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Mai come quest’anno Golosaria Milano, che ha avuto per tema il buono che fa bene, ha riscosso così ampia rilevanza nazionale, dove il Nord con il Sud, passando per il Centro Italia, hanno condiviso spazi e momenti di confronto.

 

Nonostante il tempo più che inclemente la kermesse ha visto un’ampia partecipazione di un pubblico eterogeneo, com’è giusto che sia in occasione di un festival enogastronomico, composto da professionisti, turisti del gusto, famigliole, giovani e meno giovani. 

La tredicesima edizione di Golosaria Milano si è tenuta al MiCo Milano Congressi (foto 2). 

 

Il piano terra è stato suddiviso idealmente in più spazi: 

operativo dedicato agli eventi in cui si sono succeduti i premiati dalla guida GattiMassobrio, i demo cooking e Arte Bianca, il prologo e l’epilogo della manifestazione; 

 

espositivo con gli stand dei prodotti tipici (foto 1 e 3) (quest’anno uno spazio è stato riservato a FormaggItalia), dei cocktail, della pasticceria e delle nuove aree dedicate al digital food e al food design; 

 

cucina di strada, con i vari truck provenienti da tutte le parti d’Italia all’interno della fiera, ma all’aperto in una nuvola di effluvi. 

 

Al piano superiore un rappresentativo repertorio dell’enologia nazionale, anche in questo caso con produttori venuti da tutte le parti d’Italia, dalle Alpi alla Sicilia (foto 4) e comprendeva un’area wine tasting.

Il tutto in un’atmosfera distesa e festosa.

 

Il pubblico non è arrivato solo per curiosare o per degustare, ma anche per fare acquisti come si poteva evincere dalle borse Golosaria più o meno colme di spesa. L’importanza dell’evento è stato tale che ha visto la presenza del sindaco di Milano Beppe Sala intervenuto nella cerimonia conclusiva dove ha ricevuto come dono simbolico il panettone perché in città si respira già un clima pre-natalizio. 

Di questo Autore