Dall’8 al 10 marzo a Fico Eataly World si svolgerà il Festival del Vermouth di Torino.
Sarà una tre giorni dall’intenso programma dedicata alla storia, agli ingredienti, agli abbinamenti (anche inusuali, come le nocciole o il cioccolato) di questo prezioso monumento dell’enologia italiana e piemontese, con masterclass sulle erbe officinali, una mostra, degustazioni e libri sul più antico vino aromatizzato italiano.
Ha tre secoli di storia, ma sta conoscendo una nuova giovinezza, in una rinascita di interesse che ha coinvolto i bartender in tutto il mondo e gli appassionati dell’ora dell’aperitivo. E’ il Vermouth di Torino, il più famoso vino aromatizzato italiano, che nasce alla fine del Settecento nelle botteghe dei liquoristi della capitale sabauda per conquistare rapidamente tutto il mondo. Un orgoglio italiano che rischiava di essere dimenticato, schiacciato da nuove mode globalizzate.
Ora si lega nuovamente al territorio nel quale è nato, grazie al lavoro di un gruppo di appassionati e alla nascita dell’Istituto del Vermouth di Torino, al quale hanno aderito 18 aziende: praticamente quasi tutti i marchi più prestigiosi che lo producono. Accanto alle grandi multinazionali sono nati piccoli produttori artigianali che ricercano erbe e aromi particolari per offrire vermouth di alta qualità. Le aziende che hanno aderito all’Istituto sono Berto, Bordiga, Calissano, Carlo Alberto, Carpano, Casa Martelletti, Chazalettes, Cinzano, Cocchi, Del Professore, Drapò, Gancia, La Canellese, Martini Riserva Speciale, Peliti’s, Sperone, Tosti, Vergnano.
Con il decreto 1826 del 22 marzo 2017 il Ministero delle Politiche Agricole ha approvato il disciplinare per la Indicazione geografica a protezione dell’originalità del Vermouth di Torino, che si distingue dagli altri aperitivi per lavorazione e ingredienti specifici e ora si attende il via libera definitivo di Bruxelles.
Ecco le principali iniziative del Festival del Vermouth di Torino.
La mostra Quattro passi nel vermouth
Durante il Festival sarà ospitata a FICO, nella zona dell’Arena Centrale, la mostra dal titolo «Quattro passi nel Vermouth. Storia del vino speziato più famoso al mondo», curata da Associazione culturale Kores e Sapere Bere. In grandi pannelli, l’esposizione illustra un percorso che consente di conoscere l’evoluzione della storia del vermouth.
Masterclass Esperienza Vermouth
È un format in cui i partecipanti scoprono la cultura del Vermouth e ne ricostruiscono le vicende storiche e le erbe aromatiche da cui è composto, per poi passare alla creazione di Vermouth personalizzati con erbe. spezie, vino base e tutto il necessario per realizzare la propria ricetta. Creato da Fulvio Piccinino, che ha presentato la sua masterclass con grande successo in diverse città italiane ed europee, il laboratorio approda per la prima volta a Bologna nel parco agroalimentare FICO Eataly World. La partecipazione è a pagamento, su prenotazione.
Basta arachidi! Nocciola italiana per l’aperitivo
L’Associazione Nazionale Città della Nocciola, con il suo direttore Irma Brizi, presenta un abbinamento innovativo con il Vermouth di Torino: i preziosi piccoli frutti provenienti dalla tre aree a tutela di indicazione geografica, tostati e salati e insaporiti con spezie. I produttori presenti a FICO presenteranno la Nocciola Igp Piemonte e la Giffoni Igp con particolari preparazioni per degustarla con l’aperitivo classico di Torino. Per l’occasione lo chef Carlo Amoroso, da Giffoni Sei Casali (Sa) si esibirà in uno show cooking per dimostrare le potenzialità di gusto delle nocciole salate e “saporite”.
Il grande libro del vermouth di Torino
Durante il Festival sarà presentato il testo scientifico definitivo su questo classico prodotto piemontese, un volume riccamente illustrato curato da Giusi Mainardi e Pierstefano Berta: quest’ultimo sarà presente a FICO per illustrare i contenuti de Il grande libro del Vermouth di Torino (Oicce). Lo studio si dipana in dodici capitoli, curati da diversi esperti.
Vermouth & Cioccolato
Tra vino e cioccolato ci sono affinità elettive nell’arte della degustazione e dell’analisi sensoriale, ma non sempre negli abbinamenti: i tannini sono in agguato e in genere bisogna limitare il connubio a certi passiti e ai vini “fortificati” con alcol. Il matrimonio con il Barolo Chinato è ormai un classico, ma anche un buon Vermouth di Torino dai toni più sweet, con un infuso di spezie a base di artemisia, china calissaia, arancio amaro e rabarbaro si adatta molto bene alle tonalità suadenti di un cioccolatino extra fondente al 75% e 100% di piantagione selezionata o incontrando un armonioso gianduiotto alle nocciole Piemonte Igp e cremosi cacao del Venezuela. Guiderà la degustazione il direttore creativo di Venchi, Giovanni Battista Mantelli.