tutte le problematiche tecniche sulla preparazione del caffè ottimale, che sappiamo subisce l’influenza di numerosi fattori, meteorologici, di pressione, di pulizia, di temperatura e altri ancora.

A distanza di qualche anno e tanto lavoro, questo gioiellino è oggi pronto e facilmente utilizzabile, così semplice da aver eliminato la necessità di gran parte del lavoro umano, delle capacità di chi preparerà il caffè e del suo umore….. certo, perché a volte il caffè non è buono anche a causa della stanchezza o della svogliatezza, oppure della distrazione dell’operatore, che spesso è giustificata dal numero enorme di caffè preparati, cosa che impedisce anche di essere allegri e di servire il caffè con una battuta o un bel sorriso, perché abbiamo purtroppo dimenticato che il caffè non è un nutrimento indispensabile alla sopravvivenza, ma è un piacere che però aiuta a vivere meglio.

Caffè del Caravaggio, grazie alla collaborazione con esperti del settore e prestigiosi Istituti, come l’Università di Udine, ha messo a punto una macchina per l’estrazione che presenta i seguenti vantaggi, tutti certificati: 

Contiene al suo interno un minicomputer che permette di tenere tutto sotto controllo, questo garantisce il funzionamento e facilità la manutenzione.

La sua tecnologia intelligente garantisce un risultato in tazza inimitabile. 

L’uso della macchina è cosi intuitivo che non è più necessario il barista, basta premere un pulsante. 

Assicura temperatura e pressione costanti.

In un solo minuto dall’accensione è pronta per offrire il miglior risultato, questo significa che può essere accesa nel momento dell’uso, garantendo il minimo consumo energetico.

E’ strutturata in moduli singoli duplicabili e affiancabili così da potersi organizzare a seconda dei propri flussi di lavoro.

Non richiede l’allacciamento idrico.

E tutto questo è solo il supporto tecnologico a quello che è il valore del progetto, ovvero la qualità del caffè certificata. Quando ordinate un caffè al ristorante, quanti vi specificano origine, tipologia e caratteristiche della materia prima? Direi nessuno e a volte non si hanno nemmeno risposte precise se poniamo la domanda…. E qui mi rivolgo ai ristoratori; perché raccontare nei dettagli il contenuto di un piatto e non fare altrettanto con il caffè? Perché proporre un menù per il cibo, una carta per i vini, una carta per i dolci, una carta per i distillati e non una carta per i caffè?

Proprio questa è la proposta di Caffè del Caravaggio ai ristoratori e ai clienti, chiudere un ottimo pasto con il gusto di ordinare un caffè consapevole, scegliendo da una bella carta, illustrata e dettagliata con la quale il ristoratore può coccolare il cliente e lasciare un ottimo ricordo, il giusto completamento al pasto, con la quale il cliente può sentirsi gratificato, completare l’esperienza e uscire dal locale soddisfatto.

Perchè accontentarsi di un caffè anonimo? Da oggi è possibile scegliere! Offrite e chiedete la Carta del Caffè di Caffè del Caravaggio. (www.caffedelcaravaggio.it)

 

Di questo Autore