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Saranno festeggiati i 54 anni di storia ma, anche le nuove 14 specialità e le nove new entry, all’appuntamento del 4 dicembre a Milano (Officine del Volo, via Mecenate 76/5) dell’Unione Ristoranti del Buon Ricordo. E, così, dopo le grandi cene di presentazione al Circolo della Stampa che hanno fatto la storia della ristorazione italiana, “quest’anno abbiamo pensato di tornare a dare vita ad un evento annuale che vuole essere una grande Feste del Buon Ricordo”, dicono i dirigenti del sodalizio. Intanto per presentare i nuovi ristoranti che entreranno a far parte della squadra dall’anno prossimo e già inseriti nella Guida 2019 che sarà distribuita durante la serata di gala milanese dopo aver illustrato il nuovo corso dell’associazione.

 

All’evento di Milano, parteciperanno anche i nuovi partner del sodalizio, importanti realtà nazionali del settore, che si affiancheranno ai ristoratori per promuove il meglio dell’enogastronomia italiana.

 

Insomma, quella programmata per il 4 dicembre si preannuncia come una serata speciale, che segue solo di qualche giorno la partecipazione, il 19 novembre scorso, all’Ambasciata d’Italia di Parigi, all’apertura della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo che sino al 25 novembre ha proposto, a livello internazionale, sapori, valori e cultura dell’enogastronomia della penisola, valorizzandone agroalimentare e cucina di qualità.

 

Alla serata di gala parigina, hanno partecipato gli chef di otto ristoranti aderenti all’Unione Ristoranti del Buon Ricordo (La Manuelina di Recco, Al Cavallino Bianco di Polesine Parmense, I 5 Campanili di Busto Arsizio, Mori Venice Bar di Parigi, La Fefa di Finale Emilia, Masuelli di Milano, Ristorante Jim di Grosio, Lo Stuzzichino di Massa Lubrense), coordinati da Massimo e Celine Mori del “Mori Venice Bar” di Parigi, conosciutissimo ristorante italiano nel cuore della capitale francese. Con i Mori c’erano il presidente dell’Unione, Cesare Carbone del ristorante Manuelina, la vice presidente Giovanna Guidetti del ristorante La Fefa e il segretario generale organizzativo Luciano Spigaroli del ristorante Al Cavallino Bianco, Antonio Pagani referente Europa Buon Ricordo e chef patron de “I 5 Campanili”, Massimiliano Masuelli chef patron del Masuelli, Giuseppe Caspani del Jim, Mimmo De Gregorio chef patron de Lo Stuzzichino. Tutto con la supervisione operativa dello staff del Mori Venice, con lo chef Silvano Sollai e il direttore di sala Alessio Pedrotti e le loro brigate. E’ stato così proposto un goloso e raffinato viaggio gastronomico fra le prelibatezze italiane.

Ma, anche, fra le specialità che caratterizzano i piatti del Buon Ricordo, dipinti a mano, ad uno ad uno, dagli artigiani della Ceramiche Artistiche Solimene di Vietri sul Mare, famiglia di ceramisti della Costiera Amalfitana la cui origine si perde nella notte dei tempi. Con lo stile naif e coloratissimo che li contraddistingue, colgono in sintesi la pietanza – simbolo di ciascun locale (che, a discrezione del locale, può essere variata ogni 5 anni), arricchendo la decorazione con riferimenti al ristorante, al territorio, ai prodotti della zona. Sul bordo riportano il nome del locale e la località in cui si trova.

 

Oggi, come nel 1964, sono prodotti utilizzando l’argilla grezza delle cave di Ogliara, a pochi chilometri da Vietri. Lavorata e manipolata con acqua, setacciata e filtrata per ottenere un impasto molto morbido, asciutto e privo di bolle. Con esso si costruiscono i piatti, che subiscono un processo di essiccamento e una prima cottura (a 100 gradi). Dopo di che, il “cotto” viene smaltato e passa alla decorazione, che avviene attraverso lo “spolvero” (come negli antichi affreschi) che permette di trasferire sul piatto una leggera traccia in polvere di carbone, sulla quale lavorano (a mano) i decoratori. A piatto ultimato, la seconda cottura fissa definitivamente i colori. I prodotti usati garantiscono la sicurezza alimentare e quindi i piatti possono essere tranquillamente usati per mangiare. Attorno a questi piatti si è sviluppato un vivace collezionismo, tant’è che nel 1977 è nata l’Associazione dei Collezionisti dei Piatti del Buon Ricordo: un’iniziativa assolutamente autonoma rispetto all’Unione.

 

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