Il celebre chef ha creato quattro esclusivi piatti con le erbe spontanee che nascono nei vigneti di proprietà dell’azienda. I vini dell’azienda vitivinicola Ciù Ciù di Offida (AP) sono stati abbinati ad uno speciale menù pensato appositamente dallo chef pluristellato Claudio Sadler. Quattro portate, dall’antipasto al dolce, abbinate ad altrettanti vini della cantina, che sono state presentate da Claudio Sadler insieme a Walter Bartolomei, titolare dell’azienda Ciù Ciù, in un evento tenutosi a Milano.
L’azienda vitivinicola Ciù Ciù da oltre vent’anni produce pregiati vini con metodo biologico nei 150 ettari di vigneti di proprietà che si estendono dal Mare Adriatico fino alle colline del Piceno. Il terreno ha a mano a mano ricreato il suo naturale ecosistema, portando alla rinascita di molte erbe spontanee, alcune delle quali sono state utilizzate per creare lo speciale menù ad opera di Claudio Sadler.
Per iniziare, lo chef ha pensato ad una insalata di erbette e misticanza, maionese d’acciuga e formaggio magro, croccantino di pane al timo. Il piatto è stato abbinato al Merlettaie Brut Vino spumante Brut Pecorino. I raviolini d’arzilla con brodetto di pomodoro e broccoletti alle erbe aromatiche sono stati invece accompagnati dal vino Merlettaie Offida D.O.C.G. Pecorino. A seguire gli ospiti hanno potuto gustare un’aletta di vitello, cotta a bassa temperatura, alla maggiorana con crema di burrata e portulaca fresca abbinato al Gotico Rosso Piceno Superiore D.O.P. Per concludere infine lo chef Sadler ha creato una crema di rabarbaro con gelato di yogurt e fragole, servito insieme al Feudo Luparello Moscato Passito di Noto D.O.P.
Uno speciale menù dunque in cui i piatti creati dal celebre chef sono stati esaltati dall’abbinamento ad alcuni dei vini di punta della vasta gamma Ciù Ciù. Un particolarissimo connubio all’insegna della riscoperta delle erbe spontanee che ha lasciato a bocca aperta i commensali.
I vini biologici e bio vegan Ciù Ciù nascono nei 150 ettari di terreni di proprietà della famiglia Bartolomei dove il patrimonio della biodiversità vegetale e animale è ormai sconfinato. Una filosofia produttiva molto più che a chilometri zero. Un binomio strettissimo fra tradizione e innovazione che ripercorre e riscopre le antiche tecniche contadine italiane. E così tra i filari crescono rigogliose le più svariate erbe spontanee, indice di un ambiente genuino e sano e di una vitalità che arricchisce poi anche i frutti della terra stessa, quei grappoli d’uva che possono così mantenere integre tutte le loro caratteristiche naturali.