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Ci sono ristoranti che si è disposti a raggiungere anche a costo di ore di auto, come succede per alcuni stellati e altri invece che sono più alla portata in termini sia di distanza, sia economica, ma meno conosciuti, e che se nessuno li segnala, difficilmente verranno raggiunti come
La Teglia, di Castione della Presolana, in provincia di Bergamo. Il ristorante si sviluppa al piano terra di un edificio a un piano, più mansarda; dispone di uno spazio esterno che lo separa dalla strada dove parcheggiare, ed è dotato di dehors.
All’interno vi è un’ampia sala con tavoli ben distanziati. Il servizio è attento e ospitale.

 

Di probabile conduzione familiare propone una cucina schietta, capace di raccontare il territorio senza non richiesti apporti “creativi”. Per cui nei piatti non troverete contaminazioni di liquirizia, di zenzero, né preparazioni affumicate dall’estro dello chef, ma sapori non contaminati. Non troverete neppure la perfezione di certi piatti che utilizzano la tecnologia, ma sarete compensati dalla riproduzione di sapori “storici”, con qualche necessaria limatura e alleggerimento.

 

Siamo a circa mille metri di altitudine, per cui nel regno della cucina di montagna dove in qualsiasi stagione non può mancare la polenta, ruvida e grezza come in genere è la taragna, giustamente soda. Ad accompagnarla, per rimanere in tema di gastronomia locale, funghi e selvaggina.

 

Nelle portate in cui non c’è l’apporto della cucina, come gi antipasti di salumi e di formaggi, si apprezza la competente selezione dei prodotti in quanto sono di ineccepibile bontà.
I primi, rigorosamente fatti in casa come casoncelli, o le foiade di grano saraceno, ossia una sorta di fazzoletti di pasta conditi con lo Strachitunt, inarrivabile formaggio locale originario della

Val Taleggio.

 

Gli Gnocchi ai funghi porcini e tartufo (foto 1) sono ben legati dalla salsa cremosa che comunica profumi di sottobosco. Gli Gnocchi sono tenaci quanto basta così da ritenere che vi sia un contenuto apporto di farina uova, e il loro gusto delicato diluisce le intensità gustative della salsa facendole proprie.

 

Imperdibile il Cervo in salmì con la polenta dal sapore avvolgente (foto 2), dove il salmì fa da sfondo, senza coprire il gusto della carne che è protagonista. A ciò si aggiunga la consistenza tenera, quasi fondente della carna: ogni pezzetto è integro, non sfatto, ed è in bocca che rivela la propria morbidezza. La ricca salsa bene si abbina con la polenta.

 

Ma se preferite un piatto pur sempre di carne, accompagnati da fungi i, allora provate i Bocconcini di vitello in umido con i porcini (foto 3): la cottura è in umido rosso, la carne è ben composta e morbida, e il sapore dei funghi fa da contrappunto al gusto delicato della carne, vivacizzando la portata.
Una sezione della carta è dedicata alle pizze.

 

Carta dei vini corta, ma con buone etichette e vorremmo sottolineare i ricarichi esigui: L’ Anger Alto Adige Pinot Grigio 2020 St Michael-Eppan, è in carta a 16 euro.
Prezzo medio di antipasto, primo e secondo, senza bevande, 35 euro e considerata la generosità delle porzioni, due piatti possono essere sufficienti per placare e golosità.

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