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Il progetto LOL-Leftover Lovers è ufficialmente partito il 30 aprile con l’inaugurazione al Castello di Otranto (foto 1 e 2), infatti, si è dato l’avvio ai previsti trenta giorni di sperimentazione contro lo spreco alimentare nel settore della ristorazione.

La giornata di lancio è stata caratterizzata dalla partecipazione di un pubblico vario, composto non soltanto dai ristoratori aderenti all’iniziativa ma anche food lover e turisti, come in ogni progetto inclusivo e accessibile.

A prendere la parola per prima è stata Mimina De Donno, assessore alla sostenibilità ambientale del Comune di Otranto, che ha salutato i presenti ricordando come sia responsabilità di ciascuno di noi replicare le regole di buon senso che si applicano a casa, anche fuori, al ristorante, evitando di sprecare e avanzare il cibo, cercando di recuperare gli avanzi. In questo senso, la sensibilità delle istituzioni locali è stata ulteriormente evidente nell’accogliere il progetto, sottolineandone l’importanza a livello locale.

La mattinata è proseguita con la presentazione delle ragioni alla base del progetto – illustrate da Lucia Dal Negro – che ha sottolineato come la bellezza dei luoghi in cui ci muoviamo richieda un costante impegno per essere mantenuta e quindi, se davvero si vuole cambiare l’approccio dei singoli verso i temi ambientali, occorre lo sforzo coordinato di tutti attorno a un obiettivo comune: in questo senso Otranto e il Salento appaiono come un laboratorio di sperimentazione sociale capace di una ulteriore valorizzazione del territorio e del settore della ristorazione.

Successivamente è stata la volta di Monica Malavasi, main sponsor del progetto con IVSI, a collocare il tema di LOL all’interno delle finalità dell’istituto no-profit impegnato nella valorizzazione della filiera della carne e dei salumi di qualità, intendendo per qualità anche l’impegno verso metodi e processi di produzione e consumo virtuosi e sostenibili. Il link con il progetto De-LAB è stato dunque evidente così come l’invito a partecipare alla degustazione anti-spreco realizzata a margine della presentazione.

La dimensione più internazionale del progetto è stata esposta da Alice Corinaldi, del Global Compact Network Italia, che ha evidenziato come iniziative come quella in corso rappresentino un collegamento tra la dimensione internazionale della Sostenibilità – in particolar modo riferita al Sustainable Development Goal n. 12Consumo e Produzione Sostenibile” – e quella operativa territoriale, che gestita in maniera organica e coordinata amplifica i messaggi di responsabilità e impegno difesi a livello globale dalle Nazioni Unite.

Dal globale al locale grazie all’intervento di Sara Tortorella, di Archeo Club Otranto, che ha sottolineato l’importanza di considerare la corretta gestione del cibo in rapporto al valore dei territori e degli spazi in cui i turisti si muovono e scoprono le città: spazio e finalità sostenibile sono dimensioni che devono parlarsi e – come infine evidenziato da Davide Negro – giocare in maniera propositiva e divertente per testare le migliori soluzioni per combattere lo spreco alimentare all’interno dei moltissimi ristoranti che, soprattutto in alta stagione, sono sollecitati dagli ingenti flussi turistici.

Finite le presentazioni, è stata la volta di Elisabetta Pesenti, di De-LAB, che ha realizzato due simulazioni d’uso delle Foodie Bag ( foto  2 e foto 3) distribuite da Re-BOX – sponsor tecnico del progetto – coinvolgendo i ristoratori. La simulazione è stata arricchita da un ricco scambio di opinioni e domande, che hanno chiarito ulteriormente il senso dell’iniziativa e l’operatività dei successivi trenta giorni.

Dopo la consegna dei kit contenenti le vaschette compostabili, i volantini e i sacchetti di carta, è iniziata la degustazione anti-spreco concessa da IVSI. Lo chef Christian Broglia ha illustrato cinque piatti in cui i salumi sono stai utilizzati all’interno di creazioni a zero spreco. La sessione, aperta a tutti, ha particolarmente interessato i ristoratori e si è poi conclusa con un buffet molto apprezzato.

Il progetto LOL è attualmente in corso e i dati sull’impiego delle foodie bag vengono monitorati settimanalmente da De-LAB: è un percorso di lavoro partecipato e coordinato che il team spera di poter replicare in Campania e Sicilia, così come in altre regioni italiane…magari ampliandolo al settore del vino, dove potrebbero crearsi interessanti sinergie in occasione di grandi manifestazioni in cui il tema del drink-waste è ancora poco conosciuto.

Queste le ambizioni del Team De-LAB e lo stato dell’arte a metà progetto….ulteriori aggiornamenti in arrivo!

Anticipiamo che il progetto, che doveva easurirsi a fine maggio, prosegurà sino a metà giugno.

Per seguire il progetto: per  la Pagina FB LOL-LeftOver Lovers cliccare qui, per la pagina “De-LAB Solutions about inclusive business and social innovations” cliccare qui. Per INFO: cliccare qui.

Di questo Autore