C’è la festa della vendemmia e quella del vino, del pane e della mietitura, senza dimenticare gli eventi organizzati per esaltare molti piatti tipici. Ma la festa di fine campagna per celebrare la conclusione del raccolto ci sembra che sia davvero una novità molto originale e, probabilmente, può essere frutto solo dell’inventiva napoletana. E, infatti, la
Festa di fine campagna si svolge proprio in provincia di Napoli, nel “cuore” del pomodoro San Marzano Dop, cioè, a Pagani. Qui, infatti, la famiglia Marrazzo che da quattro generazioni conserva i sapori di un territorio unico per bellezza, appena termina la raccolta del pomodoro, organizza un evento che celebra la fine del raccolto ma attraverso un tour del territorio, nonché canti, balli, bancarelle tradizionali e la presenza di chef stellati e maestri pizzaioli con l’obiettivo di esaltare la cultura e le tradizioni di un popolo in tutta la sua eccellenza e bellezza.
Essendo Pagani noto come il paese di “Santi e artigiani”, l’evento comincia con la visita al più antico quartiere del paese il cui nome coincide con il marchio aziendale: Casa Marrazzo, luogo in cui tra gli antichi palazzi si raccontano le tradizioni popolari e l’italianità che caratterizzano l’essenza dell’azienda.
Visto che qui i Santi sono di casa, con San Marzano al centro di tutto, il viaggio prosegue con la visita al santuario del ‘700 della Madonna del Carmelo, soprannominata Madonna delle Galline, da sempre accompagnata dalla statua della Dea Lamia del primo millennio a.C. Un ulteriore tuffo nel passato, per ricordare quando i contadini festeggiavano l’aver riempito i depositi e assicurato alla propria famiglia il sostentamento per tutto l’inverno.
A questo punto è il momento della visita ai campi di pomodoro San Marzano Dop (foto 1), eccellenza e tradizione territoriale dell’Agro Nocerino-Sarnese che Casa Marrazzo esalta nelle sue conserve che con il passare degli anni (la storia aziendale è datata 1900) sono divenute oggetti artistici oltre che un’eccellenza del made in Italy capace di modificare le abitudini dei popoli.
Per questo è immancabile una sorte di incontro tra sacro e profano: un corteo di musicisti e danzatori che accompagnano i contadini di Casa Marrazzo a ringraziare la Madonna con i doni e i canti della tradizione (foto 2). A questi ringraziamenti, l’azienda aggiunge quelli a coloro che contribuiscono alla riuscita della produzione, come i contadini, la manovalanza e tutti gli operatori del settore.
Conclusione con una cena stellata caratterizzata da banchetti street food di chef e pizzaioli come il bistellato Andrea Aprea (foto 3), Francesco Franzese, Giovanni Mariconda, Michele De Blasio, Anna Belmattino e la pizzeria 50 Kalò, che per l’occasione propongono piatti e pizze che esaltano gli ottimi prodotti di Casa Marrazzo, come friarielli, carciofi interi grigliati, filetti di peperoni, albicocche candite e l’immancabile pomodoro San Marzano Dop.
La storia di Casa Marrazzo inizia con Pasquale, per continuare con il figlio Carmine e dopo di lui Teresa e Gerardo che continuano ad avere un rispetto reverenziale verso la materia prima, ascoltando i tempi della natura e aspettarli; conservare in modo naturale senza alterazioni dei sapori veri e tipici; valorizzare il fattore umano come componente indispensabile per una produzione artigianale e avere cura dell’ambiente come patrimonio da lasciare ai propri figli.
E, poi, c’è l’obbligo di rispettare le direttive del Re e di Re, qui, ce n’è uno solo: il Pomodoro San Marzano, simbolo dell’Agro Sarnese Nocerino e dalle caratteristiche (forma, polpa, colore, sapore, profumo) che lo rendono unico.