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Diciamocelo. Da noi i frutti di mare sono molto apprezzati, le cozze si trovano in ogni regione però… per le ostriche… l’Italia non è il posto giusto. E chi le apprezza non ha molta scelta; può andare in un ristorante specializzato dove nel carissimo “grand plateau” se ne trova quattro è fortunato (talvolta scalfite), oppure le acquista in pescheria e se le apre a casa, oppure va da Ostriche & Vino di via Col di Lana. Qui due giovani imprenditori hanno voluto aprire un bar à huitres con 48 tipi di ostriche delle quali sempre disponibili almeno una decina. Ci sono i plateau, ma l’aspetto più piacevole, per gli appassionati, è che le ostriche si possono ordinare nella quantità desiderata scegliendo tra Cancale, Tsarkaya, Creuze de Bourzigue , Fines de claire anche vertes, Plates de Belon, le irlandesi selvagge alle quali aggiungere, volendo, i ricci, le amandes, le clam, le lumache di mare e via elencando. I prezzi delle ostriche vanno da 2 euro a 3,50 l’una, eccezion fatta per le plate de Belon n. 0 che costano 4 euro cad. In pizzeria, quando non in certe pescherie, le ostriche costano di più. Non mancano carpacci e tartare di pesce oltre a qualche piatto di mare cucinato come zuppe, fritti, grigliate. Per finire qualche dolce. Qui si può ovviamente pasteggiare a ostriche, oppure gustarsele con l’aperitivo assaporandole vibranti nel loro piccolo mare, o, infine, asportarle già aperte in vaschette con ghiaccio. Piccola carta dei vini. Sidro normanno.

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