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Il pinot grigio è considerato in qualche modo un pinot minore rispetto sia al capostipite, il pinot nero, sia a una sua altra mutazione vale a dire il pinot bianco. Eppure negli anni settanta era un vino di gran moda. Piaceva per il colore spesso ramato e per le garbate note aromatiche. In qualche modo fu il pinot grigio a fare da apripista a vini fruttati come quelli altoatesini. Va ancora detto che il successo che riscontrò finì per aumentarne la produzione che comportò la messa a dimora delle viti anche in terreni non vocati alla sua coltura. Da qui un generale decadimento qualitativo del vino che in qualche modo gli tolse smalto.

 

Oggi che si è maggiormente attenti alla qualità rispetto al passato, vi sono produzioni di Pinot Grigio più che convincenti come per esempio il Collio Pinot Grigio Mongris Riserva di Marco Felluga.

Abbiamo stappato la Riserva 2013. La 2013 è stata nel Collio un’annata altalenante, molto calda in luglio e inizi di agosto, quindi con piogge da metà agosto, e buona escursione termica che ha giovato alla ricchezza aromatica delle uve pinot grigio.

 

Per la produzione di Mongris dopo la raccolta le uve sono diraspate; ha avuto luogo la pigiatura con successiva criomacerzione che comunica al vino gli aromi primari contenuti nella parte interna delle bucce. La massa è poi pigiata sofficemente e il solo mosto, privato delle parti solide, viene fatto fermentare in vasche d’acciai, mentre poco meno di un terzo fermenta in botti di rovere di 5 hl. Successivamente il vino ottenuto affina due anni sui lieviti e poi in bottiglia.

 

Alla degustazione il colore è giallo dorato con sfumature verdine.

 

Al naso si svela fruttato, con ricordi di pesca, di mela e alternanze di profumi floreali che comprendono la ginestra, l’acacia e ancora cera d’api e sentori vanigliati e speziati.

 

In bocca è carezzevole, suadente, dotato di piacevole sapidità, freschezza e si riconoscono, già percepite al naso, note fruttate e vanigliate. Finale lungo.

 

Temperatura di servizio: 12 °C
 
Abbinamenti: omelette di funghi shiitake

Nota emozionale: prati alpini

Di questo Autore