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Trecento passi uniscono Crosta al suo nuovo laboratorio Crosta Lab di via Melzo 5, in zona Porta Venezia, a Milano. Progettato all’inizio del 2020 per rispondere alla crescente domanda di pane e pizza per la quale il forno di via Bellotti non era più sufficiente, il Lab di Giovanni Mineo e Simone Lombardi, anima pane e anima pizza di Crosta, non è solo un’estensione dello spazio di lavoro, ma è anche un luogo che permetterà ai due artigiani di avere un dialogo costante con la strada, i passanti e i residenti, che grazie al laboratorio a vista potranno scoprire i segreti della panificazione e della pizzeria di alta qualità.

E per creare tra Crosta Lab e la strada un rapporto ancora più stretto, Simone e Giovanni hanno deciso di aprire una finestra su via Melzo, dalle 19:00 alle 00:30, attraverso la quale lanciare un rito che avrà come protagonista uno dei cibi di strada più amati: la pizza a portafoglio.
Umile regina del comfort food, la pizza a portafoglio di Crosta, realizzata da Simone Lombardi secondo la ricetta originale, sarà un po’ più piccola di quella tradizionale tonda e sarà servita piegata in quattro, avvolta con cura in uno strato spesso di carta alimentare, che cercherà di contenerne l’esuberanza. Sarà da mangiare al momento, inebriati dal profumo dei suoi ingredienti semplici, ancora calda e morbida anche per merito della “stufa”, tipico contenitore cilindrico forgiato da Stefano Ferrara, un artigiano di Pozzuoli (NA). La stufa sarà posta in bella vista vicino alla finestra dalla quale si potranno ordinare e ricevere queste pizze che hanno tutte le premesse per diventare il nuovo cibo cult milanese non solo questa estate, ma anche nelle prossime stagioni.

“Per la stufa, in cui le pizze piegate si mantengono morbide e idratate sfruttando il vapore che emanano appena sfornate, ho chiesto consiglio all’amico Franco Pepe” spiega Simone Lombardi. “La stufa è anche un bellissimo oggetto, moderno ma realizzato con le stesse caratteristiche di quelli di una volta. Posta vicino alla finestra, darà ancora più significato al valore della pizza a portafoglio che rappresenterà uno dei punti di forza del nostro progetto. Ho voluto che in vetrina ci fosse scritto “ti prendo e ti porto via”, perché il cibo di strada ha sempre una parte sentimentale-emozionale che è bello poter esprimere. I gusti della pizza a portafoglio sono più decisi rispetto a quelli della nostra pizza tonda e cominciamo col proporre due pizze: una marinara al peperoncino e una cosacca, ispirata a una ricetta partenopea con pomodoro e Pecorino Romano, creata in omaggio allo zar di Russia Nicola II (in visita al Regno delle due Sicilie nel 1845) alla quale ho aggiunto Grana Padano”.

“Sono felice che la crescita di Crosta parta da un cibo così schietto, che ci mette in relazione ancora più stretta con la città e mi fa piacere che con Crosta Lab i passanti possano vedere come lavoriamo”, aggiunge Giovanni Mineo. “Cercavo uno spazio accanto a CROSTA in via Bellotti, ma sono convinto che abbiamo fatto la scelta giusta con il laboratorio di via Melzo, strada in cui si concentra una rete di proposte food apprezzate da chi cerca in quello che mangia qualità, leggerezza e accessibilità. A gennaio, Simone ed io progettavamo una dark kitchen e invece… altro che dark, Crosta Lab non potrebbe essere più trasparente” conclude ridendo.

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