Non vogliamo qui entrare nel merito del valore alimentare degli insetti, del fatto che siano fonte di proteine e che in moltissimi paesi del mondo, anche europei, siano consumati.
Di fatto, a parte qualche timido tentativo di introdurli in Italia come prodotti da forno ottenuti da farine di insetti, non sono presenti nella nostra alimentazione. Le attuali generazioni di consumatori non sono molto propense a considerare gli insetti fonti alimentari.
Ma probabilmente per sondare l’opinione pubblica, la Fondazione Barilla ha prodotto un video intitolato Carmine e gli insetti (Carmine Del Grosso è un comico) in cui, in modo colloquiale, per non dire amichevole, si chiede sostanzialmente al pubblico di potenziali consumatori, cosa ne pensi degli insetti quali fonte alimentare (immagine 1).
È una domanda lecita. È al passo con i tempi anzi li anticipa. Ma il messaggio e stato frainteso e ne è nata una fake che in brevissimo tempo si è ingigantita (sulla pericolosità delle fake abbiamo scritto qui) diventando virale. Non si contano, pertanto, commenti del tipo “non comprerò mai più quella pasta”, “boicottiamo la Barilla” “la pasta con gli insetti” “gli insetti con la pasta” e via elencando al punto da poter far supporre che la pasta con farina di insetti sia già in commercio o che siano stati trovati insetti in confezioni di pasta.
Aggiungiamo che i tutoli apparsi sugli organi di informazione non sempre sono stati derimenti.
Ma la notizia è questa: non ci sono insetti nella pasta Barilla in quanto la pasta è prodotta unicamente con farina di grano duro.
Sicuramente ci sarà una fetta di pubblico che ha recepito il messaggio, senza associare minimamente la pasta agli insetti.
Però di fatto il video è stato ritirato a causa della bufera suscitata, video realizzato, come detto dalla Fondazione, non da Barilla.