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Kiyo www.kiyo.it è un ristorante giapponese contemporaneo e fusion. Aperto nel marzo 2010 si è subito posto come  luogo di ricerca del gusto e della qualità, dove la guida della cucina è affidata ad uno chef giapponese Katsumi Soga,  già sushi chef di Nobu, con numerose esperienze all’estero, attento al rispetto della tradizione per i suoi piatti simbolo, ma al tempo stesso anche alle contaminazioni dettate dai tempi attuali. Ogni materia prima viene vagliata dal direttore Francesco D’Antuono, formato in Italia e all’estero e con il background di una famiglia di ristoratori. Il menù è ricco di numerose proposte, circa una cinquantina, alle quali si affiancano 4-5 piatti fuori-menù del giorno, uno strumento perfetto per riuscire a cogliere le opportunità del mercato e creare qualcosa di nuovo quotidianamente; il tutto viene ben spiegato e raccontato dal personale. Quasi una ventina le tipologie di pesce, il protagonista della carta, proveniente dai mari di tutto il mondo; non mancano alternative decisamente interessanti sia per i vegetariani, con circa una quindicina di piatti e un menù degustazione (homakase) dedicato, sia per coloro per i celiaci. A pranzo si può scegliere il business lunch o il bento. La carta delle bevande accoglie diverse etichette di vino e di sake. Il locale è contraddistinto dal beige, dalla sabbia, dall’ocra, colori predominanti di grande sobrietà, accompagnati dal legno di oggetti dalle linee leggere e minimaliste, eleganti e mai invasive allo sguardo, accoglienti per una cena romantica e un incontro di lavoro. 

Il bento  (qui fotografato) permette di assaggiare più preparazioni in un’unica portata. Diverse le combinazioni; tra queste: insalata con salmon skin, sushi, trancio di salmone marinato in salsa miso, riso saltato con verdure e chawanmushi con funghi e gamberi. Notevole il salmone al miso che testimonia la permanenza dello chef nelle cucine di Nobu, in quanto ricorda il  black cod  marinato in modo, se non identico,  alquanto simile. Ma la preparazione da non perdere è il chawanmushi, una sorta di budino salato, o se si vuole di una zuppa solida,  al dashi  (brodo di alga kombu e bonito) completato da funghi e gamberi, servito freddo: la consistenza rassicurante propria del budino si arricchisce di un sapore decisamente insolito dato dalle note fumé del dashi, dall’intensità dei funghi e dalla dolcezza dei gamberi. Il chirashi di salmone è servito guarnito con uova di salmone. 

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