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Il cocomero, conosciuto anche come anguria soprattutto nelle regioni settentrionali, è una pianta originaria dell’Africa, E’ un frutto caratterizzato dalle grande dimensioni, con la buccia spessa, generalmente verde, e la polpa rosa e acquosa, ricca di piccoli semini neri e appiattiti. Oggi in Italia le varietà più coltivate sono la Romagnola, con la polpa rossa e i semi gialli; il gigante di Fontarronco, enorme, dalla polpa fibrosa e con i semi bianco – marrone; il cocomero di Pistoia e di Faenza, che ha la polpa rosso intenso e i semini neri. Per scegliere un’anguria matura al punto giusto è importante verificare sia l’aspetto esterno (senza ammaccature), sia il peso (più è matura, più è pesante perché ricca d’acqua): inoltre, basta provare a bussare sulla buccia, che dovrà emettere un suono sordo. Si conserva facilmente in frigo anche per anche una settimana, mentre se è già stata affettata va consumata entro 24 ore.

Valori nutrizionali per 100 g di parte edibile:

Proteine: 0,4 g
Lipidi: 0 g
Carboidrati: 3,7 g
Fibre totali: 0,2 g

Valore energetico: 16 kcal

L’anguria contiene vitamina A e C ed è fonte di sali minerali quali potassio, fosforo, magnesio, contiene licopene, sostanza antiossidante ed è un frutto molto ricco d’acqua (costituisce più del 90% del frutto); si trova da luglio a settembre. Il sapore dolce non è dato tanto dagli zuccheri, quanto da sostanze aromatiche. E’ inoltre diuretico, mineralizzante e regolatore della pressione sanguigna.

La curiosità

Al naturale, in macedonia, nelle granite e nei sorbetti… ma l’anguria si può anche consumare in insalate con diverse verdure e si sposa bene con le carni bianche; anche i semi e la buccia sono commestibili: in Asia i semi vengono adoperati per la produzione del pane, mentre in Cina – oggi il maggior produttore d’anguria al mondo – la buccia viene stufata in padella e consumata insaporita da spezie.

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