Masciarelli Tenute Agricole anno di fondazione: 1979; anno della prima produzione: 1981; bottiglie prodotte: 2,5 milioni; 5 linee: Classica, Villa Gemma, Gianni Masciarelli, Marina Cvetic, Castello di Semivicoli; etichette: 18; Amministratore Unico: Marina Cvetic Masciarelli; sede: San Martino sulla Marruccina (CH).
Ciò che una presentazione per punti non può spiegare di Masciarelli sono la filosofia produttiva, la qualità dei vini prodotti, i protagonisti, le scelte talvolta controcorrente che hanno decretato un indiscusso successo. Ma per poter riprodurre un’immagine della cantina occorre fare un passo indietro e dire di Gianni Masciarelli, il fondatore. Giovanissimo eredita la passione per la viticoltura dal nonno materno e comincia a sperimentare intuendo da subito che la sua mission è la valorizzazione dei vitigni autoctoni abruzzesi. Di pari passo matura la convinzione che nell’ambito enologico (e forse non solo in quello) non vi è un punto di arrivo, bensì una continua evoluzione, un’”innovazione continua”. Comincia così un processo di rinnovamento che parte dal vigneto con l’adozione del sistema di allevamento Guyot, all’epoca sconosciuto in Abruzzo, con la messa a dimora dei ceppi ad alta densità, e prosegue in cantina con l’impiego delle barrique. Poco più che ventenne fonda l’azienda e comincia la produzione di Montepulciano d’Abruzzo e di Trebbiano d’Abruzzo. Nel 1987 incontra Marina Cvetic, di rara perspicacia e di altrettanto rara bellezza, da cui nasce un rapporto di stima reciproca che porterà a un connubio anche professionale. A lei Masciarelli dedicherà una linea di vini e Marina, dopo la prematura scomparsa del compagno, saprà raccoglierne al meglio l’impegnativa eredità. Miriam Lee Masciarelli (foto 2), Figlia di Gianni Masciarelli e Marina Cvetic, brand manager di Masciarelli Tenute Agricole, ha presentato e raccontato al ristorante Sadler, a Milano, alcune referenze della cantina con particolare riferimento a Villa Gemma.
Villa Gemma, uno dei più reputati rossi italiani, è prodotto con una selezione manuale delle uve montepulciano provenienti dal cru di Cave (400 mt s.l.m.) a San Martino sulla Marrucina (Chieti), sede storica dell’azienda Masciarelli. E’ un vino fortemente caratterizzato, molto longevo, potente ed elegante, di grande concentrazione e segnatamente complesso.
Nato nel 1984 da una vecchia vigna allevata a pergola abruzzese, il Villa Gemma è il vino che più rappresenta l’assiduo lavoro di ricerca e sperimentazione perseguito dall’azienda Masciarelli sul vitigno montepulciano. Con il tempo, la sua identità è mutata alla ricerca di nuovi risultati e obiettivi, ma non la fedeltà ai principi di qualità che l’hanno ispirato. Oggi l’impianto è a Guyot semplice, con filari stretti e un’elevata densità di ceppi per ettaro che consentono una resa bassissima. Il vigneto beneficia, inoltre, di escursioni termiche che raggiungono i 15°C tra il giorno e la notte, conferendo all’uva finezza ed eleganza. Con la nuova annata, Miriam Lee Masciarelli ha voluto ripristinare l’utilizzo dell’acciaio per la fermentazione e la macerazione, con un invecchiamento in barrique di rovere francese e il successivo affinamento in bottiglia che si prolunga fino a cinque anni.
Sono state proposte cinque etichette
Champagne Brut Experience André Jacquart (foto 3)
Trebbiano d’Abruzzo DOC Botte Di Gianni 2013 (foto 4)
Montepulciano d’Abruzzo DOC Riserva Villa Gemma 2012 (anteprima) (foto 5-6)
Montepulciano d’Abruzzo DOC Riserva Villa Gemma 2000 (foto 7)
Montepulciano d’Abruzzo DOC Riserva Villa Gemma 1995
L’elegante Champagne Jacquart, da sole uve chardonnay è stato vinificato in acciaio (70%) e barrique. Presa di spuma di quarantotto mesi sui lieviti e per produrlo è stato impiegato quasi un terzo di vini riserva delle annate 2007, 2008, 2009. La Botte di Gianni, produzione 835 bottiglie, ottenuto con una selezione di uve trebbiano d’Abruzzo, fermenta e affina in legno. Vino di solida struttura, è caldo e avvolgente. La verticale di Villa Gemma ha mostrato diversi stili. Il 1995, vinificato in acciaio, ha rilevato una inaspettata freschezza più marcata di quella del più giovane 2000 vinificato in legno. Il 2012, non ancora commercializzato, ha rappresentato un’anteprima; è stato vinificato, come detto, in acciaio cui hanno fatto seguito 18 mesi in barrique e 24 mesi di affinamento in bottiglia. Vino che esprime una grande potenzialità di invecchiamento, tripudio di sensazioni fruttate, con note di spezie e di cioccolato. Miriam Lee Masciarelli non solo ha presentato i vini, ma ha anche cucinato con Claudio Sadler, chef di gran classe, i piatti da abbinare ai vini. Portate dall’accento abruzzese, dove la mano dello chef si è sentita in termini di innovamento e creatività. Hanno accompagnato i vini:
Carpaccio di coniglio marinato e cotto a 65° con fogliette di baccalà marinato, nasturzio, kumquat senapato e salsa verde (foto 8)
Minestra all’olio e.v.o con topinambur, risina di Spello, pomodoro passito, riso bianco e zenzero soffiato (foto 9 )
Marubino di carciofi e pecorino in acqua di tartufo nero (foto 10)
Ragù di cinghiale con pappardelle d’uovo e cime di rapa (foto 11) delle pappardelle si vede l’uovo
Arrosticini d’agnello allo spiedo con topinambur, funghi trombetta e salsa speziata (foto 12)
Pommes de terre di castagne (foto 13)
A prescindere dai felici abbinamenti, le tre espressioni Villa Gemma rappresentano un’esperienza gustativa memorabile.