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Qualche ricordo da Vinitaly 2017, per dove siamo riusciti ad arrivare. Tra i tanti vini meritevoli segnaliamo, in ordine alfabetico.

 

Basilisco tre nuovi cru Storico, Fontanelle, Cruà

L’azienda del Vulture ha presentato tre nuovi cru di Aglianico del Vulture, tre piccole produzioni che hanno seguito lo stesso processo produttivo ossia 25 giorni di macerazione e fermentazione inox e 12 mesi in barrique. Ciascuna referenza è definita e riconoscibile: Storico (foto 2) grande persistenza, tannini setosi, struttura viva e complessa, espressione potente del Vulture; Fontanelle palato ricco all’impatto ma fine nella chiusura, con sentori di spezie dolci e liquirizia; Cruà palato molto fine, dove prevalgono freschezza e fragranza del frutto, il lato delicato dell’Aglianico.

 

Brunello di Montalcino 2012 Nardi

Emilia Nardi ha presentato personalmente le tre etichette di Brunello del 2012 (foto 3) ossia Brunello Montalcino Silvio Nardi e i due crus Manachiara e Vigneto Poggio Doria. Notevole l’espressione già del vino base ad annunciare un’annata felice:12 mesi in barrique di secondo passaggio, 12 mesi in botti grandi e almeno sei medi in bottiglia. E’ pulito, elegante, intenso, etereo. Manachiara affinato 18 mesi in barrique, 12 mesi in grandi botti e 2 anni in bottiglia unisce alla complessità note fruttate e floreali oltre a sentori speziati. Poggio Doria, 18 mesi in tonneau di primo e secondo passaggio, 12 mesi in botte grande, 36 mesi in bottiglia, complesso e fruttato spicca per mineralità.

 

Cantina Kaltern Brut Nature 2011

Ha debuttato al Vinitaly il Brut Nature della Canina Kaltern (foto 4) che si è recentemente fusa con la Erste+Neue, ed è il primo spumante prodotto, millesimo 2011. Uve chardonnay allevate a poco più di 600 metri di altitudine, 48 mesi di maturazione sui lieviti, non dosato, esprime al meglio la propria territorialità, elegante, minerale, floreale di piacevole freschezza.

 

Il Poggiarello

Gutturnio Frizzante Spago (foto 5) prodotto con il 60% di barbera e il 40% di croatina, macera 6 giorni e successivamente fermenta senza fretta sempre a temperatura controllata. La presa di spuma avviene in autoclave. Rosso rubino brillante con spuma rossa è una spremuta di piccoli frutti, di grande piacevolezza, giovane, vivace e fresco.

Ortrugo Frizzante Spago  (foto 6) prodotto con le omonime uve in purezza, dopo la crio-macerazione pellicolare e la fermentazione sui lieviti rifermenta in autoclave. Di colore paglierino con riflessi verdi, è brioso, fresco, ha note di menta, sapore vibrante e nota di mandorla in chiusura.

 

Mosnel Brut Nature (foto 7)

Prodotto unicamente con uve biologiche, con netta prevalenza di uve chardonnay, matura sui lieviti circa 24 mesi. Scorre nel calice con un piacevole fruscio, finissimo perlage, riproduce colore paglierino dorato con riflessi verdini. Profuma di fiori bianchi e gialli, e sentori agrumati soprattutto di pompelmo. In bocca è armonico, netto, sapido, giustamente fresco e di piacevole persistenza.

 

Passobianco (foto 8)

Prodotto dalla Passopisciaro sulle pendici dell’Etna a mille metri di quota. E’ ottenuto con uve chardonnay e mostra caratteri propri del territorio non assimilabili a quelli della regione in quanto attitudine, caratteristiche del terreno comunicano ai vini peculiarità uniche. Passobianco è uno chardonnay ricco, di buona complessità, sapido, minerale, ma sorprendentemente fresco. Al Vinitaly l’annata 2015.

 

 

Pinot nero Bricco del Falco Monferrato Rosso (foto 9)

Della cantina Isolabella della Croce, il vino è prodotto unicamente con uve pinot nero; termina la fermentazione e affina in barrique. Rosso rubino con riflessi granata il profumo ricorda la ciliegia, la mora, la fragola oltre a liberare sentori floreali e speziati. In bocca ha tannini levigati, acidità compensata dal tono caldo dell’alcol e finale ammandorlato.

 

 

Quinque Uberti (foto 10)

Quinque, ossia cinque millesimi in una sola bottiglia. Dopo il 2002-2006 è ora commercializzato il 2003-2007.Un Extra-Brut di sole uve chardonnay con permanenza sui lieviti da 60 a 72 mesi e affinamento in bottiglia di sei mesi. Prodotto inizialmente solo in Magnum , ora una parte della produzione viene commercializzata in bottiglia per la ristorazione. I millesimi sono consecutivi e non sono ammessi “salti” di annata. Colore paglierino ha perlage finissimo. Di grande eleganza, al naso unisce profumi floreali, di pesca, di mela, a ricordi di crosta di pane e a nuance agrumate. In bocca è ricco, avvolgente, intenso, minerale, strutturato con lunga persistenza finale.

 

Ribona Colli Maceratesi (11)

Da uve ribona in purezza l’Azienda Conti degli Azzoni, vinifica questi gradevole bianco in vasche di acciaio a temperatura controllata che affina 3 mesi in bottiglia. Di colore paglierino, profuma di fiori d’acacia e ha gusto secco e minerale.

 

Tenuta di Trinoro (foto 12)

Tenuta di Trinoro Rosso di Toscana prodotto dall’omonima azienda è un vino che una volta in bocca è un’esplosione si sensazioni, da subito ammaliante, non passa inosservato. Il vino rappresenta la massima espressione dell’assemblaggio di cabernet franc, merlot, cabernet sauvignon e petit verdot, mix che varia di anno in anno in modo da interpretare al meglio l’annata in corso, provenienti dalle migliori vigne, piantate in Val d’Orcia nei terreni più poveri composti da detriti di roccia calcarea e argilla, Questo super-tuscan esprime al meglio il taglio bordolese per ricchezza, concentrazione, profondità e complessità che sono i capisaldi di questo stile. Al Vinitaly è stata presentata l’annata 2012. E’ il vino più costoso che abbiamo degustato visto che il prezzo oscilla attorno a 250 euro.

 

Verdicchio di Jesi Classico Superiore Sabbionare

L’Azienda vitivinicola di Paoloni e Paolucci produce questo Verdicchio dei Castelli di Jesi unicamente con le omonime uve. E’ in bianco di buona struttura, con profumi fruttati di pesca sapido ed elegante.

 

 

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