Stampato e distribuito, in un primo momento solo ad alcune aziende, il numero 0 cartaceo del portale on line di GiuColVino, dal titolo carico di significato: “ Trough your eyes” – “Attraverso i tuoi occhi” – , emblematico, sin da subito, dei principi ispiratori di questa operazione editoriale.
29 pagine di approfondimenti e interviste in campo vinicolo, ristorativo e una breve sezione dedicata alle recensioni di volumi in campo enologico: in abbinata, la realizzazione di una brochure dei “ Mi piace perché…”, contenenti brevi recensioni su alcune tipologie vinicole non tradizionali e sulle quali vengono fornite brevi opinioni personali – i “ mi piace perché…” appunto.
La piattaforma, ufficialmente operativa dal 2021, ha come obiettivo quello di realizzare contenuti che sappiano valorizzare i personaggi e le aziende con professionalità e unicità, dando identità alla loro voce nelle espressioni che meglio si adattano alle loro attività: vinicole, gastronomiche, ma anche letterarie e perché no, anche economiche. Dice Carelle a proposito: “GiuColVino rappresenta l’incarnazione di un desiderio. Tanto lavoro e diverse ore spese a costruire pezzo dopo pezzo un puzzle di cui ora sono soddisfatta. Si cresce, si impara (e si sbaglia) ma la passione, motrice di tutto, mantiene vivo il progetto. GiuColVino è una piattaforma di divulgazione enoica ma non solo, ci piace spaziare da tematiche tecniche e di approfondimento, a quelle sociali, fino ad arrivare alle interviste personalizzate e alle più classiche degustazioni. Come tema principale abbiamo sin da subito trattato il mondo del vino, oggi posso affermare che stiamo facendo un lavoro di squadra capillare e ricco di sfaccettature, comprendendo il mondo delle bevande in generale e quello gastronomico. I nostri punti di forza? La trasversalità, la creatività e l’attenzione al dettaglio, ma soprattutto la cura che mettiamo nel realizzare una comunicazione di qualità” .
Passare dalla versione on line a quella cartacea, è stato un passaggio ragionato ma che Giulia, nonostante il periodo non particolarmente roseo per la carta stampata, ha affrontato con entusiasmo e voglia di proseguire. Afferma a proposito: “Realizzare un prodotto cartaceo oggi non è così semplice: forse una scelta coraggiosa? Non la definirei così. Piuttosto è stato un passaggio spontaneo, un altro desiderio da esaudire, uno step necessario per dare lustro e rendere autorevole il lavoro creato fino ad ora. Perché, per quanto ci stiamo sempre più allontanando dalla lettura, la percezione tattile della carta sulle dita è ineguagliabile; la carta appaga tutti i sensi. Oggi abbiamo bisogno di concretezza, nella sua forma più semplice, come Numero Zero: poche pagine funzionali che mandano un messaggio preciso. Un commento ricevuto molto gradito è stato fatto dal noto Direttore di tante testate cartacee di settore, Alberto Schieppati, che ha definito il Numero Zero “un’operazione editoriale pulita”, apprezzando alcune aziende inserite all’interno.
In cantiere, la realizzazione anche del progetto multimediale del Podcast: ne sono stati già creati due, che sono stati fortemente apprezzati. Tutto questo, rende GiuColVino lo spazio creativo e divulgativo per contenuti ad “alto tasso” di personalizzazione e identità.
Chi è Giulia Carelle
All’anagrafe Giulia Carelle, segni particolari: creativa, esteta, pragmatica sognatrice e buongustaia. Inizia a lavorare nella comunicazione come stagista per poi approdare in una testata giornalistica e, negli anni, implementare il lavoro con diverse collaborazioni freelance.
Nasce a Milano, città in cui ha studiato e che per lei ha simboleggiato la presa di coscienza che quello che voleva fare: scrivere e raccontare la sue passioni. È stata anche la città dei suoi primi lavori redazionali e di collaborazione. Ora, con la valigia in mano, viaggia e mette radici un po’ ovunque. La sua passione come web editor, è riuscita a metterla in pratica con l’ideazione di ‘GiuColVino’, la trasmutazione di ciò che è l’essenza della sua filosofia, di tutto ciò che ‘è visibile e non’. Nel corso del tempo è cresciuta, singolarmente e come team: dalla creazione di testi, alle grafiche, ai contenuti multimediali, a cui dedica tutta l’attenzione possibile.
Tra le innovazioni in campo enologico, che ben si intrecciano con quello gastronomico e che le piace approfondire, c’è il mondo variegato delle ‘fermentazioni’: adora l’idea che dei microrganismi possano lavorare insieme per creare qualcosa di così magico. Fermentazioni acetiche, batteriche e tutto ciò che include materia “viva”: infatti, la scoperta del Kombucha è stata fondamentale.