La seconda edizione del Premio nazionale “Giacomo Tachis 2018” a Mariano Murru, direttore tecnico della casa vinicola Argiolas.
La premiazione dell’enologo Mariano Murru si è tenuta presso la prestigiosa sede della F.I.S. l’Hotel Cavalieri Waldorf Astoria di Roma, durante la serata di Gala organizzata per la presentazione della Guida dei migliori vini d’Italia, dedicata quest’anno al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Il riconoscimento viene assegnato agli enologi più meritevoli, che meglio hanno interpretato negli anni la filosofia di lavoro del grande maestro, dedicandosi con passione ed impegno alla produzione di vini di qualità e contribuendo ad accrescere l’apprezzamento ed il successo dei vini italiani.
Il premio è stato istituito dalla Fondazione Italiana Sommelier, fortemente voluto dal suo presidente Franco Maria Ricci (nella foto 2 destra) in ricordo del più grande enologo italiano, protagonista assoluto del rinascimento viticolo ed enologico del nostro paese, padre di vini leggendari come il Sassicaia e il Tignanello e creatore di numerosi vini eccellenti dal nord al sud dell’Italia, dal San Leonardo in Trentino, al Mille e una Notte in Sicilia al Terre Brune e Turriga in Sardegna, (solo per citarne alcuni), vini che hanno contribuito in maniera decisiva al successo del vino italiano nel mondo.
L’assegnazione del premio si è svolta a Roma sabato 24 Novembre, presso la sede della F.I.S. l’Hotel Cavalieri Waldorf Astoria, in occasione della serata di gala organizzata per la presentazione della guida dei migliori vini d’Italia edita da Bibenda. Durante l’esclusiva cena di Gala, dove hanno partecipato più di mille invitati, si sono degustati più seicento vini selezionati dalla guida in abbinamento al menù, il presidente Franco Maria Ricci in compagnia di Ilaria Tachis, ha assegnato all’unanimità il riconoscimento a Mariano Murru, con le seguenti motivazioni:
“Giacomo Tachis, suo maestro, lo aveva chiamato giovanissimo a collaborare con se, descrivendolo come uno dei giovani enologi italiani più promettenti; per tanti anni hanno lavorato fianco a fianco nel grande progetto in cui li aveva coinvolti la famiglia Argiolas, valorizzare e riscoprire il grande panorama dei vitigni tradizionali sardi, per creare dei vini che raccontassero la storia e le tradizioni della Sardegna, che ne esaltassero la sua bellezza ed unicità e che fossero allo stesso tempo vini innovativi di grande qualità e piacevolezza. Questa è la strada che ha continuato a percorrere anche quando Giacomo Tachis ci ha lasciati, lavorando con grande dedizione, professionalità e grande talento.
Mariano Murru con grande gioia dichiara “ricevere questo premio è un grandissimo onore per la figura che ha rappresentato Giacomo Tachis per tutto il mondo del vino italiano, ed è anche una grande emozione per l’affetto e tutti i ricordi che a lui mi legano”.
Murru ha collaborato, e continua a collaborare a tanti progetti di ricerca con università regionali e nazionali, dedicati alla valorizzazione dei vitigni tradizionali e allo studio di nuove tecniche di lavorazione capaci di esaltare il carattere dei vitigni dell’isola, innovando senza mai dimenticare le origini.
I vini: “Cerdena“, “Is Argiolas“, “Meri“, ottenuti da uve Vermentino, premiati ed apprezzati in tutto il mondo. Il”Korem” tra i vini antesignani della riscoperta del vitigno Bovale Sardo,amatissimo da pubblico e critica; l'”Iselis rosso” Monica Superiore, nato dalla volontà di valorizzare uno dei grandi vitigni dell’isola in una versione più ricca ed elegante, anch’esso più volte premiato nelle competizioni internazionali e dalla stampa specializzata.
Il Carignano nella versione Riserva con il vino “Is Solinas” considerato uno dei 100 migliori vini rossi italiani fin dalla sua prima annata nel 2014, sia con l’ultimo nato il Carignano “Cardanera “, versione più fresca e fruttata molto apprezzato dai consumatori e dalla critica specializzata. Il lavoro di valorizzazione sul Cannonau con la realizzazione del Cannonau Riserva “Senes”, pluripremiato nelle competizioni internazionali e selezionato lo scorso anno tra gli otto Grenache–Cannonau più rappresentativi al mondo in una degustazione memorabile svoltasi all’VinExpo di Bordeaux. Da ricordare anche il cannonau “Antonio 100″straordinario passito nato in occasione del 100 compleanno del capostipite Antonio Argiolas, selezionato per l’annata 2012 dall’associazione italiana sommelier tra i 20 migliori vini d’Italia. Senza dimenticare il lavoro di valorizzazione del vitigno Nuragus, prima con il “Selegas” ormai un classico della produzione isolana, sia con una versione totalmente innovativa: lo spumante “Tagliamare“, che ha rilanciato in una nuova veste le grandi potenzialità di questo antico vitigno.
TAGLIAMARE L’abbiamo assaggiato al Vinitaly di quest’anno! Un vino d’aMARE.
Nel corso degli anni Mariano Murru, ispirato dalla curiosità e poliedricità del maestro, si è occupato della produzione di olio d’oliva, di sapa, di succhi d’uva e ha collaborato alla preparazione di liquori, distillati e birre artigianali. Da quasi vent’anni fa parte del direttivo Assoenologi regionale dove si è fortemente impegnato nella formazione e aggiornamento degli associati e nella stretta collaborazione con gli enti di ricerca e le università. Si è inoltre impegnato nella modifica dei disciplinari di produzione delle D.O.C. e delle IGT. Promotore instancabile e appassionato della propria isola ha partecipato in qualità di relatore a numerosi seminari illustrando le caratteristiche e le potenzialità dei vitigni sardi, ed è regolarmente invitato in qualità di giudice nelle maggiori competizioni internazionali.
Biografia di Mariano Murru
Tanti i vini seguiti nell’arco di oltre 25 anni di collaborazione con l’azienda Argiolas. Collaborazione che ha contribuito a far crescere l’azienda, fino a farla diventare una delle case vinicole italiane più prestigiose e conosciute a livello internazionale.
Oltre il pluripremiato Turriga (tra i fautori indiscussi della rivoluzione enologica sarda e nazionale), che segue con dedizione dalle prime annate, ricordiamo l’Angialis, più volte premiato come miglior vino dolce italiano, vino che ha riportato l’attenzione nei confronti dell’antico vitigno Nasco. Vitigno recentemente proposto nella versione secca da pasto, con il bianco “Iselis*” che ha riscosso un successo tale da fare da traino agli altri viticultori e produttori del territorio, che oggi hanno reimpiantato e prodotto questo vino dando un futuro roseo ad un vitigno minore che era quasi scomparso.
Con grande emozione l’abbiamo apprezzato nel corso di una generosa degustazione al Vinitaly 2018 al tavolo con Mariano e degustatori esperti francesi.
Siamo contenti che sia arrivato il riconoscimento del grandissimo lavoro.
Complimenti Dottor Murru!
*Appunti di verticale Iselis 2015-2013-2011-2009 Vinitaly 2018. Incontro con l’enologo Mariano Murro (foto 5)