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Mosnel, la cantina franciacortina produttrice di vini dal 1836, ossia da molto prima che la regione vinicola scoprisse la propria vocazione spumantistica, si sviluppa su una superficie di 39 ettari di vigneti a coltura bio, posta circa a 350 metri di altitudine, divisa in 15 vigneti raccolti attorno all’azienda. Chardonnay, pinot bianco e pinot nero sono i vitigni allevati per la produzione dei Franciacorta a Carmignone di Passirano, comune collocato tra Brescia e il lago d’Iseo. La presenza del pinot bianco. Giunta al 37° tiraggio l’azienda ha deciso di rinnovare le etichette delle proprie bottiglie. Ma non è solo un restyling. Vorremmo, infatti, dire che l’immagine, deve tener conto e sapersi adeguare al livello qualitativo raggiunto dai Franciacorta Mosnel dopo più di trent’anni di storia e di ricerca e anche attualizzarsi. Da oggi le bottiglie riporteranno la denominazione Mosnel, non più preceduta dall’articolo come in passato. Il Saten Brut è il primo millesimato 2011 a indossare il nuovo abito ( infatti l’Extra Brut EBB e il Parosé millesimo 2011 saranno commercializzati a luglio) insieme con il Brut, l’Extra Brut e il Rosé. La collezione è stata proposta, presente Lucia Barzanò, la patronne della cantina, al Riad Food Garden di viale Piave a Milano, in un ambiente caratterizzato da un lifestyle in piena sintonia con l’immagine Mosnel.

Il Saten Brut 2011 è convincente già all’impatto olfattivo e il gusto conferma pienamente le prime impressioni rivelando concentrazione, ampiezza ed eleganza.

Si tratta di un blanc des blancs prodotto con sole uve chardonnay vendemmiate a metà agosto. La fermentazione avviene per il 60 in acciaio e per il restante 40 per cento in barrique. A marzo del 2012 è avvenuto l’imbottigliamento con l’aggiunta dello sciroppo di tiraggio. Dopo 36 mesi di presa di spuma sui lieviti le bottiglie sboccate, dosate, tappate definitivamente, sono lasciate affinare 3 mesi prima della commercializzazione.

Saten Brut 2001 scorre nel calice mostrando colore giallo paglierino caldo che vira all’oro. Il profumo è ampio, ricco, con ricordi fruttati soprattutto di mela renetta, di albicocca, di pesca gialla e sentori floreali di fiori gialli e bianchi, con vaghe note speziate, soprattutto di vaniglia. Il gusto è evoluto, con piacevole tostatura, ma non manca la freschezza; ritornano sentori fruttati, floreali e anche minerali. Dotato di 12,5 gradi alcolici si stappa a 8 °C per accompagnare aperitivi, antipasti, frutti di mare, preparazioni vegetariane e a base di pesce.

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