Il Comune di Milano informa: Quadruplicate le risorse per i centri anti violenza, a disposizione 1,6 milioni nel 2017
Majorino: “Attualmente assistite nei centri e nelle case rifugio un migliaio di donne, ma sono ancora troppo poche quelle che riescono a denunciare le violenze. Con i servizi della Rete ne abbiamo raggiunte circa 5 mila”. Da 389 mila euro nel 2011 a 822 mila euro nel 2016, fino a 1,6 milioni nel 2017: un milione dal Comune e 610 mila euro, annunciati oggi, dalla Presidenza del Consiglio
Milano 23 novembre 2016 – Nel 2017 saranno a disposizione della Rete dei Centri antiviolenza milanesi 1,6 milioni di euro, un milione dal Comune di Milano e 610 mila euro dal Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri che, proprio questa mattina, ha comunicato il finanziamento di tre nuovi progetti realizzati da componenti della Rete (CeaS, Casa Accoglienza Donne Maltrattate di Milano, SVSDAD). Dal 2011 al 2016, durante il precedente mandato, le risorse erano più che raddoppiate passando da 389 mila euro del 2011 a 822 mila euro nel 2016.
Ad annunciarlo oggi l’assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino, durante la conferenza stampa di presentazione del progetto “Il Labirinto” realizzato dal SVS DAD Onlus, Fondazione Caritas Ambrosiana e Soccorso Violenza Sessuale e Domestica in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Venerdì 25 e sabato 26 novembre, all’Ottagono della Galleria Vittorio Emanuele II, sarà posizionata una installazione, nata da una idea dell’Istituto Europeo di Design, con un messaggio rivolto innanzitutto ai giovani: “Il labirinto della violenza” è un percorso esperienziale in cui il pubblico potrà sperimentare, entrandovi, il circolo vizioso in cui da un rapporto accettabile si passa all’abuso.
Grazie ai servizi e alle iniziative della Rete dei centri antiviolenza sono state raggiunte circa 5.000 donne, mentre con le attività di sensibilizzazione, formazione e informazione, anche nelle scuole, i contatti sono stati oltre 30.000. Riguardo invece alle donne seguite direttamente dai centri antiviolenza e dalle Case rifugio, quelle in carico (dato gennaio – luglio 2016) sono 975 (con 816 nuovi ingressi nel 2016), di cui 613 (pari al 62%) sono italiane e 362 (pari al 38%) sono di origine straniera. Si stima che alla fine del 2016 saranno circa 1.700, con un incremento sul 2015 di circa il 15%.
La metà delle 975 ha tra i 30 e i 49 anni, il 22% tra i 18 e i 29 anni, il 17% tra i 50 e i 69 anni. Ma si registrano casi tra minorenni (35 casi) e tra ultrasettantenni (22 casi). In 3 casi su 4 (74%) a commettere violenza sono il marito-convivente-partner, attuale o ex; nell’11% dei casi a compiere il maltrattamento sono altri familiari. La violenza denunciata dalle donne è fisica, sessuale, psicologica, economica o perpetrata sotto forma di stalking.
“Proseguiamo il lavoro di assistenza e accompagnamento delle donne vittime di abuso – spiega l’assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino – iniziato insieme quattro anni fa con la costituzione della rete dei Centri antiviolenza composta da nove realtà storiche della città coordinate dal Comune nella realizzazione di progetti di sostegno alle donne e di contrasto alla violenza. L’installazione ‘Il Labirinto’, che sarà visibile da venerdì 25 novembre, ci aiuterà a spiegare ancora una volta il dramma che purtroppo molte donne vivono, un vero e proprio labirinto di offese, umiliazioni, maltrattamenti e violenze che le imprigiona e da cui, da sole, non possono uscire. Per questo la presenza e l’azione dei centri antiviolenza è indispensabile ed è impensabile diminuire le risorse a loro sostegno. Per quanto ci riguarda, in questi ultimi anni, abbiamo sempre incrementato i contributi messi a disposizione della Rete. Nel 2017 saranno di circa 1,6 milioni di euro, una cifra più che quadruplicata rispetto al 2011. Attualmente sono circa un migliaio le donne in carico ai centri. Stimiamo che saranno circa 1.700 alla fine dell’anno con un aumento del 15% delle richieste di aiuto. Il nostro obiettivo è che chiunque si trovi a vivere una situazione di violenza non si senta sola e sappia che un modo per uscire c’è”.
Il protocollo tra il Comune di Milano e la Rete dei Centri Antiviolenza è stato firmato nel giugno del 2012 ed è stato sottoscritto da SVS Donna Aiuta Donna ONLUS, Associazione Telefono Donna ONLUS, Cooperativa Sociale Cerchi d’Acqua ONLUS, Fondazione Caritas Ambrosiana, Centro Ambrosiano di Solidarietà ONLUS, Soccorso Violenza Sessuale e Domestica della Fondazione IRCSS Cà Granda Policlinico Ospedale Maggiore, Casa di Accoglienza delle Donne Maltrattate ONLUS, Fondazione Somaschi ONLUS, Ospedale San Carlo – Centro di Ascolto e Soccorso Donna. Gli obiettivi comuni sono:
sostegno alle donne, protezione sulla base della valutazione del rischio, costruzione di progetti volti ad affermare il diritto a vivere una vita lontana dalla violenza in piena autonomia e in situazione di benessere psico fisico e sociale;
sviluppo di un percorso condiviso di uscita dalla situazioni di violenza attraverso la valorizzazione delle risorse personali;
disponibilità al sostegno tramite affiancamento, informazione, orientamento, cura, protezione, elaborazione del trauma, consulenza legale ed accompagnamento all’eventuale denuncia, costante monitoraggio del fenomeno, individuazione di nuove e più efficaci strategie di intervento politico e sociale;
attivazione di percorsi formativi per gli operatori del sistema socio sanitario e della giustizia e promozione di iniziative di sensibilizzazione rivolte alla cittadinanza ed ai giovani sui temi della violenza degli uomini sulle donne.