In effetti è proprio la prima volta che a Milano si inaugura un locale dedicato solo all’autentica pizza in teglia romana, ossia Pizzottella, ed è proprio il caso di dire: “Era ora”!
Com’è possibile che nel capoluogo meneghino, città internazionale che abbraccia tutte le culture del mondo anche quelle gastronomiche, il trancio di pizza fatto come Roma comanda, croccante e alveolato ancora mancava?
Da oggi questa mancanza è stata colmata nel migliore dei modi, infatti ci ha pensato David Ranucci, Oste Romano, imprenditore di successo e difensore a spada tratta delle tradizioni romane in tavola. Non per niente in occasione dell’apertura di Pizzottella in via Lodovico Muratori, David ha presentato il suo secondo libro dal nome che è tutto un programma: “La cucina romana non esiste (ma tutti la magnano)”.
Ranucci, owner di Ranucci Group, che comprende i brand Abbottega, Giulio pane e òjo, Casa Tua e il Baiocco a Miami, ha fatto anche questa volta le cose nel suo stile; qualità ottima del prodotto, ambiente semplice, conviviale, accogliente e prezzi accessibili.
Pizzottella è infatti un ambiente caldo, con mattoni a vista e travi di legno così come i tavoli con gli inserti di ceramica di Vietri, perché i tranci vengono serviti al tavolo, si gustano volendo con le mani ma si rimane comodamente seduti, magari in compagnia visto che la pizza romana viene proposta su una speciale teglia che contiene da 3 tranci fino alle taglie social da 30, 60 e 90 cm.
Ogni trancio costerà 3,90 o 4,90 euro e si potrà scegliere ogni giorno fra 14 Pizzottelle diverse fra quelle ispirate alle ricette romane classiche come la carbonara, la cacio e pepe, la gricia o l’amatriciana, alle quali si affiancheranno le Pizzottelle stagionali e le creative.
Per preparare tutto con cura impeccabile, David Ranucci ha affidato Pizzottella Milano a Jacopo Mercuro giovane ma apprezzatissimo pizzaiolo romano Doc che da anni porta avanti la ricerca su pizze e impasti ricercando i prodotti migliori per servire un trancio croccante ma al tempo stesso scioglievole in bocca e soprattutto digeribile.
Articolo di: Clara Mennella