Dolcelino è il nome di una pasticceria che nel proprio repertorio comprende anche panettoni non necessariamente tradizionali, ma che meritano di essere degustati con una certa attenzione. Abbiamo provato la varietà ai canditi. Questo panettone si distingue innanzitutto per la forma, in quanto non è a fungo, ossia a soufflé, ma più basso e bombato.
Al tatto è morbido senza essere cedevole. Siamo incuriositi di degustare questo dolce anche considerato che il pasticcere, anzi la pasticcera, Sonia Latorre, non è milanese, ma colombiana per cui portatrice di un’altra tradizione.
Del resto, senza andare troppo lontano, anche i panettoni prodotti al di fuori della Lombardia appartengono a tradizioni diverse da quella milanese, per esempio quella partenopea o la siciliana. Va detto per i puristi che la lievitazione (lievito madre) è doppia, la prima si protrae per 15 ore e la seconda per 8 ore.
Tagliandolo si evidenzia un’alveolatura fitta, fina, con alveoli qua e là più ampi e oblunghi tipici del panettone tradizionale. L’impasto comprende canditi e ha profumo in cui spiccano sentori di vaniglia oltre che agrumati. Il colore della pasta è giallo paglierino intenso. In bocca, procedendo con la masticazione, la consistenza da compatta diventa burrosa, cremosa, avvolgente, con dolcezza ben calibrata che trova piacevoli richiami di agrumi nei canditi. Ed è tale consistenza un tratto distintivo di questo dolce.
La scheda di presentazione fornisce ulteriori notizie e cioè che la vaniglia utilizzata è colombiana, dotata di un aroma maggiormente fruttato rispetto a quella del Madagascar utilizzata dalla nostra pasticceria. Sonia Latorre propone panettoni anche di sole uvette, alle castagne, alle albicocche candite, al cioccolato fondente Barry Callebaut preparato esclusivamente per lei, commercializzati nei formati: da 100 g a 4 euro; da 500 g a 20 euro e da 1 kg a 35 euro.