Le chiacchiere sono un dolce che, ovunque in Italia, sono sinonimo di Carnevale con ricette variate a seconda delle diverse regioni italiane. Noi vi proponiamo alcune versioni ripensate da Vergani, azienda dolciaria di una famiglia che da ottant’anni e quattro generazioni custodisce e tramanda una tradizione di eccellenza e artigianalità a Milano, dove il Carnevale ambrosiano dura un po’ di più di altre parti d’Italia. Ma non solo vi suggeriamo un dolce abbinamento con un Recioto di Soave, ideale nell’accostamento con la pasticceria secca.
Quest’anno Vergani introduce una nuova versione del dolce simbolo di questa festa, per accontentare coloro che, per scelta o per necessità, seguono un’alimentazione priva di ingredienti di origine animale: le chiacchiere vegane, leggere e irresistibili. Così da farina, acqua, zucchero e olio di semi di girasole – rispetto alla ricetta a base di farina, burro, uova, zucchero – nasce la magia delle chiacchiere vegane, che offrono una rivisitazione della ricetta tradizionale, mantenendo intatta la loro consistenza e regalando tutto il piacere di un dolce senza tempo.
A chi, invece, preferisce rimanere fedele al gusto originale, Vergani propone le Chiacchiere classiche e, ai palati più gourmet, le Chiacchiere ai cereali antichi oppure con glassa al pistacchio, per un tocco di golosità in più.
Queste chiacchiere nascono da una lavorazione artigianale che unisce passione, esperienza e ingredienti di primissima qualità. Il segreto della bontà di queste ciàcer de Milan sta nelle venti ore di riposo dell’impasto e di una sottile laminazione, completata da un passaggio in forno che le “asciuga” rendendole più digeribili e friabili senza rinunciare al gusto.
Le intramontabili chiacchiere classiche sono da completare con un tocco di zucchero a velo. Quelle ai cereali antichi, con farro, segale e orzo, sono dedicate a chi è attento al benessere.
Infine la variante con glassa al pistacchio rappresenta una golosa esplosione di colore e sapore, essendo ideali per chi ama unire creatività e tradizione.
Come accennato nel sommario proponiamo in abbinamento un Recioto di Soave de La Cappuccina, cantina biologica sin dal 1985, di cui tutti i vini sono certificati biologici e vegan, processo presente in tutte le fasi della produzione, dalla coltivazione della vite fino all’imbottigliamento.
Arzimo Recioto di Soave Docg 2019 è stato peraltro premiato Top Wine Vino Slow dall’omonima Guida Slow Wine 2025. La cantina è sita nel cuore della zona di produzione del vino Soave, a Costalunga di Monteforte d’Alpone, sulle colline a est di Verona.
Ottenuto dai migliori grappoli di Garganega, detti ‘arzimi’, raccolti a mano in piccole cassette, ben aerate, distesi in un solo strato e riposti ad appassire naturalmente in un locale ben ventilato, detto fruttaio. A metà febbraio le uve, ben appassite, vengono pigiate in maniera soffice e il mosto è messo a fermentare e affinare sui propri lieviti direttamente in carati di rovere da 225 litri per circa 14 mesi. Dopo un affinamento in bottiglia per un anno, ha nel calice un colore oro, un naso con sentori di miele, albicocca sciroppata, frutta candita e poi un tocco raffinato di muffa nobile. All’assaggio è vellutato, di media dolcezza, elegante e di ottima persistenza.
Foto di apertura Vergani, le altre La Cappuccina, Vergani