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Si è tenuto a Milano l’evento “I colori del Lambrusco: bollicine emiliane nel calice”, un banco di assaggio organizzato dal Consorzio Tutela Lambrusco in collaborazione con Ais Lombardia presso l’Westin Palace Hotel.

E’ stata l’occasione per ricordare che il Consorzio ha creato una nuova identità visiva, un brand identity rappresentativo del territorio e del vino con le tonalità di colore che il Lambrusco assume a seconda della varietà di vitigno utilizzata. Il nuovo logo riproduce la “ L” di Lambrusco, all’interno di una forma sinusoidale (immagine 2) che, come spiega il Presidente consortile Claudio Biondi “vuole richiamare il movimento brioso delle bollicine presenti in tutte le versioni di Lambrusco e, allo stesso tempo, ricorda quasi un sigillo, come quelli in ceralacca che chiudono le lettere e i regali più intimi e preziosi”.
Non abbiamo potuto degustare tutti i settanta Lambrusco del banco, ma tra le etichette degustate otto ci hanno maggiorente emozionato.

I vini degustati

Azienda Agricola Pezzuoli 

La cantina, nata nel 1932 a Carpi e trasferitasi successivamente a Maranello, dispone di 120 ettari di vigneto divisi in cinque grandi appezzamenti. Sono allevati I vitigni dei Lambrusco: Salamino di Santa Croce, di Sorbara, Grasparossa di Castelvetro e di altri vini.Abbiamo degustato una referenza della Linea Pietra.

Pietrascura Lambrusco Grasparossa di Castelvetro (foto 3)
Da uve lambrusco grasparossa pigiate e macerate a temperatura controllata; spumantizzazione in autoclave.
Note gustative
Nel calice il colore è rosso rubino profondo, spuma con riflessi violacei.
Il profumo è ampio, dichiaratamente fruttato con ricordi di ciliegia e di lampone.
In bocca vi è totale corrispondenza con quanto percepito in fase olfattiva, con presenza di piccoli frutti. Il sorso è leggermente rallentato da un tannino non invadente. Ha sapore pieno avvolgente e lungo finale.

Ca’ de’ Medici 
La fondazione dell’Azienda risale a fine Ottocento anche se il primo documento ufficiale è datato 1911. Con Mattia Medici, siamo oggi alla quinta generazione.

Cuvée Bollino Rosso Lambrusco Reggiano Caprari (foto 4)
E’ prodotto con uve lambrusco salamino completate da uve ancellotta (30%). Dopo la pigiatura ha luogo la prolungata macerazione per estrarre colore e aromi dalle uve. Il vino ottenuto è quindi rifermentato in autoclave.
Note gustative
Nel calice ha un caratteristico colore rosso rubino intenso che vira al viola.
Il profumo è segnatamente fruttato con note di piccoli frutti di bosco e di rovo.
In bocca è una spremuta di frutta, gusto morbido e fresco al tempo stesso.

Cantina di Carpi e Sorbara 
La Cantina nasce nel 2012 dalla fusione di due realtà storiche ossia la Cantina di Carpi, fondata nel 1903, e quella di Sorbara del 1923. Delle numerose linee prodotte (la Cantina conta 1200 soci con una capacità produttiva di oltre 400 mila ettolitri di vino annuo) abbiamo degustato il vino della linea Premium dedicato a Alfredo Molinari, promotore della nascita della Cantina Sociale di Carpi.

Lambrusco Salamino di Santa Croce Dedicato ad Alfredo Molinara (foto 5)
E’ prodotto con uve lambrusco salamino di Santa Croce, ossia del vitigno originario della zona di Carpi, nella Bassa Modenese, più precisamente della frazione Santa Croce, per poi diffondersi in tutto il territorio provinciale.
Il pigiato, privato dei raspi, è lasciato macerare e fermentare in acciaio, quindi il vino, svolge la seconda fermentazione per acquisire frizzantezza.
Note gustative
Nel calice si presenta colore rosso rubino scuro, con spuma persistente.
L’impatto olfattivo è fruttato.
In bocca è secco, piacevolmente fresco, vivace, con tannini morbidi.

Cantina Settecani 
La cantina nasce nel 1923 a Settecani, frazione di Castelvetro di Modena, per opera di 48 viticoltori. Ora i soci sono 150 con 400 ettari vitati.
Abbiamo degustato un Lambrusco della selezione Vini del Re che rappresenta la top di gamma aziendale.

Vini del Re Lambrusco Grasparossa di Castelvetro (foto 6)
Prodotto unicamente con le omonime uve, vinificare in rosso; successiva spumantizzazione del vino in autoclave.
Note gustative
Nel calice ha colore rosso rubino profondo con sfumature violacee presenti anche nella spuma.
Il profumo è di piccoli frutti quali mora e mirtillo.
In bocca è avvolgente, fresco, di buona complessità con sfumature minerali, tannini morbidi e lungo finale.

Francesco Bellei
La cantina Francesco Bellei & C. viene fondata da Francesco Bellei nel 1920 a Bomporto, in provincia di Modena.
La linea aziendale è da sempre fedele alla pratica della vinificazione col “metodo tradizionale” della fermentazione naturale in bottiglia.
La Cantina infatti è nota per la produzione di Spumante e Lambrusco Metodo Classico e in tal senso è stata punto di riferimento.

Cuvée Brut Rosso Metodo Classico (foto 7)
Da uve lambrusco di Sorbara, il vino è fatto rifermentare in bottiglia sui lieviti, ed è successivamente stappato, sboccato e ricolmato secondo i passaggi stabiliti dal Metodo Classico.
Note gustative
Nel calice è un fruscio di bollicine che alimentano una spuma colorata che fanno da corona al color rubino scarico del vino.

Al naso ri colgono come primo impatto i profumi di piccoli frutti in particolare di fragola e di mora, quindi ricordi floreali.

In bocca è fresco, pulito, con tannino ben intessuto e totalmente equilibrato dalla freschezza, senza rinunciare a una piacevole morbidezza.

Lombardini 
L’Azienda nasce nel 1925 nel cuore di Novellara, a 30 metri dalla piazza centrale, dove tutt’ora risiede. Attualmente, con l’ultimo cambio generazionale, è a conduzione a maggioranza femminile.

Spumante Brut 1925 Lambrusco di Sorbara (foto 8)
Da uve lambrusco di Sorbara in purezza è ottenuto dalla rifermentazione del vino in autoclave.
Note gustative
Alla degustazione possiede colore rosato intenso brillante percorso da fitte bollicine.
Il profumo si apre con ricordi agrumati, di piccoli frutti rossi e note floreali che ricordano la rosa e la viola.
In bocca è verticale, con note sapide che contribuisco a conferire eleganza al sorso.

Paltrinieri 
Alberto Paltrinieri con la moglie Barbara, ha proseguito l’attività cominciata dal nonno nel 1926 e dal 1998, ossia da quando ha cominciato a condurre direttamente l’azienda, cura e vinifica 17 ettari di vigneto nella zona storica del Cristo di Sorbara, compresa tra i fiumi Secchia e Panaro.

Lambrusco di Sorbara Radice (foto 9)
Il vino nasce unicamente dalle omonime uve ed è fatto rifermentare in bottiglia dove acquisisce frizzantezza; non viene sboccato pertanto il fondo presente in bottiglia lo vela leggermente.
Note gustative
Il colore è rosa salmone leggermente aranciato percorso da bollicine continue.
Al naso il profumo è fruttato: si riconoscono ricordi agrumati, di piccoli frutti oltre che di rosa selvatica.
In bocca è verticale, croccante, sorso teso, lungo. Ritroviamo quanto ci aspettiamo da un Lambrusco di Sorbara e di più.

Villa di Corlo 
La residenza “Villa di Corlo” risale alla fine del 17° secolo. Si trova su un terreno di circa 100 ettari, un quarto dei quali sono vigneti. La tenuta è di proprietà della stessa famiglia da oltre un secolo.

Elettra Spumante Metodo classico Rosé (foto 10)
È prodotto unicamente con uve lambrusco di Sorbara pressate sofficemente a grappolo intero rimangono in pressa quanto basta perché il mosto fiore assuma la coloritura rosé desiderata. Segue la fermentazione e il vino ottenuto è spumantizzato in bottiglia dove sosta sui lieviti per almeno 12 mesi. Seguono le operazioni di sboccatura e colmatura.
Note gustative
Alla degustazione possiede colore rosa tenue e una spuma alimentata da bollicine fini e continue.

Al naso unisce ricordi fruttati a sentori di pane appena sfornato.
In bocca è secco, asciutto, con una piacevole tensione del sorso che si rivela lungo.

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