L’aglio, da sempre, è considerato una panacea: originario dell’Asia, veniva adoperato sia come alimento, sia come medicinale (antinfiammatorio e antibiotico). L’aglio bianco ha la buccia – detta ‘tunica’ – bianca, i bulbi grossi e compatti e gli spicchi regolari; l’aglio rosa possiede le tuniche rosate, i bulbi grandi e numerosi spicchi piccoli e irregolari; l’aglio rosso si caratterizza per le tuniche esterne rosse, bulbi di diverse dimensioni e aroma particolarmente intenso. Esistono anche 2 specie selvatiche: l’aglio giallo, che sembra un porro, e l’aglio orsino, con la forma allungata; sono entrambi commestibili. L’aglio si conserva sia a temperatura ambiente, sia in frigo, ma bisogna prestare attenzione a mantenerlo lontano da altri alimenti perché potrebbe trasmettere loro il suo aroma intenso. In cucina è molto eclettico: crudo nelle salse della tradizione italiana, come il pesto, o cotto – vestito o sbucciato – come base aromatica, con le verdure, nelle zuppe o nei celeberrimi spaghetti aglio, olio e peperoncino.
Valori nutrizionali per 100 g di parte edibile
Proteine: 0,9 g
Lipidi: 0,6 g
Carboidrati: 8,4 g
Fibre totali: 3,1 g
Valore energetico: 43 kcal
L’aglio contiene numerosi composti organici, come l’allile, lo zolfo, lo iodio, il selenio e il silicio; si trova in commercio tutto l’anno.
Il segreto
Come attenuare l’aroma pungente dell’aglio? Il rimedio più efficace consiste nel farlo bollire nel latte, prima di adoperarlo, ma alcuni sostengono che sia sufficiente masticare chicchi di caffè o foglie di menta dopo averlo consumato.