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Aggiornamento giugno 2016

Spice Bistrot chiude i battenti causa lavori della metropolitana.

 

Aggiornamento febbraio 2016-03-02

Sempre più collaudate e sicure le proposte di Misha Sukyas, lo chef patron. A pranzo a 15 euro menu degustazione di tre portate scelte dalla carta del mezzogiorno. I tuberi marinati, che comprendono anche radici, sono crudi, affettati sottilmente o grattugiati a spaghettino e rappresentano una portata fresca, piacevole; i paccheri con ‘nduja e ricotta fumé fresca, morbidissima, sono sicuramente un piatto da provare. Chi ama il baccalà lo scelga per secondo, in umido di pomodoro su strato di polenta cremosa. Il servizio è puntuale; i piatti, e anche i vini, sono ben raccontati e descritti. Dei vini va ancora detto che sono di cantine in genere piccole, poco conosciute, con prodotti più che validi. Politica del locale, buon rapporto qualità prezzo.

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Spice Bistro’ & Bar è il neonato bistrot di Misha Sukyas, un nuovo modo di intendere la ristorazione. Sukyas, il cui nome è legato a L’Alchimista, il suo precedente ristorante, propone porzioni a prezzi contenuti, piatti che variano quotidianamente e soprattutto senza la sequenza di antipasti, primi, secondi, dessert, con a pranzo formule più snelle: l’ispirazione di Misha, la stagionalità e la disponibilità del mercato disegnano il menu quotidiano. Alcuni piatti sono completati al tavolo in modo da coinvolgere e incuriosire il cliente per poi raccontarglielo. Il nome del locale lascia presagire il largo impiego di spezie in piatti che dall’India arrivano al Maghreb. Grande attenzione è dedicata alla scelta dei prodotti; basterà dire che i fornitori sono Sergio Motta per le carni e gli insaccati, l’Ortolano di via Canonica per frutta e verdura e Silvestro Mandara per i formaggi. Ad accompagnare le portate una selezione di vini di ricerca con alcune referenze di pregio anche al calice. La cucina prende spunto da tradizioni culinarie diverse e propone piatti sia esotici, sia regionali opportunamente interpretati; talvolta l’originalità della preparazione viene mantenuta senza contaminazioni come nel caso del dahl, ossia la zuppa di lenticchie speziata indiana, nella versione bangladese senza però escludere suggestioni fusion come la zuppa di pollo teriaky e stracciatella. Note affumicate, sentori di erbe aromatiche come il coriandolo, sfumature speziate profumano i piatti di Misha Sukyas ispirati dalle esperienze dello chef maturate nel suo viaggiare, dove talvolta le posate sono sostituite da bacchette e si può bere direttamente la zuppa dalla stoviglia o prendere con le mani i paccheri dolci alla ‘nduja e cassata del dessert. L’ambiente è informale, con cucina a vista, che invita a rilassarsi, a sperimentare, a lasciarsi consigliare. I cocktail interpretano un ruolo importante: l’abbinamento cibo-cocktail è una delle ultime tendenze che sta sempre più ricevendo consensi ed è stata creata una lista ad hoc affinché possano essere un ideale accompagnamento per tutta la cena; oltre rappresentare i principali protagonisti del pre e dell’after dinner. Spice dispone anche di dehors. 

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