Il consumo di panettone in Italia, in controtendenza rispetto alle tendenze estere, è ancora legato alle festività natalizie e per quanto si tenda a destagionalizzarlo, le vendite sono concentrate nel periodo invernale. Per contro la produzione da milanocentrica è diventata nazionale così che oggi il panettone è sfornato dalle Alpi… alla Sicilia.
E ciò ha comportato che ingredienti territoriali delle nuove regioni produttrici siano entrati nell’impasto così da contaminarlo, e modificando la ricetta originaria in alcuni casi l’hanno arricchita.
Come il caso del panettone che abbiamo degustato che è artigianale e a lievitazione naturale, ossia da lievito madre, aromatizzato al Marsala e ai Fichi (foto 1). La forma meno bombata (foto 2, video 3) di quello classico lascia supporre maggiore morbidezza e al tatto è infatti più soffice.
Scaldandolo libera il caratteristico profumo del panettone, inimitabile e irrinunciabile.
Tagliando una fetta non passa inosservata l’umidità propria del panettone e al tempo stesso si nota l’alveolatura diffusa, non esasperata in grandezza, che proprio per questo apprezziamo. L’impasto è arricchito da fichi secchi tagliati pezzetti di consistenza morbida, da arancia candita (foto 4) e da aromi di produzione propria. Il colore è giallo grazie anche all’apporto delle uova e il profumo è ricco con evidenti note agrumate e lievi ricordi di vaniglia. In bocca oltre alla dolcezza della pasta, data anche dalla presenza del miele, e della frutta presente, si coglie la sensazione di morbidezza che comunica il burro. Il Marsala non si evidenzia al gusto, ma contribuisce a rendere più pieno lo spessore gustativo.
La consistenza è decisamente morbida e la masticazione è resa ancora più piacevole dalla caratteristica umidità della pasta.
Va ancora detto che questo panettone non contiene conservanti o additivi e pertanto va consumato entro 28 giorni dalla data produzione. Pesa 850 grammi, costa 35 euro ed è acquistabile presso Le Lumie cliccando qui.