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Genagricola Spa è la holding agroalimentare del Gruppo Generali Italia, la più estesa Azienda agricola Italiana, con oltre 8.000 ettari coltivati sul territorio nazionale e oltre 5.000 in Romania, prende vita nel 1851 e oggi vanta 165 anni di storia, più dell’Italia stessa.
L’attività si svolge in 25 aziende, dalla Calabria al Piemonte, dal Lazio al Veneto e fin oltre i confini italiani, in Romania, con un fatturato di quasi 50 milioni di euro e dando lavoro a oltre 360 dipendenti.

 

Genagricola Spa ha fatto dell’etica organizzativa, della trasparenza e della responsabilità amministrativa il suo “modus operandi” e il suo attuale amministratore delegato dott. Alessandro Marchionne (nella foto), ama ricordare spesso che il modello aziendale si basa sulla pratica delle 3 S, e cioè: SOSTENIBILITÀ, SICUREZZA e SOCIALE.

 

“In questi anni abbiamo effettuato dei passi avanti in ognuna di queste direzioni” racconta Marchionne “Per quanto riguarda la sicurezza, nell’ultimo triennio abbiamo messo in campo più di 7.000 ore di formazione in prevenzione dei rischi dei nostri operatori e investito 1.000.000 di euro nella sicurezza di impianti e macchinari. Così facendo abbiamo mantenuto un tasso di infortuni decisamente inferiore alla media nazionale, riconoscendo anche uno sconto in termini fiscali destinato alle aziende particolarmente virtuose in materia.”

 

Marchionne racconta anche la nuova collaborazione con Capodarco e Mira, una ONLUS che si occupa di agricoltura e reinserimento di persone con disagio sociale nella vita attiva lavorativa della comunità: “Lasceremo coltivare a Capodarco una parte dei nostri vigneti in Lazio e il ricavato delle loro fatiche verrà imbottigliato e venduto a sostegno della Onlus. Il nostro impegno nel sociale prevede a breve anche altre collaborazioni.”

 

In materia di sostenibilità, Genagricola Spa può essere considerata un vero modello virtuoso. Basti pensare che il 100% della superficie coltivabile in Italia è coperto dalle stazioni HORTA (reti di monitoraggio agrometeorologico che aggregano le informazioni orarie in database fruibili via internet) e che 2.500 ettari (circa 1/3 della totale superficie coltivabile e il 100% di quella coltivata a vigneto e di quella coltivata a graminacee) utilizza software altamente specializzati che danno preziose informazioni predittive e raccomandano i migliori periodi per il trattamento delle colture, in modo da aumentare l’efficacia dei trattamenti, ridurne il numero e diminuire così gli sprechi e l’impatto ambientale.

 

Sulle 3 S, Marchionne racconta con orgoglio anche che: “Del 50% della superficie coltivabile (circa 3.600 ettari) abbiamo mappature planimetriche con l’analisi chimica dei terreni. Con i servizi GIS (Geographic Information System) e NDVI (Normalized Difference Vegetation Index), si possono consultare mappe di diagnostica di distribuzione ed evoluzione di nutrienti nel suolo e nella pianta durante tutto il ciclo della coltivazione, con l’aiuto di un’avanzata piattaforma interattiva on-line.”

 

Tutto ciò a dimostrazione del fatto che Genagricola ha saputo traghettare la tradizione italiana dal passato ai nostri giorni ed ha avviato il suo cammino verso il futuro del nostro paese, la hoding oggi vanta un fatturato che si aggira intorno ai 50 milioni di euro e opera in quattro aree: Allevamento, Colture erbacee, Produzione di energia rinnovabile e Viticoltura. Quest’ultima comprende 7 Aziende vitivinicole in Italia (con i marchi Borgo Magredo, Bricco dei Guazzi, Costa Arente, Gregorina, Poggiobello, Solonio, Tenuta Sant’Anna, Torre Rosazza, Vineyards V8+) e 1 in Romania (Dorvena) di alcuni vini abbianmo scritto qui.

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