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Il Prosecco conosce grande fortuna non solo in Italia, ma anche all’estero. Va a questo vino il merito di aver destagionalizzato lo spumante, un tempo consumato quasi esclusivamente nelle festività natalizie. Il Prosecco per aperitivo, puro o miscelato, come calice di benvenuto al ristorante, o per accompagnare svariati piatti soprattutto di pesce, non ha più stagione. E’ un vino così noto che talvolta viene indicato erroneamente come sinonimo di spumante: si tratta sicuramente di un uso improprio della denominazione che però rende l’idea della popolarità del Prosecco, vino amato dai più.

 

 

Bisol Crede Valdobbiadene Prosecco Superiore Spumante Brut (foto 2) è prodotto con uve glera completate da pinot bianco e verdisio. Queste sono allevate in terreno prevalentemente argilloso con sottosuolo di arenaria marina che conferisce ampiezza aromatica alle uve. Alla degustazione presenta colore giallo paglierino con riflessi verdi; la spuma è ricca con bollicine persistenti. Al naso si colgono sentori fruttati, in particolare di pera e di mela, oltre a ricordi floreali. In bocca ripropone gli stessi sentori percepiti di frutta, ed è morbido, rotondo, piacevolmente fresco. Da abbinare a moleche fritte.

 

 

 

Bottega Gold  (foto 3) è un Prosecco ottenuto dal processo di fermentazione direttamente da mosto (di uve glera provenienti da Valdobbiadene) in spumante, così da garantire al meglio la riproduzione delle caratteristiche varietali delle uve. Il mosto è raccolto in contenitori d’acciaio dove viene conservato a bassa temperatura. Successivamente è travasato e spumantizzato in autoclave (metodo Charmat) con l’aggiunta di lieviti selezionati, dove permane per quasi 40 giorni a una temperatura di 14-15 °C. Nel calice mostra colore giallo paglierino chiaro. Il profumo ricorda la frutta matura, quale la mela, la pera e un accenno di mango oltre a nuance floreali di mughetto e di acacia. Il sapore è fresco, armonico, immediato. Con gamberetti grigi fritti.

 

 

 

Carpenè Malvolti Superiore di Cartizze Dry (foto 4) da uve glera al 100 per cento allevate in zona Cartizze nel comune di Valdobbiadene. Alla commercializzazione possiede colore paglierino con riflessi verdi; profumo ampio, con ricordi di acacia e di rosa e fruttati di pompelmo rosa e di mela golden. Il sapore è pieno, rotondo, cremoso, di impatto morbido, piacevolmente zuccherino, al tempo stesso fresco. La moderata dolcezza ne fa uno spumante da dessert, adatto ad accompagnare pasticceria da forno e in genere secca, quindi meglio non lievitata, come tartellette alla frutta.

 

 

 

Collalto Prosecco Superiore Brut Conegliano Valdobbiadene  (foto 5) da uve glera, diraspate e pressate sofficemente. Il mosto fermenta in serbatoi d’acciaio per 6-8 giorni e il vino ottenuto affina, sempre in acciaio, sui lieviti per 3-6 mesi prima di essere spumantizzato secondo il metodo Charmat, in autoclave, quindi prosegue l’affinamento in bottiglia per 3 mesi. Alla commercializzazione presenta colore paglierino scarico con perlage persistente. Profumo floreale con sentori fruttati, in particolare di mela golden e di pera abate. Il sapore è pieno, complesso fresco, persistente. Con ostriche crude.

 

 

 

Le Vigne di Alice P.S. Integrale Brut (foto 6) non riporta la dominazione Prosecco, ma nasce unicamente da uve glera e pertanto lo includiamo in questo elenco. E’ prodotto con il metodo ancestrale che consiste nel far prendere la spuma al vino in bottiglia come per il Metodo Classico, ma senza sboccarlo. Possiede colore paglierino velato con pacati riflessi verdi. Odorandolo libera profumi di nocciola e di lavanda cui si uniscono sentori di mela e note appena accennate di pesca a polpa bianca, di pepe bianco e di fiori gialli. Il sapore è sicuramente secco, “nature”, al tempo stesso sapido, cremoso, polposo, garbato, concretamente minerale e si avvertono ancora la nocciola e in parte la mela; finale piacevole, lungo quanto basta. Risotto al pesce persico.

 

 

 

Montelvini Il Brutto Col Fondo  Asolo Prosecco (foto 7). Da uve glera il vino viene fatto rifermentare in bottiglia, secondo la tradizione delle Colline Trevigiane (metodo ancestrale), così che rimane sui lieviti sino al consumo. E la denominazione Il Brutto è dettata proprio da questa circostanza per cui, non essendo il vino filtrato per garantirne la naturalità, risulta leggermente opacizzato. La genuinità del Brutto è anche data dal limitato impiego di solfiti, e dall’esigua presenza di zuccheri. Si può servire versandolo prima in caraffa per lasciarlo leggermente decantare oppure consumare velato. Profuma di frutta matura, sentori agrumati con note di lievito. Possiede ampiezza aromatica, pienezza di gusto, buona acidità e persistenza. Con risotto al Prosecco.

 

 

Ruggeri Vecchie Viti Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Brut (foto 8), ottenuto da uve glera (90 per cento completate da verdisio, bianchella e perera) è spumantizzato in autoclave (Charmat lungo). Alla commercializzazione possiede colore giallo paglierino; le bollicine sono fini e conferiscono cremosità al vino; al naso si colgono profumi floreali e fruttati, in particolare di mela, di albicocca cui si uniscono note agrumate oltre a sentori di lievito. Il sapore è secco, fresco fruttato dove si ripropongono sentori di mela, di albicocca e di agrume oltre a ricordi di melissa, di mandorle, di crosta di pane appena sfornato, ancora di nocciola e, appena espresso, di camomilla fresca. Con cappesante gratinate

 

 

 

 

Santa Margherita Rive di Refrontolo Valdobbiadene Prosecco Superiore Brut  (foto 9) da uve glera il vino è spumantizzato in autoclave dove sosta per circa un mese; è quindi lasciato affinare sui lieviti, sempre in autoclave, sino all’imbottigliamento. Si ottiene così uno spumante color paglierino brillante dotato di nuance verdi. Il profumo è fruttato e si riconoscono la pesca a polpa bianca e la mela renetta che accompagnano sentori floreali di acacia. Il sapore è secco, possiede buona freschezza e aromaticità, e riprende le note precedentemente avvertite odorandolo. Soglioline fritte.

 

 

 

 

Valdo 90  (foto 10) da uve glera, è un’edizione limitata di sole duemila bottiglie. E’ uno spumante metodo classico, ossia rifermentato in bottiglia, dove sosta sui lieviti 36 mesi per la presa di spuma. Dopo la sboccatura e la colmatura, è tappato definitivamente è affinato per sei mesi prima della commercializzazione. Nel calice possiede colore giallo paglierino intenso , bollicine finissime; profuma di frutta matura, in particolare di pesca a polpa bianca e di mela renetta, cui si uniscono sentori di crosta di pane appena sfornato. Dotato di 12,5 gradi alcolici possiede buona corposità, e si percepiscono aromi in piena corrispondenza dei profumi percepiti odorandolo; equilibrio morbidezza acidità e buona persistenza. Da servire con scaloppine di petto di pollo.

 

 

 

 

 

Villa Sandi Vigna La Rivetta Valdobbiadene Superiore di Cartizze Brut (foto 11)  è prodotto con uve allevate nel vigneto La Rivetta nella piccola area collinare denominata Cartizze. Si tratta di un cru che gode di un felice microclima e di terreno di arenarie calcaree e argille. Il vino ottenuto possiede colore giallo paglierino tenue, con spuma continua. Al naso si riconoscono sentori floreali di fiori di campo, di fiori d’acacia, di fiori gialli, oltre a netti sentori di pera, pompelmo rosa, di papaia. In bocca è secco, morbido, con piacevole vena fresca con richiami fruttati e buona persistenza.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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