Tutto ebbe inizio nel gennaio del 2007, partendo da Torino, da quello che era stato l’opificio dove si producevano alcune grandi glorie italiane come i vermouth di Carpano, scelto da Oscar Farinetti per aprire il suo primo Eataly. Senza dubbio il posto ideale per cominciare a raccontare storie con protagonisti produttori, luoghi, tradizioni e prodotti enogastronomici italiani, in una parola la nostra biodiversità, avrebbe successivamente evidenziato l’ideatore di questa avventura che poi è stata anche esportata in 16 paesi del mondo molto diversi dall’Italia come, per esempio USA, Giappone, Russia, Turchia, Medio Oriente.
Torino è stata la “culla” di Eataly però, per festeggiare il 15mo anniversario, il team di Eataly ha scelto Milano, città che è diventata punto di riferimento dell’enogastronomia italiana. E, così, uno fra gli Eataly più originali, anche se nato dopo, Smeraldo di Milano (teatro trasformato in un grande mercato alimentare, dove si può anche mangiare), è stato scelto per ricordare i primi 15 anni del concept ideato da Farinetti. Tant’è che dal 20 al 30 gennaio, Eataly Milano Smeraldo offrirà ai propri clienti numerose opportunità per conoscere ancora meglio i prodotti iconici della tradizione enogastronomica italiana con la presenza, nei singoli negozi, dei produttori che offriranno degustazioni, racconto del prodotto e occasioni di didattica e, contestualmente, chef rappresentanti di tradizioni e nuove tendenze, con tre appuntamenti, che interpreteranno le migliori materie prime di Eataly. Sicuramente dieci giorni speciali anche per i bambini con quelli fino a 6 anni di età che saranno ospiti di Eataly con menu dedicati a loro. Gran finale, poi, domenica 30 gennaio, con la possibilità di accompagnare pranzo e cena con il Tiramisù Eataly che verrà proposto in offerta libera (a partire da 2 euro): tutto il ricavato verrà devoluto al progetto “Orti in Africa” della Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus. E, ancora, il Bar Lavazza al piano terra dello store, proporrà speciali aperitivi con dj set e cocktail firmati da grandi brand come Campari, Gin Malfy ed Engine, comodamente seduti al tavolo.
Le cene in programma sono tre.
Si comincia giovedì 20 gennaio, con la cena d’autore firmata da Riccardo Forapani del ristorante Cavallino di Maranello, locale nato dall’incontro di Ferrari con Massimo Bottura per celebrare la tecnologia, l’artigianalità e l’offerta di qualità dell’Emilia Romagna. Forapani, inoltre, è un allievo storico di Bottura e in questa occasione presenterà cinque portate all’insegna della territorialità e del gusto.
Domenica 23 gennaio la cena d’autore sarà firmata dai fratelli Cerea del ristorante Da Vittorio a Brusaporto, con un imperdibile menu degustazione di 6 portate. Sarà un’occasione unica per provare la cucina di uno dei migliori ristoranti italiani emblema di eccellenza della ristorazione e nell’accoglienza. Ad ogni piatto verrà abbinato un vino della cantina di Eataly.
Martedì 25 gennaio, invece, si avrà la possibilità di “incontrare” il meglio della Sicilia. La cena d’autore, infatti, porta la firma di Pino Cuttaia. Lo chef bistellato di Licata preparerà un menu degustazione di cinque portate, in cui percorrerà la storia della sua meravigliosa regione. In abbinamento ai piatti, cinque vini siciliani per un viaggio dei sapori della memoria dello chef. L’evento è una cena placée ai tavoli del ristorante Pianodue di Eataly che, per l’occasione, è dedicato esclusivamente all’evento.
Altre occasioni da non perdere sono, per esempio, venerdì 21 gennaio la cena concerto con il Claudia Cantisani Quintet. Praticamente uno swing d’autore sulle orme dei grandi maestri americani con un concerto che si può godere seduto al tavolo vista palco del ristorante Eataly tra Pianodue o Pizza&Cucina.
Sabato 22, a disposizione dei visitatori ci saranno le migliori bollicine di tutto il mondo, selezionati dai sommelier dell’enoteca dello store, che si potranno degustare nel ristorante Pianodue, accompagnate dalle tapas create per l’occasione dagli chef di Eataly come: Pane Mediterraneo, burro e acciughe di Sicilia; Bocconcini di baccalà impanato nel mais etrusco con salsa aioli; Crema di zucca, salsiccia di Brà e crumble di amaretto; Pane caldo, battuta di Fassona e croccante di cappero; Hummus di ceci con sfoglie calde di mais viola; Cubotto di polenta rustica fritta con
Mercoledì 26 gennaio, con la cena Eataliana, verrà proposto un percorso degustazione dei piatti iconici di Eataly con abbinamento vini, il dj set di Marvino e la musica live dei Mary and The Quants. La serata sarà una celebrazione del nostro Paese con i piatti e i sapori che più caratterizzano la ricca cultura enogastronomica, oltre ai brani e le sonorità italiane degli anni ’50, ’60, ’70 e dei nostri giorni che ci hanno fatto ballare da Trieste in giù.
Giovedì 27 gennaio una serata per celebrare il piatto italiano più amato, la pizza, in tutte le sue forme ed espressione. Con Fulvio Marino e Francesco Pompilio, rispettivamente responsabile delle panetterie e maestro pizzaiolo di Eataly, si potranno scoprire: Focaccia, petalo di cipolla, battuta di Fassona e crema di acciughe, capperi e olive; Pizza al padellino con crema di zucca, taleggio e guanciale croccante; Pizza al padellino con fior di latte, scarola ripassata, pecorino, olive e uvetta; Pizza al padellino con pomodoro, stracciatella, gambero rosso e salicornia.
E, infine, venerdì 28, CenaConcerto con Five Cats play the Fifties, cinque musicisti alle prese con le radici del jazz moderno degli anni ’50, quando il bebop appena nato e la nuova sensibilità cool si incontrano per la prima volta rileggendo i brani dei musical di Broadway e di Tin Pan Alley. La classica formazione del quintetto qui appare in una veste leggermente diversa: la chitarra di Martino Vercesi nella sezione ritmica sostituisce il pianoforte, completano il gruppo Paolo Malacarne (tromba), Gianluca Zanello (alto sax), Giulio Corini (contrabbasso), Matteo Frigerio (batteria).