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Milano alle 18 e 30 cambia vestito o semplicemente si sveste, switch off sulla giornata, dovere concluso, fa riaffiorare stancamente quei sogni addormentati durante la giornata lavorativa. L’appuntamento ci porta a Pescheria con Cottura. #infishwetrust 

 

Il locale in via Tito Speri, dietro i locali della movida di Corso Como, aperto dal mese di giugno 2018 (di cui abbiamo scritto qui) ed è il secondogenito dello stesso locale pugliese.

 

In anteprima, ci fanno sapere che verrà esportato il Format leccese, a Ginevra, nel frattempo, godiamoci il riferimento milanese alla cucina mediterranea. Nel video 2 momenti della serata.

 

Protagonisti del locale sono Executive Chef Mimmo propone Food Pairing di pesce che Valentina Rizzi può sapientemente legare ai cocktails. Dalla carta (foto 3) leggiamo: raviolo di alga nori alle triglie e rapa rossa suggerito con il cocktail Karisu; Cube de Thon con Marsala e more con cocktail Chica al mar.

 

Abbinamenti bell’e fatti. Sovvengono quei ristoranti avanguardisti russi che in carta proponevano Champagne nelle diverse tipologie (demi-sec ad esempio) abbinato già alla pietanza; al cliente il piacere di godere dell’abbinamento senza pensieri.

Ci viene un altro riferimento, newyorkese stavolta, per una scelta aperitivo nella zona lounge che il locale Urban Chic utilizza per un pre-cena seduti su arredi di design “ben abbinati” per una atmosfera good-mood.

 

Nella lista vini avremmo giocato un poco di più.

 

La nebbia che a Milano sussurra nelle orecchie dei palazzi, la Feltrinelli che rimane aperta fino alle 23 propone alla nostra vista un concerto che sta per iniziare proprio in libreria, la musica aleggia fra i volumi e i colori sgargianti sugli scaffali.

Un libro colpisce la nostra attenzione, un libro sugli orologi. La bellezza del tempo, il titolo.

Orriulo, il termine che identificava “lo strumento che divide in parti uguali il tempo” è appunto l’orologio come cita il volume.

Anche la musica divide il tempo in parti uguali.

 

Scopriamo orologi che non avevamo mai visto in opere d’arte, sugli sfondi, talora scuri.

Madame de Pompadour, ritratta nella sua famosa posa, ha in quel quadro, sullo sfondo dipinto, un orologio, fateci caso. Lei diceva , riferito allo Champagne che “è l’unico vino che renda una donna più bella dopo averlo bevuto”, e chi se ne frega del tempo, si potrebbe aggiungere.

 

Un viaggio nell’arte scandito dal tempo, non sempre in parti uguali, in once come un buon cocktail.

Ci colpisce il titolo dell’ultimo capitolo del volume sfogliato in libreria: “ e poi al di là del tempo”. 

Lo sapremo che sapore avrà al di là del tempo, a fine serata dopo esserci divertiti coi colori e sapori sgargianti in Pescheria.

Di questo Autore