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Lo spumante Colto alle Bolle è stato presentato a Vinitaly 2019 (lo segnaliammo qui ) e fa parte della Linea del Borgaio del Castello di Meleto.

La Cantina dispone di 160 ettari vitati e le uve destinate ai vini più rappresentativi sono selezionate prima in fase di raccolta e successivamente sul tavolo di cernita. I grappoli perfettamente sani permettono di ridurre l’impiego di anidride solforosa.

La Linea del Borgaio contraddistingue vini di grande piacevolezza e immediati, pensati per un consumo anche quotidiano.

Colto alle Bolle ne è una bella espressione. Nasce da un uvaggio di tutto rispetto ossia metà sangiovese che comunica l’esprit territoriale e metà pinot nero il quale dona al vino una nota internazionale. Le uve provengono da tre vigneti che vanno da 340 a 500 metri di altitudine; la raccolta ha luogo ai primi di settembre. Le uve sono pressate sofficemente a 10 °C. La prima fermentazione avviene in acciaio a 15 °C. Segue la presa di spuma in autoclave secondo il metodo Martinotti (Charmat lungo) con lenta rifermentazione per una durata di 45 giorni e successiva stasi sui lieviti per 2-3 mesi.

Nel calice riproduce colore rosa con tenui riflessi aranciati ed è percorso da un camino di bollicine fini e continue.

Al naso si colgono sentori fruttati in particolare di lampone e floreali di rosa appassita, in perfetta armonia.

In bocca si avverte con piacevolezza la nota zuccherina (residuo zucchero 8 g/l) ma al tempo stesso le note fresche. Ritornano ricordi fruttati di lampone già percepiti in fase olfattiva. Piacevole struttura e finale con nuance di mandorla.

E’ un vino che bene esprime il proprio carattere varietale molto beverino perfetto come primo calice di una cena non solo estiva.

Temperatura di servizio: 8 °C

Abbinamenti: frittura dell’orto con triglie

Nota emozionale: malga primaverile

Di questo Autore