Skip to main content

Dopo pasta e pizza i riflettori si accendono sul panino tricolore che, in un territorio gastronomicamente impareggiabile come il nostro, si presenta con una distintività siderale dal bocadillo o dal sandwich.

Nessuna sorpresa quindi che nel paese dei cento campanili anche i panini siano – come dice Francesco Morace – “un’arte che unisce gusto e semplicità, piacere e bisogno”, grazie alla “capacità miracolosa di mescolare i sapori e rilanciare il gusto”. E per valorizzare la creatività e la sterminata varietà della farcitura che noi mettiamo tra due fette di pane (anche questo che prepariamo in una girandola infinita di qualità !), a Milano è nata l’Accademia del Panino Italiano, la cui missione è definire l’identità, individuare i valori e promuovere l’unicità del panino italiano, per renderlo un’icona distintiva del Made in Italy nell’ambito del cibo e dello stile di vita.

Rivolta al pubblico degli appassionati e a quello professionale, l’ACI – che ha pubblicato già una rivista e a breve una App – ha diversi obiettivi. Tra i più rilevanti l’istituzione di un riconoscimento di tipicità (la “Certificazione del Panino Italiano”), e una scuola ad hoc finalizzata alla creazione di differenti ruoli professionali con competenze quali, per esempio, la conoscenza degli ingredienti e dei diversi territori, la maestria nella preparazione, l’estro nell’innovazione, o il sapere – oltre al cibo- di arte, design e moda,  altre eccellenze Made in Italy. A queste figure con alta specializzaione nel mondo del panino verrà riservata una formazione completa, dal punto di vista culturale, tecnico e artigianale e sugli aspetti gestionali, di marketing e della comunicazione, fino ai training sul campo e in stage presso aziende sponsor e player del settore food retail.

In un paese divisivo su tutto, questa è un’occasione virtuosa di incontro e stimolo che ha riunito competenze e talenti diversi tra cultura e gastronomia: l’Accademia del Panino Italiano è presieduta dal professor Alberto Capatti, grande storico della cucina italiana, scrittore e già rettore dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. Coinvolti in questo progetto anche il filosofo e esperto di design Aldo Colonetti, il giornalista e critico gastronomico Davide Paolini, il maestro del pane Davide Longoni, il docente di cultura gastronomica e autore televisivo Alex Revelli, il rappresentante dei giovani di Coldiretti in Lombardia e a Bruxelles Stefano Ravizza, il più noto creatore di panini italiano Alessandro Frassica, lo chef stellato Claudio Sadler e Anna Prandoni, giornalista esperta di cucina.

 

Fondazione Accademia del Panino Italiano

Di questo Autore