La fava è una pianta originaria dell’Africa: era un cibo tradizionale consumato già da Egizi, Greci e Romani, poiché si trattava di un’importante fonte proteica, disponibile anche per i ceti più poveri. Oggi sappiamo che la fava fresca è una pianta leguminosa che comprende 3 varietà: la fava grossa – quella che consumiamo abitualmente -, la favetta e il favino, che si usa solo per nutrire gli animali. E’ importante scegliere le fave fresche osservando il baccello, che non deve essere avvizzito ma lucido, turgido e brillante. Le fave si conservano in frigo per 3-4 giorni e si consumano previa cottura eccezion fatta per le tenere fave novelle, da gustare crude con salumi e formaggi. Le fave sono commercializzate anche essiccate da adoperare per preparare creme, minestre, zuppe; famose le fave con la cicoria.
Valori nutrizionali per 100 g di parte edibile
Proteine: 5,2 g
Lipidi: 0,4 g
Carboidrati: 4,5 g
Fibre totali: 5 g
Valore energetico: 42 kcal
Le fave sono ricche di proteine, sali minerali e vitamine; si trovano da marzo a giugno.
Il segreto
Per pulire le fave correttamente è necessario tagliare anche la sporgenza che sormonta il seme; invece, per sbucciarle velocemente un piccolo trucco consiste nell’inciderle lungo un lato e premere il seme da quello opposto, così da farlo uscire dalla buccia.