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Abbiamo incontrato Stefano Casali (foto 1), in rappresentanza della Società Agricola Muralia, a un press lunch organizzato dall’Agenzia di Comunicazione PR Comunicare il Vino al ristorante il liberty di Miano. E’ stata l’occasione per degustare quattro vini, un bianco e tre rossi. Introduciamo la degustazione con una breve storia dell’azienda.

Una breve storia

Agli inizi degli anni cinquanta, un medico piemontese acquista un podere di 130 ettari con casolare del Settecento in località Poggiarello a Roccastrada nel Grossetano.

Nel 1997, più di quarant’anni dopo, la nipote Chiara D’Amelio e il compagno Stefano Casali, capitati quasi casualmente sul posto, se ne innamorano e decidono di abbandonare la città, cambiando così il proprio stile di vita, per dare il via a un’avventura nel settore agricolo. Sia il casolare e annessi, sia il terreno che in origine era destinato al pascolo sono in stato di abbandono. Così Stefano e Chiara si rimboccano le maniche per fare rinascere l’intera tenuta, inizialmente quasi per hobby, successivamente con impegno professionale. Il progetto parte da zero, dalla zonazione del terreno.

Nel 2003 si trasferiscono a Poggiarello e fondano la Società Agricola Muralia. Nel 2006 acquistano una piccola azienda in collina con vigneto di viognier.

La produzione vinicola di Muralia incomincia di fatto nel 2008.

Attualmente le bottiglie prodotte sono circa 60-85 mila delle quali il 90% viene esportato. Il vigneto è composto prevalentemente da sangiovese e syrah e in minor misura merlot, cabernet, viognier e un piccolissimo appezzamento di teroldego, un vitigno che in maremma si è rivelato una sorpresa.

Muralia è tutt’ora a conduzione familiare e tale vuole rimanere. La tenuta, biologica certificata dal 2018, è isolata, così che non vi sono rischi di contaminazioni da altre proprietà, e si sviluppa su diverse altezze. La parte più bassa si trova a 100-150 s.l.m., mentre quella alta va da 350 a 450 metri di altitudine. Gli ettari vitati sono 14 dei quali 10 ettari in un corpo unico nella parte più bassa e 4 in quella più alta sul versante orientale del Sassoforte che è un vulcano spento; di questi un ettaro è una sola vigna di sangiovese, mentre gli altri sono di viogner. Tutti i terreni sono definiti da un’elevata presenza di ferro e di minerali: i suoli ad altitudine meno elevata sono caratterizzati da argille con grande presenza di scheletro, mentre i più elevati sono molto sciolti e profondi, con una forte presenza di gesso puro.

I vini degustati

Chiaraluna Viognier Toscana Igp (foto 2)

Prodotto unicamente con uve viognier allevate nell’Alta Maremma toscana in un terreno a forte pendenza.
Alla raccolta segue la diraspatura quindi le uve sono pressate sofficemente.
La fermentazione si svolge in barrique per 14 giorni, il vino è quindi elevato in barrique e affina in bottiglia per 3 mesi.

Note di degustazione
Di colore giallo paglierino, al naso è fruttato con ricordi di pesca, albicocca, papaya e note speziate. In bocca la morbidezza è ben bilanciata dalle note fresche, di piacevole mineralità.

Abbinamento
Focaccia a lievito madre con paleta di pata negra e patata croccante (foto 3)

Manolibera Toscana Igp (foto 4)

Da uve sangiovese (50%), cabernet sauvignon e merlot equamente rappresentate, raccolte la seconda e la terza settimana di settembre. Dopo la diraspatura ha luogo la pigiatura soffice. Il vino ottenuto matura in acciaio e affina 3 mesi in bottiglia.

Note di degustazione

Colore rosso rubino, al naso è fruttato con ricordi di ciliegia, di amarena, floreali e di macchia mediterranea. In bocca è morbido, di piacevole impatto e si riconosce nuovamente la ciliegia. Tannini levigati e buona acidità che allunga il sorso e conferisce grande bevibilità.

Abbinamento
Risotto alla parmigiana, ristretto di Marsala e fave di cacao. (foto 5)

Babone Maremma Toscana Rosso Doc (foto 6)

E’ prodotto con prevalenza di uve sangiovese completate da una quota pari al 35% di Syrah. Le uve sono raccolte in settembre. La fermentazione ha luogo in acciaio quindi il vino matura parte in acciaio, parte in botte di legno, e successivamente affina 10 mesi in bottiglia.

Note di degustazione

Possiede colore rosso rubino intenso. Al naso si riconoscono frutti estivi maturi come prugna, ciliegia, ribes rosso, e si evidenziano note balsamiche.
In bocca è ampio, ben strutturato, con acidità matura che armonizza con tannini e alcolicità.

Abbinamento
Guancia di vitello glassata al sangiovese con purea di castagne. (foto 7)

Muralia Toscana IGT (foto 8)
Nasce da uve syrah 50%, cabernet sauvignon 30%, sangiovese 20% raccolte nel mese di settembre. Le uve diraspate, pigiate sofficemente, fermentano in acciaio; il vino matura in barrique quindi affina 12 mesi in bottiglia.

Note di degustazione
Il colore è rosso rubino con note porpora. Al naso frutta rossa con ricordi di coccole di ginepro e di mirto che arricchiscono le note balsamiche. In bocca mostra struttura; tannino presente, ma domato, note boisé non interferenti; acidità ben espressa e persistenza intensa.

Abbinamento
Tarte Tatin con scalogno al vino rosso, gorgonzola naturale, noci, maggiorana e pere marinate al Cognac. (foto 9)

I vini degustati costituiscono il quadro eloquente di un’azienda “artigianale” senza mire espansionistiche, con la manualità che definisce ogni fase della vinificazione, a cominciare dalla raccolta delle uve. Il sangiovese è il vitigno prevalente e si mescola armoniosamente con uve internazionali privilegiando ora l’acciaio, ora il legno, senza cedere alla concentrazione. Vini di dichiarata bevibilità, ma mai banali e per certi versi insoliti.

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