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Famelici è un blog che va letto perché è un piacere percorrerlo. Tre le autrici, giornaliste del food;  non ne fanno questione di genere, ma il genere si percepisce, ed è  solo positività. Il blog si differenzia dalla  dilagante  e chiassosa “letteratura” gastronomica che viene somministrata dai media e dai social nelle mangiatoie. Autoironico e spadaccino, Famelici è un luogo da frequentare nella speranza e nell’augurio che abbia ali forti. 

La parola alle autrici:

Famelici: un food blog di contaminazioni ed esplorazioni tra cibo e cultura

Ancora cibo? Non si rischia la grande abbuffata? Se si cambia prospettiva, forse no….In Italia parlare di cibo vuol dire fare cultura, esattamente come è proposto nel ‘chi siamo’ del nuovo blog “Famelici”:  “Ogni piatto, vigna, ricettario, territorio, negozio è un universo ricco di strati narrativi ed esperienziali che abitano la storia del Bel Paese. E, non a caso, viene usato il termine ‘abitano’: noi italiani esperimentiamo, viviamo profondamente molti aspetti della nostra vita, il cibo in primis”.

Alessandra, Camilla e Monica: tre donne, ma niente questioni di genere!

Tre giornaliste specializzate nel “world of food”, Alessandra Cioccarelli, Camilla Rocca e Monica Viani, animate da una sana -ma a volte insana-  curiosità verso tutto ciò che è gusto, bellezza, piacere e cibo. “Famelici” è un foodcultblogging collettivo di contaminazioni ed esplorazioni: cibo, arte, storia, attualità, socialità, tecnologia e tutto quello che è sulla tavola di ieri, oggi e domani. Riguardo al loro essere donne, la risposta non si fa attendere: “l’importante è la creatività e la competenza, non il genere”.

Il miglior appetito è il desiderio!

Per Alessandra Cioccarelli, laureata in Lettere Moderne:“Non prendiamoci troppo sul serio, ma anche sì: ‘Famelici’, è un food blog diverso per gente curiosa e affamata di cultura, perciò il claim: ‘Il miglior appetito è il desiderio!’. Ecco il nostro manifesto (semiserio e, per favore, anche voi alzate la mano destra): crediamo nella contaminazione, per raccontare sono necessari linguaggi, punti di vista e media diversi. Crediamo nell’equilibrio: non amiamo intransigenze, tabù, estremismi. Crediamo nella sostanza: per capire e raccontare questo mondo vogliamo scavare sotto la superficie, senza saperi esclusivi”. All’espressione sorniona di Alessandra fa seguito Monica Viani, laurea in Filosofia, che risponde alla domanda di obbligo: che cosa è Famelici?: “Sarò sintetica anche se preferisco le ampie dissertazioni. Solo cinque punti per raccontarvi ciò che è Famelici: un luogo virtuale dove parlare di cibo in modo originale, pensare in grande, scrivere in libertà, mescolare cultura e cibo per vedere se è proprio vero che si è ciò che si mangia; e per ultimo, ma per noi molto importante, sorridere, cioè produrre gioia contagiosa, lavorando”.

Stay hungy, stay foolish… siate famelici

Quindi è molto di più di un blog: sarà un eco-sistema digitale composito. Ci sono i blog e le piattaforme di Linkedin, Facebook e Instagram coinvolti in un network di commistioni. L’offerta è ricca di spunti innovativi. Qualche esempio? Tecno Eventi, Performance Enogastronomiche e altro in vista della “Milano Food City” del 4 maggio 2017.  Risuona la carica del celeberrimo ‘Stay hungry, Stay foolish’ (di Stewart Brand e non di Steve Job, come si suole scrivere!), ovviamente con la dovuta cautela nel proporre il paragone visto la grandezza dei personaggi coinvolti. Camilla Rocca, laureata in Economia e Commercio, conclude: “Tre donne con esperienze diversificate, ma che amano la contaminazione culturale e che vogliono parlare di cibo in modo rinnovato, utilizzando anche linguaggi differenti. E’ stato un progetto a lungo meditato e alimentato, come un neonato appena nato ma subito manifestatosi con un vagito potente, di vita”. Tre donne che sono convinte che l’equazione cibo e cultura sia lapalissiana, senza dimenticare l’ humor: “usciamo dalla saggezza e diamoci in pasto all’ignoto” (parafrasando Marinetti)”.

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