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I gin italiani si distinguono per l’elevata qualità e ora, con Kiku Apple Gin Roner (foto 1), anche per l’originalità e, nello specifico, per lo spessore aromatico unico. Si tratta di un London Dry Gin, vale a dire di un gin senza aggiunte di ingredienti , una volta uscito dll’alambicco, al fine di arricchirne l’aromaticità.

L’originalità di questo prodotto risiede oltre che nelle botaniche utilizzate, come il ginepro fresco di raccolta, la lavanda, la cannella, soprattuto nell’impiego delle mele della varietà Kiku, cultivar sudtirolese di gran pregio, opportunamente macerate e distillate, così da conferire all’Apple Gin un sapore e un aroma iunici.

Siamo stati alla presentazione di questo nuovo distillato al Rita di Milano, cocktail bar che non ha bisogno di presentazioni. L’evento ha visto la partecipazione di Max Morandi (foto 2), il mastro distillatore, e del bartender Roner. Per l’occasione sono stati preparati dal mixologist di Rita 4 cocktail reinterpretazioni di altrettanti classici, a partire dall’White Negroni preparato con una parte di Kiku Aple Gin (foto 3), una parte di Vermut GW bianco e una parte di Bitter bianco, dal gusto meno “aggressivo” dell’originale, e più beverino: un cocktail di grande piacevolezza.

Non poteva mancare il Gin & Tonic in cui Kiku Apple Gin è miscelato con Tyrol Tonic, un’acqua tonica altoatesina per rimanere nel territorio. Abbiamo provato un inedito cocktail  che ha unisce a Kiku Apple Gin, l’amaro di erbe alpine Roner K35 (foto 4 e video 5).

Questo distillato si presta egregiamente a essere miscelato, ma consigliamo di degustarlo puro per scoprirne il carattere. Solo così si può coglierne la trasparenza adamantina e nonostante i 42 gradi alcolici, al naso non è pungente, ma svela note fruttate oltre ai ricordi di ginepro e di altre botaniche che ne amplificano il profumo. In bocca è caldo con marcati ricordi croccanti di mela. Il gusto è pulito, di grande piacevolezza.

Di questo Autore